Il 30 aprile del 1986, trent’anni fa, l’Italia per la prima volta si è connessa ad Internet, lanciando un primario “segnale di rete” dal Centro Nazionale Universitario per il Calcolo Elettronico (CNUCE). Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro Stefania Giannini celebrano al CNR di Pisa l’Italian Internet Day: i 30 anni dalla prima connessione alla Rete. Dall’allora CNUCE del Consiglio nazionale delle ricerche, il 30 aprile del 1986, partì questo semplice comando-messaggio: “Ping”. Da oltreoceano, precisamente da Roaring Creak in Pennsylvania, si rispose con un semplicissimo “Ok”. Così l’Italia si collegò ad Arpanet, la rete statunitense antesignana di Internet.
La conoscenza aiuta a rendere liberi e dunque è importante approfondire i diversi aspetti tecnologici, scientifici, culturali e sociali.
Visualizzazione post con etichetta Presidente del Consiglio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Presidente del Consiglio. Mostra tutti i post
Internet Day, Italia celebra 30 anni: Ping poi Ok e si collegò al Web
Il 30 aprile del 1986, trent’anni fa, l’Italia per la prima volta si è connessa ad Internet, lanciando un primario “segnale di rete” dal Centro Nazionale Universitario per il Calcolo Elettronico (CNUCE). Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro Stefania Giannini celebrano al CNR di Pisa l’Italian Internet Day: i 30 anni dalla prima connessione alla Rete. Dall’allora CNUCE del Consiglio nazionale delle ricerche, il 30 aprile del 1986, partì questo semplice comando-messaggio: “Ping”. Da oltreoceano, precisamente da Roaring Creak in Pennsylvania, si rispose con un semplicissimo “Ok”. Così l’Italia si collegò ad Arpanet, la rete statunitense antesignana di Internet.
Blogmeter: fiducia incassata da Renzi al Senato, è record su Twitter
La giornata del neo premier a Palazzo Madama per la fiducia ha stimolato un forte buzz, 151.000 cinguetii da parte di 47.200 persone, con un'alternanza di commenti tra il positivo e il sarcastico. Il debutto del neo premier Matteo Renzi al Senato ha catalizzato l’attenzione di quella parte attiva della popolazione che partecipa al dibattito politico utilizzando i social network. Per quanto riguarda Twitter, le conversazioni registrate da Blogmeter nella giornata di lunedì sono state oltre 151.000.
A queste andrebbero aggiunti almeno 40.000 commenti pubblici visibili su Facebook. Ma restando al solo Twitter il risultato conseguito lunedì si configura come un vero e proprio record: 151.000 conversazioni sono un numero superiore sia agli oltre 141.000 cinguettii scatenatesi attorno alla pronuncia della Cassazione sul processo Mediaset nell’agosto dello scorso anno, ma anche alle 116.000 discussioni registrate per la fiducia al governo Letta.
Durante la giornata di lunedì il numero complessivo di persone, o meglio di account, che hanno preso parte al commento in tempo reale ha superato quota 47.200. Il primo momento di attenzione si è avuto durante il discorso iniziale di Renzi, che ha segnato il picco massimo di reazioni proprio alla chiusura: 706 tweet al minuto alle ore 15.18. Il secondo flusso di cinguettii, anche se inferiore al primo, si è registrato durante la replica serale del neo Presidente del Consiglio.
I tweet, accompagnati soprattutto dagli hashtag #renzi e #fiducia, si sono rivelati molto polarizzati, con una prevalenza di quelli positivi. Alle aperture di credito si sono alternate le tipiche frasi ironiche e sarcastiche in grado di catturare il maggior numero di retweet. La più rilanciata è stata quella del giornalista Andrea Scanzi “Strepitoso: ha pure ringraziato Letta. Bruto in confronto era iscritto ad Amnesty International. #fiducia #governorenzi”.
Dopo aver ottenuto la fiducia con 169 si e 139 no, quattro voti in meno di quelli ottenuti da Letta, il neo presidente del consiglio ha incassato la fiducia anche alla Camera con 378 sì e 220 no. "Ok il Senato, adesso la Camera. Poi si inizia a lavorare sul serio. Domani scuole, lavoratori, imprenditori, sindaci a Treviso. #lavoltabuona". Così ieri mattina il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un tweet scritto dopo avere ottenuto la fiducia al Senato.
Blogmeter è un innovativo servizio di analisi e monitoraggio dei social media e del passaparola online (su blog, newsgroup, forum, siti web e social network) fondato su una piattaforma tecnologica proprietaria. Grazie all’utilizzo di sofisticati sistemi di web crawling e analisi semantica e un’approfondita conoscenza delle principali metodologie di ricerca media, Blogmeter consente di conoscere e analizzare ciò che viene detto online su un tema, un’azienda, un marchio, un prodotto o un personaggio pubblico.
Dopo aver ottenuto la fiducia con 169 si e 139 no, quattro voti in meno di quelli ottenuti da Letta, il neo presidente del consiglio ha incassato la fiducia anche alla Camera con 378 sì e 220 no. "Ok il Senato, adesso la Camera. Poi si inizia a lavorare sul serio. Domani scuole, lavoratori, imprenditori, sindaci a Treviso. #lavoltabuona". Così ieri mattina il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un tweet scritto dopo avere ottenuto la fiducia al Senato.
Blogmeter è un innovativo servizio di analisi e monitoraggio dei social media e del passaparola online (su blog, newsgroup, forum, siti web e social network) fondato su una piattaforma tecnologica proprietaria. Grazie all’utilizzo di sofisticati sistemi di web crawling e analisi semantica e un’approfondita conoscenza delle principali metodologie di ricerca media, Blogmeter consente di conoscere e analizzare ciò che viene detto online su un tema, un’azienda, un marchio, un prodotto o un personaggio pubblico.
Alitalia: trattativa con Etihad in fase finale, regole antitrust rispettate
Trattativa in fase finale per Alitalia e Etihad: si sta dunque per concludere il processo di due diligence per un possibile investimento della compagnia di Abu Dhabi in quella italiana. La conferma arriva da una nota congiunta di James Hogan, presidente e chief executive di Etihad Airways, e Gabriele Del Torchio, chief executive di Alitalia. I dettagli della partnership saranno svelati nel giro di un mese: nella nota si legge che "nei prossimi 30 giorni le due compagnie definiranno con i propri advisor la strategia comune per soddisfare gli obiettivi di entrambe le parti".
Trenitalia presenta Frecciarossa 1000, raggiungerà la velocità di 400 km/h
"Un treno che vuole esaltare quella particolarietà dell'industria e della cultura italiana che si lega alla bellezza, un gesto per l'infinito e il futuro, come dicono qui, visto che non pensiamo solo al domani". E' quanto ha affermato l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti, in occasione della presentazione del modello in scala naturale del nuovo treno Freccia Rossa 1000. Frecciarossa 1000 è stato svelato al Meeting di Rimini, in anteprima mondiale, dal premier Mario Monti.
Chiuso falso account @palazzochigi su Twitter, scoppia la protesta
Un anonimo utente è registrato su Twitter con l'account @palazzochigi spacciandosi per il neopremier, Mario Monti. Lo stile e la terminologia dei messaggi facevano veramente pensare al Presidente del Consiglio. In realtà l’account @palazzochigi era già esistente da tempo, ma dietro i cinguettii da 140 caratteri non c’era Mario Monti in persona. A segnalarlo Andrea Sarubbi, deputato Pd, che aveva spiegato come quell'account fosse un fake satirico. Un intento evidentemente non così esplicito per la Polizia Postale o per la stessa Twitter, visto che il profilo è stato probabilmente chiuso per le affermazioni troppo veritiere che potevano generare confusione nei cittadini. La decisione ha dato luogo a polemiche e accuse di censura sul Web. Le discussioni non si sono placate nemmeno dopo la nascita di altrettante iniziative come @palazzogigi e @pchigi. L'eliminazione dell'account - che in precedenza aveva impersonato Berlusconi come ha fatto notare l'utente jumpinshark nella sua ricostruzione - è infatti arrivata dopo le proteste di chi considerava l'intento satirico dell'iniziativa non sufficientemente esplicito. Secondo questi c'era il rischio che qualcuno ritenesse @palazzochigi davvero appartenente a Monti. La mossa dell'esponente Pd e la cancellazione hanno fatto irritare molti. E invece è reale il debutto su Twitter di Giulio Terzi il neo ministro degli Esteri. E' il primo componente della squadra di Mario Monti a sbarcare sul social network. Il profilo in questione, @GiulioTerzi, la cui autenticità è confermata anche da una nota della Farnesina, è completato dalla nota biografica che ricorda il neo incarico dell'ex ambasciatore italiano a Washington recentemente nominato ministro degli Affari Esteri. I 'follower' di Terzi sono oltre 4.500 e continuano ad aumentare. Con i primi cinguettii Terzi lascia intendere di voler fare conoscere a tutti la sua linea politica.
Fonte: Sky Tg 24
Via: Tgcom
La Bbc festeggia il compleanno di Berlusconi con un quiz sul sito
Con un quiz la BBC ha deciso di fare un regalo a Berlusconi che oggi compie 75 anni (15 in più di Bersani, nato nello stesso giorno). La Tv di stato britannica rivolge oggi sul suo sito internet dieci domande ai suoi lettori: tutte incentrate sulla vita, le passioni, le vicende personali e lavorative del premier. Compreso, ovviamente, il gossip. Si passa dall'immancabile domanda sul capo di stato 'parente' di Ruby a quella sulla lettera inviata a Repubblica dall'ex moglie del premier; dalla passione per il Milan a quella giovanile per il contrabbasso; dalle reti di famiglia alla proprietà del Giornale da parte del fratello Paolo. Alla fine del quiz, a risposta multipla, c'è anche un punteggio: chi sarà stato più bravo otterrà lo score di 'magnifico'. Giocando al quiz si ottiene un punteggio, traducibile in un giudizio finale sulla conoscenza del presidente del Consiglio e delle sue gaffes: "magnifico" da 8 a 10 risposte esatte, "bene" da 4 a 7, "miserabile" da 0 a 3. Ci sono anche domande sul patrimonio personale del Premier: quale squadra di calcio possiede, quale tra una rosa di canali tv non è il suo e quale quotidiano è di proprietà del fratello Paolo. L’ironia si fa pungente alla domanda numero 9 in cui si chiede ai lettori quale sia l’unico altro Primo Ministro italiano che stette in auge per circa un ventennio. Garibaldi, Mussolini o Verdi? In Italia, invece, ci si divide tra auguri sentiti e l’ironia tipica della Rete. Sul sito del Pdl vengono pubblicati in tempo reale gli auguri dei sostenitori, ma anche Twitter festeggia il presidente del Consiglio. Anche se sul social network gli “auguri” sono solo metaforici perchè si unisce la celebrazione del settantacinquesimo compleanno alla richiesta di dimissioni. Il profilo Bastacasta invita a invadere Twitter di messaggi con le hashtags #bastacasta, #augurisilvio e #silviodimettiti dalle 18 alle 24.
Via: Il Secolo XIX
Telecom: accordo con Huawei per rilancio innovazione tecnologica
Telecom Italia e Huawei hanno siglato ieri un accordo di cooperazione pluriennale in diversi ambiti tecnologici allo scopo di potenziare l'infrastruttura di rete fissa di nuova generazione, sviluppare apparati di telefonia mobile e applicazioni innovative, creare soluzioni enterprise e software all'avanguardia. Il piano, che traguarda un orizzonte di sviluppo quinquennale, prevede - informa una nota - la collaborazione in programmi di ricerca congiunti per lo studio e la realizzazione di nuovi standard e soluzioni tecnologiche innovative.
L'accordo è stato firmato da Franco Bernabè, Presidente Esecutivo del Gruppo Telecom Italia, e Kevin Tao, Presidente di Huawei Europa, alla presenza del Vice-Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in occasione della visita ufficiale per celebrare gli accordi economici tra l'Italia e la Cina.
Questa intesa rappresenta un ulteriore passo avanti nei rapporti di collaborazione tra Telecom Italia e Huawei focalizzati sullo sviluppo delle reti a banda larga fissa e mobile di nuova generazione su scala nazionale (FTTH) e sul Mobile BroadBand, allo scopo di fornire servizi altamente innovativi e reti all'avanguardia ai clienti finali. L'accordo è anche volto ad incrementare la collaborazione e gli investimenti già esistenti per i due centri d'innovazione congiunti: il Mobile Innovation Centre ed il Network Innovation Centre di Torino.
Questo accordo avrà un impatto positivo per il sistema Paese e contribuirà a creare opportunità professionali su tutto il territorio nazionale. L'intesa raggiunta ieri consolida la forte collaborazione tra Telecom Italia e Huawei, sia in Italia sia in America Latina, riguardante diversi ambiti tecnologici che includono il settore dei terminali, le soluzioni Software e applicative, le soluzioni per il mercato enterprise e la ricerca su nuove tecnologie e servizi.
Fonte: Virgilio Economia
Elezioni: multe record dell'Agcom a emittenti Tv, pagheranno i cittadini
L'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato alcune emittenti televisive per violazione delle norme sulla campagna elettorale in corso. La Commissione ha in particolare comminato a Tg1 e Tg4, sanzione prevista nella misura massima dalla legge per 258.230 euro "perchè recidivi", a Tg2, Tg5 e Studio Aperto per 100 mila euro. Le multe sono state decise da Agcom per i telegionali che hanno trasmesso, venerdì scorso, interviste al presidente del Consiglio in prime time.
Polizia postale oscura sito a Savona di una blogger anti-Berlusconi
La Polizia Postale, su provvedimento della procura della Repubblica di Bologna, ha oscurato il sito di una blogger del ponente savonese savonaponente.com e ha sequestrato tutti i computer della redazione. La responsabile del sito, Valeria Rossi, e' stata accompagnata alla Questura di Savona per essere ascoltata come persona informata sui fatti. Il provvedimento e' stato preso a seguito di un articolo, pubblicato il 4 febbraio, dal titolo "Voglio ammazzare Berlusconi", che descrive il premier nelle vesti di un alieno ipnotizzatore. “Sono allibita: il mio era un pezzo di satira, inserito in chiave chiaramente ironica e in uno spazio che già di per sé lo identificava come tale. Era un articolo surreale, iperbolico, umoristico, senza nessun intento di istigazione. Anzi, paragonavo Berlusconi ad un alieno, facevo il richiamo a pianeti e astronavi per rendere un contesto grottesco”, commenta la blogger e giornalista del ponente savonese, che aggiunge: “Hanno sequestrato il computer di mio figlio, tecnico informatico, che non c’entra nulla con l’attività della testata. Nemmeno mi sogno di volere la morte di qualcuno, tutti mi conoscono per il mio pacifismo”. Le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Bologna sono diffamazione aggravata, minacce e istigazione a delinquere. I pm titolari dell’inchiesta sono i sostituti bolognesi Enrico Cieri e Massimiliano Rossi. La donna, 58 anni, risultava ufficialmente detenere un’arma. Arma che successivamente è risultata essere stata ceduta nel corso degli anni, ma questo era stato uno dei motivi che aveva fatto sì che la perquisizione del domicilio venisse disposta con una certa urgenza. A questo indirizzo trovate la web cache Google dell'articolo.
Per Google Translate Berlusconi «impossibile» non votarlo
Risolto il giallo che ieri si era aperto attorno a Google Translate, il servizio di traduzione del principale motore di ricerca internet del mondo. La frase ''Io non ho votato Berlusconi'' veniva tradotta in inglese senza negazione: ''I have voted Berlusconi''. La curiosa stranezza, segnalata da un attento lettore di Repubblica, e' stata corretta. Una circostanza misteriosa, tanto piu' che non si ripeteva con i nomi di altri leader politici, ne' italiani ne' stranieri. Il curioso bug risultava ancora piu' strano se si considera che la traduzione, che avviene in modo dinamico, ovvero cambia man mano che si digita il testo, rimaneva quella corretta fino a quando si arrivava a scrivere Berlusco, ma non appena si aggiungeva la "n", il non veniva emesso.
La curiosa stranezza e' stata corretta. L'errore si ripeteva con varie lingue, fra cui inglese, spagnolo, francese e tedesco, mentre sembrava non esserci nel caso si cercasse di tradurre in italiano la stessa frase da una qualche lingua straniera. E bastato perché gli anti Cav se ne sono usciti con la barzelletta del motore di ricerca «lottizzato». L'azienda ha spiegato che si e' trattato di un errore informatico dovuto ad una traduzione automatica generata da una macchina che identifica degli schemi in centinaia di migliaia di documenti per decidere quale sia la traduzione migliore. L’ipotesi più accreditata è quella che si sia trattato dell’hackeraggio di qualche simpatico umorista che - molto probabilmente - ha poi contribuito a diffondere la notizia.
Premier: "Meglio appassionato di belle ragazze che gay", rivolta sul Web
Gli esponenti della comunità omosessuale, anche quelli di destra, reagiscono duramente alla frase di Berlusconi. E su internet, i post, gli articoli, le iniziative raccontano di persone indignate e offese. Qualcuno vorrebbe organizzare una grande manifestazione nazionale a Roma, ma anche dei sit-in di protesta di fronte alle Prefetture. Altri si spingono oltre, e suggeriscono addirittura uno "sciopero delle tasse" da parte degli omosessuali italiani. Al premier si rinfacciano anche la vicenda di Ruby, con tutte le sue implicazioni, e i "festini con le minorenni". Le associazioni che si battono per i diritti degli omosessuali pretendono le scuse del premier, mentre anche Alfonso Signorini, direttore di Chi e di Tv Sorrisi e canzoni, prende le distanze dal presidente del consiglio: "Questa volta non sono d'accordo con Silvio Berlusconi. Sui gusti sessuali ognuno deve essere libero di esprimere ciò che sente, senza subire discriminazioni". La rabbia e lo sdegno sul Web si alimentano col passare delle ore.
Il video che documenta l'intervento contro i gay del presidente del Consiglio si diffonde in maniera virale. "Berlusconi vuol rendere capro espiatorio la categoria più debole i gay per distogliere l'opinione pubblica dai suoi casini", osserva un anonimo commentatore. Qualcuno se la prende anche con chi, nel video della dichiarazione omofoba, saluta la frase con gli applausi: "La cosa più disgustosa è che ci ha riso sopra e che c'è chi l'ha applaudito! Ma in che paese viviamo?". E mentre tutte le principali associazioni attaccano il premier, il web raccoglie lo sfogo degli omosessuali che si sono sentiti, ancora una volta, offesi e calpestati dalle parole del premier italiano. E' sulla bacheca Facebook del presidente di Arcigay, Paolo Patanè, che qualcuno lancia l'idea di forme di protesta, anche clamorose. Johnny propone: "Paolo, sarebbe il caso di cominciare a chiedere a tutti i gay italiani, di smettere di pagare le tasse. Perché o si fa la rivoluzione armata, oppure si smette di pagare le tasse.
Fonte: http://www.repubblica.it/politica/
Iscriviti a:
Post (Atom)