Il Governo Renzi annulla l’aumento della tassa municipale e Ryanair investirá un miliardo di dollari (10 nuovi aeromobili), aprirá 44 nuove rotte e aumenterà del 10% il traffico in italia portandolo a 35 milioni nel 2017. Ryanair, la compagnia numero 1 in Italia, oggi ha accolto con grande favore le iniziative prese dal Governo del presidente Matteo Renzi di annullare l’incremento di 2.50 euro della tassa municipale dal 1º Settembre 2016, e la modifica delle linee guida aeroportuali del Ministro Graziano Delrio, che permetteranno agli aeroporti regionali italiani di competere in condizioni di parità con gli aeroporti di Roma e Milano, purché siano conformi alle norme MEIP dell'UE.
La conoscenza aiuta a rendere liberi e dunque è importante approfondire i diversi aspetti tecnologici, scientifici, culturali e sociali.
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Ryanair investe in Italia 1 mld di dollari nel 2017 per 44 nuove rotte
Il Governo Renzi annulla l’aumento della tassa municipale e Ryanair investirá un miliardo di dollari (10 nuovi aeromobili), aprirá 44 nuove rotte e aumenterà del 10% il traffico in italia portandolo a 35 milioni nel 2017. Ryanair, la compagnia numero 1 in Italia, oggi ha accolto con grande favore le iniziative prese dal Governo del presidente Matteo Renzi di annullare l’incremento di 2.50 euro della tassa municipale dal 1º Settembre 2016, e la modifica delle linee guida aeroportuali del Ministro Graziano Delrio, che permetteranno agli aeroporti regionali italiani di competere in condizioni di parità con gli aeroporti di Roma e Milano, purché siano conformi alle norme MEIP dell'UE.
Agenzia delle Entrate: assistenza online e guida al 730 precompilato
La precompilata “2.0” è sulla rampa di lancio: dalla tarda mattinata di venerdì 15 aprile, 30 milioni di contribuenti possono accedere e visualizzare la propria dichiarazione dei redditi con tutti i dati già inseriti dal Fisco sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Dal prossimo 2 maggio sarà invece possibile inviarla, integrarla o modificarla. Quest’anno - informa l’Agenzia - i cittadini troveranno già incluse anche le spese sanitarie: 520 milioni di nuovi dati per un controvalore di 14,5 miliardi di euro, cui si aggiungono altri oneri come le spese universitarie, il bonus ristrutturazioni ed energia, i contributi per la previdenza complementare, per un ulteriore controvalore di 37,4 miliardi di euro.
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Card sharing, operazione Web pirates della GdF: smantellata banda
Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trento, in collaborazione con diversi Reparti del Corpo, hanno dato corso a 92 provvedimenti di perquisizione e sequestro in Trentino Alto Adige, Lazio, Abruzzo, Veneto e Calabria. Con il supporto, in particolare, del Comando Provinciale di Roma ed il contributo altamente specialistico del Nucleo GAT di Roma nonché di tecnici della Digital Content Protection, il Gico della Guardia di Finanza di Trento ha eseguito una vasta attività di polizia giudiziaria a carico dei membri di un'associazione a delinquere radicata su più ambiti regionali e dedita al particolare fenomeno illegale del "card sharing".
Consumi, Confcommercio: bonus 80 euro ha avuto effetto quasi nullo
Cercando l'effetto bonus a tutti i costi si può rinvenirlo nella crescita tendenziale dei consumi a giugno pari allo 0,4%, corrispondente a un +0,1% sul mese di maggio. Troppo poco rispetto alle attese. Sono segnali positivi ma straordinariamente deboli e insufficienti per affermare che la domanda delle famiglie sia giunta a un incoraggiante punto di svolta. Allo stato attuale, dunque, si conferma il permanere di un quadro economico privo di una precisa direzione di marcia, situazione che dopo un lungo ed eccezionale periodo recessivo non può non preoccupare molto.
Fisco: Equitalia, stop riscossione cartelle non dovute ora con un click
La cartella non deve essere pagata? Per risolvere il problema ora basta un clic. Equitalia ha infatti attivato sul proprio sito internet www.gruppoequitalia.it un nuovo servizio telematico, semplice e veloce, che consente ai cittadini di inviare la richiesta di sospensione della riscossione comodamente dal proprio computer.
La richiesta online si aggiunge alle altre modalità di presentazione della domanda già operative: allo sportello, via fax, via e-mail oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Si può richiedere la sospensione della riscossione direttamente a Equitalia in caso di annullamento del debito da parte dell’ente creditore, di un pagamento già effettuato o di una sentenza favorevole.
La svolta telematica
"Grazie a Equitalia il fenomeno delle cartelle pazze è ormai relegato al passato - dice Benedetto Mineo, amministratore delegato di Equitalia - In questi anni siamo riusciti a perfezionare i nostri sistemi informatici per evitare quelle situazioni 'eccezionali' che sostanzialmente si sono verificate prima della nascita di Equitalia, in cui si riscontravano divergenze tra i dati forniti dagli enti creditori e quanto riportato nelle cartelle notificate ai contribuenti".
"Qualche problema però - aggiunge Mineo - si può ancora verificare quando l'ente fornisce a Equitalia informazioni errate o parziali, o quando omette di comunicare eventuali cancellazioni del debito. Per evitare disagi abbiamo ampliato i nostri canali di assistenza intervenendo su questi disguidi non imputabili alla nostra attività e oggi è possibile risolvere la situazione anche dal computer di casa, senza dover andare allo sportello".
La sospensione della riscossione.
Equitalia notifica ai cittadini le cartelle di pagamento per conto di vari enti. In base alla legge n. 228/2012 (legge di Stabilità 2013), il cittadino che ritiene non dovuti gli importi richiesti dall’ente creditore tramite qualsiasi documento notificato dagli agenti della riscossione (cartella, avviso o atto di procedura cautelare/esecutiva) può rivolgersi direttamente a Equitalia per chiedere la sospensione della riscossione.
Equitalia notifica ai cittadini le cartelle di pagamento per conto di vari enti. In base alla legge n. 228/2012 (legge di Stabilità 2013), il cittadino che ritiene non dovuti gli importi richiesti dall’ente creditore tramite qualsiasi documento notificato dagli agenti della riscossione (cartella, avviso o atto di procedura cautelare/esecutiva) può rivolgersi direttamente a Equitalia per chiedere la sospensione della riscossione.
Una tutela che era già stata introdotta nel 2010 direttamente da Equitalia nell’ottica di evitare ai contribuenti di fare la spola tra gli uffici pubblici per vedere riconosciute le proprie ragioni. La sospensione può essere richiesta quando il contribuente ha già pagato il tributo prima della formazione del ruolo (l'elenco dei debitori trasmesso a Equitalia dagli enti), ha ottenuto una sospensione dell’ente o del giudice, una sentenza favorevole oppure può dimostrare qualsiasi altra causa, prevista dalla norma, che rende inesigibile il credito.
La domanda va inviata entro 90 giorni dalla notifica dell’atto per cui si chiede la sospensione. Equitalia sospende ogni attività di riscossione e invia tutta la documentazione all'ente creditore il quale verifica la correttezza della documentazione presentata e comunica l'esito sia al contribuente sia a Equitalia per l’eventuale annullamento della cartella. Se dopo 220 giorni dalla presentazione della domanda l'ente creditore non fornisce riscontri, le somme contestate vengono annullate di diritto.
La domanda si può presentare online.
Il nuovo canale telematico è disponibile sul sito internet www.gruppoequitalia.it, senza la necessità di registrazione e con un percorso guidato. Basta entrare nel box "Sospendere la riscossione" e inserire nell’apposito modulo online i propri dati e quelli dell’atto per cui si presenta la domanda.
Il nuovo canale telematico è disponibile sul sito internet www.gruppoequitalia.it, senza la necessità di registrazione e con un percorso guidato. Basta entrare nel box "Sospendere la riscossione" e inserire nell’apposito modulo online i propri dati e quelli dell’atto per cui si presenta la domanda.
È indispensabile allegare tutta la documentazione che giustifica la richiesta di sospensione (ad esempio ricevuta di pagamento, copia della sentenza) e copia di un documento di riconoscimento valido. Una volta inviata e confermata l'istanza, si riceve un riepilogo con i dati inseriti. Tutte informazioni sono disponibili sul sito internet dove è pubblicata anche una breve guida che illustra cosa fare e in quali casi si può chiedere direttamente a Equitalia di sospendere la riscossione.
Apple, senato Usa: evasi 74 mld dollari in tasse ma società si difende
Apple ha usato una "rete complessa" di entità offshore, senza dipendenti o uffici fisici, per pagare meno o nessuna tassa sulle decine di miliardi di dollari che ha guadagnato all'estero. La stoccata arriva da un'indagine del Senato degli Stati Uniti il giorno prima che l'amministratore delegato del colosso di Cupertino, Tim Cook entri al Congresso proprio per parlare di una proposta volta ad alleggerire il sistema fiscale.
Francia: tassare gli smartphone per sostenere cultura e stop Hadopi
Un terremoto culturale, mediatico ed economico: tassare gli smartphone e i tablet per finanziare la cultura. L'idea di Pierre Lescure, appena svelata, già fa discutere la Francia. Oggi, il giornalista e uomo d'affari francese, chiamato a presiedere la commissione incaricata di reperire i mezzi per finanziare la cultura, consegnerà il suo rapporto al presidente francese Francois Hollande. Assegnato a lavorare sulla nuova politica culturale nell'era digitale sostiene, tra le altre cose, la rimozione dell'Hadopi.
Dopo nove mesi di lavoro e quasi un centinaio di audizioni, la stragrande maggioranza di siti di film e musica è stata documentata in un rapporto, ha detto Pierre Lescure. Due le proposte più significative, tra le ottanta contenute nel rapporto: "La commissione Lescure propone un big bang nel circuito di finanziamento della cultura, includendo de facto i grandi protagonisti di internet. Come? Tassando gli smartphone e i tablet di cui Apple, Google e Amazon sono i principali fabbricanti", anticipa Le Figaro.
L'idea parte dalla riflessione che i consumatori sono restii a spendere 9 euro per scaricare un album di musica ma non esitano a spendere oltre 400 euro per un tablet o 700 per uno smartphone, prezzi sufficientemente elevati perché una tassa "non freni gli ardori dei consumatori". La seconda misura consiste nel facilitare le offerte "legali" di download, semplificando l'iter dei passaggi sui vari media, che impone che un film sia disponibile prima al cinema, poi in televisione a pagamento e infine alla televisione gratuita.
Dato che il finanziamento arriverà dai terminali i film potrebbero essere disponibili più rapidamente su tutte le piattaforme numeriche ed essere così scaricati legalmente. Un'altra proposta di Lescure è quella di eliminare l'Hadopi, una normativa al centro di polemiche, per riallocare le competenze, meccanismo noto come "risposta graduale" (avvisi successivi prima di arrivare alla pena); il Consiglio superiore l'audiovisivo (CSA) diventerebbe così il "responsabile dell'offerta culturale digitale" con giurisdizione estesa.
Fonte: TMNews
Via: Le Figaro
Tassa sul web contro la crisi dell'editoria: è rivolta
La Fieg, la federazione dei maggiori editori, ha presentato mercoledi scorso alla Camera i dati sullo stato del settore nel triennio 2007-2009. Nel triennio i quotidiani hanno perso 558mila copie di venduto e nel 2009, secondo le ultime stime, si scenderà sotto quota "5 milioni" di media giornaliera (nel 2000 si era ancora sopra quota "6 milioni"). I segnali di maggiore debolezza vengono dai quotidiani nazionali (-9,5%) rispetto a quelli regionali (-4,9%).
Il primo trimestre del 2010 ha visto un ulteriore calo della diffusione del 6% per i quotidiani, che invece recuperano uno 0,6% di pubblicità sul primo trimestre 2009. Sulla pubblicità, la Fieg rileva «l'anomalia italiana» rispetto al resto d'Europa. La tv è al 53,9% dei ricavi nel 2008, la stampa, tutta, al 30,9. In Francia vi è parità (34,1% alla stampa, 33,7% alla tv).
In tutti gli altri paesi europei, com'è noto, la stampa ha percentuali superiori a quelle televisive, a eccezione del Portogallo; e, appunto, dell'Italia. «È una situazione difficile da reggere» - commenta Carlo Malinconico, presidente della Fieg - «occorre un'iniziativa in tempi brevi, coinvolgendo i motori di ricerca o quelli che hanno la connessione in Adsl».
Un'ipotesi potrebbe essere quella di un mini-prelievo per chi naviga on line. Basterebbe un prelievo di entità minima, l'equivalente di un caffé al mese, su chi ha la connessione a Internet per aiutare l'editoria ad affrontare la grave crisi che attraversa. Più che una proposta vera e propria é un'idea lanciata per tentare di risollevare un settore che ha bisogno immediato di ossigeno. Eppure è bastata solo l'ipotesi di una tassa sul web a scatenare un coro di proteste.
Si oppongono operatori del settore e consumatori, ma la rivolta monta soprattutto in rete. Su blog e social network la parola d'ordine è una sola: opporsi, e persino boicottare, qualsiasi balzello sulla libera circolazione sul web. Un'ipotesi, quella avanzata da Malinconico, che ricalcherebbe le proposte del governo tedesco: una tassa di possesso sul computer di 17,98 euro al mese, equivalente a quella esistente su tv o radio.
Gli introiti servirebbero a finanziare la ristrutturazione della rete tedesca, così da garantire a tutti la banda larga, ma anche a risarcire i quotidiani teutonici che si dicono penalizzati dalle news da parte di Google. Un tema, quello della circolazione gratuita delle notizie sul web, che ha spinto non solo Berlino, ma prima ancora Parigi, a proporre di finanziare l'editoria tassando gli introiti pubblicitari online dei colossi di internet come Google, Facebook e Microsoft.
Via: ANSA
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