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Game Boy, mitica console di Nintendo compie 30 anni: la sua storia


Il Nintendo Game Boy segnò un'epoca videoludica, spalancando le porte al mondo delle console portatili. Era il 21 aprile 1989 quando la casa di Kyoto lanciò sul mercato una delle sue piattaforme da gioco più famose. Una scatola grigia da 220 grammi, con nome in codice "Dot Matrix Game", conquistò il mondo. Commercializzato come Game Boy, questo dispositivo era un sistema di gioco portatile a 8 bit molto diverso da qualsiasi altro in precedenza. Ogni iterazione di Game Boy ha affrontato diversi concorrenti, spesso con maggiori capacità tecniche. Eppure, ogni volta, Nintendo ha vinto. Questa settimana segna tre decenni di supremazia dei giochi portatili del colosso giapponese.

Commodore 64 ritornato nella versione moderna come TheC64 Mini


E’ disponibile dal 29 marzo 2018, data d'uscita ufficiale, la rivisitazione del più famoso e venduto computer degli anni Ottanta, THEC64® Mini, sviluppato da Retro Games Ltd e distribuito da Koch Media. La versione 1 a 2 del mitico Commodore 64, è una riproduzione esteticamente accurata della macchina originale, solo molto più piccola e reimmaginata come una console di gioco piuttosto che un computer. Presentato lo scorso ottobre, il C64 Mini ha appena ricevuto un aggiornamento a livello produttivo, e racchiude al proprio interno tutto ciò che serve per tornare agli albori dell'home computing. Il C64 mini è ovviamente sprovvisto del lettore di cassette e della connessione a Internet.

idealo, Xbox One vs PS4: ecco la console di gioco più amata in Italia


Xbox One S e PlayStation 4 – nelle versioni Slim e Pro – hanno fatto il loro debutto tra agosto e novembre 2016, inserendosi nel tradizionale contest videoludico natalizio nella comunità dei gamer italiani. Quali sono le next-gen che dominano il mercato del gaming in Italia? Microsoft (Xbox One) o Sony (PS4)? E come hanno influito i nuovi arrivi su popolarità e prezzi delle console di gioco precedenti? Quali sono, infine, i titoli multi-piattaforma più acquistati on-line? A novembre, il 44% degli utenti italiani di idealo - il portale di price comparison che fornisce ai propri utenti possibilità di risparmio per i propri acquisti – ha espresso una chiara intenzione d’acquisto per la PS4 classica.

Commodore 64 compie 30 anni, ricordo vivo fra milioni di utilizzatori


Ha trent'anni, ma ancora resiste nel Guinness dei primati come il computer più venduto nella storia. Stiamo parlando del Commodore 64, l'home computer nato come evoluzione del Commodore VIC-20 e sbarcato nei negozi di tutto il mondo alla fine del 1982, ma  il cui ricordo ancora oggi è vivo fra i milioni di utilizzatori, al punto che c'è chi continua a sfornare programmi che 'girano' sulla macchina. 

Come scrive l'ANSA, nonostante l'avvento di altri "best seller" negli anni successivi, il Commodore 64 mantiene il primato come il computer più venduto della storia, con oltre 70 milioni di pezzi. In tutto il mondo si susseguono le celebrazioni a cui però non potrà partecipare l'inventore del primo personal computer di massa, Jack Tramiel, scomparso lo scorso 8 aprile



"Anche se non è stato il primo pc della storia, il Commodore 64 è stato comunque il primo ad avere una potenza di calcolo tale da permettere agli artisti che progettavano videogiochi di esprimere il loro potenziale - spiega Marco Accordi Rickards, direttore del Vigamus - probabilmente è per questo che è ancora nel cuore di molti, anche giovani, che continuano non solo ad usarlo ma anche a scrivere programmi e giochi dedicati". 

Intanto, il Commodore 64 è tornato sul mercato. Il rilancio è stato deciso nel 2011 dalla Commodore Usa. Il Pc si presenta con una estetica identica a quella del C-64, la componentistica interna è invece del tutto diversa. In Vigamus, il Museo del Videogioco di Roma, si possono conoscere le origini del videogioco, dai primi rudimenti fino ai giorni nostri attraverso un viaggio a partire dal 1958.


Il museo permanente è situato nel quartiere Delle Vittorie in via Sabotino 4 a Roma ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20. Oltre 60 pannelli illustrati in italiano e in inglese, 250 pezzi originali in esposizione tra console, computer e giochi d'epoca e un'area interattiva per sperimentare la storia dei videogames con le proprie mani in un'area di 1000 mq.

Vigamus non è soltanto il primo vero museo italiano, e secondo in Europa, del videogioco, ma è anche un centro studi e ricerche. La struttura infatti ospita attività di ogni genere e iniziative per coniugare svago e cultura. All'interno è presente la Vigamus Academy ossia l'aula didattica destinata a corsi di formazione e master classes. Tra i pezzi forti della mostra i master disk del videogioco Doom.



Fonte: ANSA
Via: Il Tempo

Addio a Jack Tramiel, il fondatore della Commodore e padre del C64


Jack Tramiel, uno dei pionieri dell'industria dei personal computer, padre del famoso Commodore 64, è morto domenica scorsa negli Stati Uniti, all'età di 83 anni. Tramiel, nato in Polonia nel 1928 da una famiglia ebraica, sopravvive ai campi di sterminio e agli orrori di Auschwitz e al termine della seconda guerra mondiale emigra negli Stati Uniti. Arruolato nell'esercito Usa, viene assegnato al servizio per la riparazione e la manutenzione di macchine per scrivere. Nel 1953, abbandonata la divisa, mette in piedi una fabbrica di macchine da scrivere portatili, la Commodore Portable Typewriter.

Scelse "commodore" perché voleva un nome che avesse affinità con il mondo militare. La società divenne distributrice per il Nord-America delle calcolatrici italiane Everest. Successivamente, strinse un accordo commerciale con una ditta cecoslovacca che costruiva le macchine per scrivere che poi la Commodore rivendeva negli Stati Uniti. Ma dato che la Cecoslovacchia era uno stato membro del Patto di Varsavia, Tramiel dovette trasferirsi in Canada per aggirare le restrizioni sulle importazioni vigenti negli USA. Fondò quindi la Commodore Business Machines con sede a Toronto.

Dopo anni di innovazioni sul mercato delle macchine per ufficio, producendo addizionatrici, macchine per scrivere elettriche e calcolatori digitali si concentra sui micro-computer. Nel 1980 presenta il Commodore Vic-20, un pc dotato di un nuovo chip grafico con un supporto elementare ai colori. Ma il grande successo arriva con il Commodore 64, con cui domina il mercato degli "home computer". Costretto a lasciare la sua creatura, nel 1984 Traminel acquista la divisione consumer di Atari, e si lancia nel settore dei videogiochi, sviluppando tra i vari prodotti, Atari 2600jr, Atari 7800, Atari Lynx, e la console Jaguar 64 bit.

Nasce quindi la Amiga, che conoscerà un breve momento di gloria dovendosi infine arrendere all'avanzata inarrestabile dei prodotti giapponesi. Alla fine degli anni ottanta Tramiel cedette la poltrona di presidenza di Atari a suo figlio Sam ma questi, nel 1995, ebbe un attacco di cuore e Tramiel fu costretto a tornare al timone della società. Nel 1996 Tramiel decise di vendere la società al costruttore di dischi JT Storage. Ma la nuova società non versava in buone acque e nel 1998 fu costretta a vendere ad Hasbro Interactive la proprietà intellettuale di Atari per 5 milioni di dollari.

Questa cifra, seppur notevole, non servì a salvare la JT Storage dalla bancarotta: nel 1999 la società fallì definitivamente. "Jack Tramiel ha avuto un'enorme influenza sulla diffusione dei computer. Il suo nome, negli anni passati era citato, alla stessa maniera in cui oggi si parla di Steve Jobs", ricorda lo scrittore statunitense Martin Goldberg che sta lavorando a un libro sulla storia del marchio Atari. Il nome di Tramiel resterà per sempre legato alla sua creatura, il Commodore 64, nato con l'intento di "costruire computer per le masse e non per le classi".



Via: TM News
Foto da video: Computer History

Il Commodore 64 compie 30 anni, fu presentato al CES di Las Vegas


Si celebrano in questi giorni i 30 anni dalla presentazione ufficiale del Commodore 64, avvenuta al WCES (Winter Consumer Electronics Show) di Las Vegas nel gennaio 1982. Entrato in produzione lo stesso anno, arrivò nei negozi statunitensi ad agosto, in vendita a poco meno di 600 dollari, finendo nel Guinness dei primati come il computer più venduto al mondo (circa 17 milioni di unità). Tra la metà degli anni '70 e i primi anni '90, Commodore International Ltd. vende decine di milioni di personal computer in tutto il mondo con il brand Commodore ed è una delle principali case produttrici di computer artefici della cosiddetta alfabetizzazione informatica.

Tale passo è reso possibile dall'avvento dell'elettronica miniaturizzata: in particolare è il microprocessore a rappresentare la conquista tecnologica che permette l'abbattimento dei costi di produzione di un computer, portandoli a livelli neanche immaginati nei decenni precedenti. Il C64, successore del Commodore VIC-20, ha letteralmente dominato i primi anni '80, per andare fuori produzione nel 1994. Ancora oggi però, anche grazie agli emulatori che lo fanno 'girare' sugli attuali computer, può vantare migliaia di (nostalgici) fan (Retrogaming). Il Commodore 64 usava il microprocessore MOS Technology 6510, con 64 KByte di RAM e 20 KByte di ROM con il Kernal e il CBM BASIC versione 2.0: audio e video erano gestiti da due chip separati.

Nel 1986 il C64 acquisì il terzo sistema operativo più diffuso della storia, dopo MS-DOS e Mac OS. Si trattava di GEOS, una rivisitazione dell’interfaccia grafica dei primi Apple realizzata da Berkeley Softworks (in seguito, GeoWorks). Del Commodore 64 sono esistite diverse versioni, alcune anche portatili, a cui ovviamente vanno aggiunti il Commodore 128, l'Amiga e il poco felice Commodore 16. Il C64 ebbe vita più lunga dei suoi principali rivali, tra cui senz'altro spiccano lo ZX Spectrum Sinclair e l'Amstrad. Del Commodore 64 esiste anche una nuova versione in commercio, che non ha nulla a che vedere con il capostipite: è a tutti gli effetti un moderno computer, ma che incorpora un emulatore.




Via: Adnkronos

Commodore 64, ritorna lo storico home computer più venduto al mondo


"È tornato. Ed è migliore di prima". Comincia così sul sito web di Commodore la seconda vita del C64, che sarà di nuovo in vendita da maggio. Lo storico Commodore 64, il computer che ha cresciuto un'intera generazione di geek, torna in produzione. Il modello originale, lanciato nel 1982, aveva specifiche oggi superate anche da un cellulare economico: memoria da 64 Kb, processore da meno di 1 MHz. 

Però era semplice da usare e si poteva acquistare anche nei negozi di giocattoli, tanto da essere venduto in 17 milioni di esemplari, diventando l'home computer più diffuso nel mondo, un record intaccato solo dall’iPad. Allora l’avventura di Steve Jobs era appena all’inizio, ma per il piccolo Commodore il suo Apple II non era un vero concorrente, dato che costava più del doppio.

Ben diverso il confronto con l’Atari 800, e in seguito, con Sinclair ZX Spectrum, BBC Microcomputer e Amstrad CPC 464, ciascuno dei quali aveva i suoi seguaci. Esternamente, il nuovo modello è quasi identico all'originale, con la sua massiccia tastiera beige e i grossi tasti scuri. 

All'interno, invece, Commodore ha provveduto a un restyling completo, inserendo la tecnologia di un moderno PC. Il computer monterà una scheda madre mini-ITC, con processore dual core Intel 525 Atom Intel e scheda grafica Nvidia Ion2. L'hard-disk interno sarà da 160GB (espandibile fino a 1TB), la memoria RAM partirà da un minimo di 2GB.


Anche lo chassis è stato sottoposto ad alcune modifiche. Non c’è più il registratore a cassette per caricare i programmi in Basic, ma il lettore dvd posto sul lato sinistro dello stesso chassis, con l'opzione per integrare un lettore blu-ray. A destra saranno installati gli ingressi per le schede di memoria e le porte usb. Sul retro, tutte le connessioni di un moderno pc. 

Il computer verrà fornito con il sistema operativo Ubuntu 10.04, basato su Linux. Commodore ha inoltre annunciato lo sviluppo di un emulatore ad hoc, che riprodurrà il sistema operativo originario e sarà fornito insieme ad alcuni videogiochi d'epoca. Il lancio del New Commodore 64 è previsto entro le prossime 6-9 settimane, ma le prenotazioni sono già aperte sul sito ufficiale.

Per il modello base sono necessari 595 dollari (circa 420 euro), mentre per un full optional il prezzo sale a 895 dollari (oltre 600 euro). Un investimento invitante, considerato il valore nostalgico aggiunto. "Riceviamo cinque richieste di informazioni al secondo", racconta al New York Times Barry Altman, l’imprenditore che lo scorso settembre ha acquistato lo storico marchio di computer. 

"Ci sono tantissimi giovani utenti di computer che desiderano davvero possedere un computer dall'aspetto retrò," ha continunato Altman, "e naturalmente ci sono i 30enni e i 40enni che possedevano l'originale Commodore 64 e hanno nostalgia della loro prima macchina". Che aggiungere? Press Play on Tape!