Dopo sei mesi di apertura, l'Expo ha chiuso i battenti, con grande soddisfazione dei 21,5 milioni di persone l'hanno visitato. Tra i diversi bilanci che sono stati diffusi in questi giorni sull’effettivo successo dell’Esposizione Universale, non poteva mancare una misurazione dettagliata del parlato online e delle performance dei profili ufficiali. Blogmeter, leader italiano della social media intelligence, ha analizzato dieci mesi di dati relativi a Expo 2015 e ai suoi partner dall’inizio del 2015 al 31 ottobre, giorno della chiusura dei cancelli, rilevando un totale di 6,2 milioni di messaggi italiani raccolti su social media e social network, condivisi da più di 1,2 milioni di utenti.
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Blogmeter, Expo chiude col botto: 6,2 mln messaggi su social media
Dopo sei mesi di apertura, l'Expo ha chiuso i battenti, con grande soddisfazione dei 21,5 milioni di persone l'hanno visitato. Tra i diversi bilanci che sono stati diffusi in questi giorni sull’effettivo successo dell’Esposizione Universale, non poteva mancare una misurazione dettagliata del parlato online e delle performance dei profili ufficiali. Blogmeter, leader italiano della social media intelligence, ha analizzato dieci mesi di dati relativi a Expo 2015 e ai suoi partner dall’inizio del 2015 al 31 ottobre, giorno della chiusura dei cancelli, rilevando un totale di 6,2 milioni di messaggi italiani raccolti su social media e social network, condivisi da più di 1,2 milioni di utenti.
Google si ispira a Facebook e cambia la grafica a Profiles
Google ha ridisegnato Google Profiles, il servizio online che consente a tutti gli utenti di Gmail di creare un pagina web pubblica da arricchire con le loro immagini ed informazioni personali. L'aggiornamento è stato annunciato con un post sul blog ufficiale dell'azienda. Una veste grafica rinnovata, più attenta ai dettagli ’sociali’ e ispirata allo stile del profilo personale che appare su Facebook: così Google rilancia i “Profiles”.
Le funzionalità e l’obiettivo di Google Profiles - lanciato due anni fa - restano quelli originari, cioè fornire agli utenti la possibilità di decidere, attraverso il servizio di Mountain View, cosa e quanto rendere pubblico di se stessi quando il proprio nome viene “cercato” con Google, impostando il grado di visibilità di queste informazioni. La nuova veste grafica dei profili risulta ora più chiara della precedente.
Il nuovo Google Profiles include una foto dell’utente nella colonna di sinistra con la sintesi di alcune informazioni di base mentre nella restante pagina centrale si possono inserire altre immagini e descrizioni più o meno brevi di sé: interessi, formazione scolastica, lavorativa, si può anche indicare su Google Maps i luoghi in cui si è vissuto o lavorato.
Nella parte finale della pagina, ogni utente può decidere di rendere il profilo Google visibile agli altri internauti nelle ricerche online o se, invece, cancellarlo del tutto e disattivare anche Buzz, il social network che consente agli utenti di Gmail di condividere aggiornamenti, video, foto, commenti e link. Se si rende il profilo visibile a tutti sarà più probabile che questo appaia in cima ai risultati di ricerca di Google quando qualcuno cercherà il nome di colui che ne è il proprietario. Per creare il proprio profilo Google: profiles.google.com.
Internet punto di riferimento quotidiano per 12 milioni d'italiani
Con 12 milioni di italiani al giorno che si collegano alla rete, “internet è un riferimento nel proprio quotidiano”. Lo sostiene Cristina Papini, Sales and Project Manager Nielsen Online, secondo cui “la diffusione crescente del mezzo si unisce ad una sempre maggiore predisposizione da parte degli utenti a condividere on line le proprie esperienze di consumo. Nonché - dice a Ign, testata on line del gruppo Adnkronos - ad una crescente quota di popolazione aperta a recepire consigli e suggerimenti presenti in rete, utili per i propri acquisti on e off line”.
Un insieme di commenti, informazioni, opinioni che gli utenti scambiano attraverso il passaparola digitale, o buzz, “e che si sviluppa - spiega Papini - nelle diverse fonti che caratterizzano la galassia del web interattivo: forum, blog, gruppi e social network, fino ad arrivare alla più recente e rapida forma di condivisione, Twitter”. A fronte di circa 20 milioni gli italiani che accedono a siti social (22 volte al mese solo su Facebook), “cresce in maniera importante la porzione di coloro che pubblicano: un milione in più rispetto allo scorso anno”, dice il manager di Nielsen Online, che aggiunge:
“Emerge dai risultati dell’Osservatorio Multicanalità 2010 che continua a crescere la propensione a condividere on line soddisfazione e insoddisfazione su prodotti e servizi”. E aumenta in modo sensibile, dice ancora Papini, “la percentuale di coloro che dichiarano di essere influenzati in positivo o in negativo da quanto letto on line. Per questo motivo, le aziende devono conoscere le informazioni che si diffondono in rete ascoltando esigenze, dubbi e valutazioni espressi dai propri clienti e potenziali”.
Attraverso il servizio Nielsen BuzzMetrics per la misurazione del ‘word-of-mouth’, fa l’esempio Papini, “sono stati analizzati i messaggi relativi ad uno smartphone: quasi il 20% di essi riguarda l’assistenza, in particolare modo l’aiuto per la configurazione, la sincronizzazione, la connessione internet e l’installazione di applicazioni. Attraverso il social l’utente diventa anche customer service”.
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