Un super laser che corregge i difetti della vista rispettando l'occhio. E' la macchina di nuova concezione operativa al Centro oculistico dell'Humanitas di Rozzano, vicino Milano, costruita dalla tedesca Schwind e perfezionata grazie al software messo a punto dal dottor Paolo Vinciguerra, responsabile dell'unità operativa del centro oculistico dell'Humanitas e dalla sua équipe.
"Siamo partiti da una serie di osservazione che cercavano di spiegare come mai i risultati non durassero e i pazienti avessero disturbi visivi specialmente la notte". L'unione fra tecnologia tedesca e capacità scientifiche italiane ha dato vita un laser che cura miopia, astigmatismo, presbiopia e ipermetropia in modo meno invasivo e più efficace. "Mantiene molto più una morfologia che la cornea ha alla nascita pur avendo corretto la miopia senza invertirne la morfologia come avviene oggi".
In occasione della presentazione del super laser il dott. Vinciguerra ha dichiarato: "Questo laser è la punta di diamante del nuovo Centro. Uno strumento estremamente sicuro ed efficace, che consente di rispettare al massimo la fisiologia dell'occhio, scolpendo la cornea con precisione sub-micrometrica mantenendone una forma naturale pur correggendo il difetto visivo".
Il laser fa parte delle tecnologie all'avanguardia del nuovo Centro Oculistico dell'Humanitas, progettato per dare un percorso completo ai pazienti. I dottori hanno anche stilato un decalogo con le regole da seguire per curare gli occhi battezzato "Godetevi la vista". "Il paziente deve mettere occhiali dopo UNA visita oculistica". Affidarsi agli esperti dunque, ma anche struccarsi bene gli occhi e curare l'illuminazione quando si usano pc o tablet.
Il laser ad eccimeri di Humanitas Centro Oculistico integra tecnologie differenti e sofisticate: di ultima generazione e dotato di software sviluppati ad-hoc, in collaborazione proprio con l'equipe del Centro, consente di correggere i difetti visivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia) in modo sempre meno invasivo, preservando il più possibile la cornea e risparmiandone il tessuto, e in soli 60 secondi di intervento.
L'aggiunta di un sofisticato sistema di tracking (inseguimento oculare) permette inoltre di tenere conto in sede operatoria di tutti i possibili movimenti involontari dell'occhio su tutti e 6 i piani di riferimento (destra, sinistra, alto, basso, avanti, indietro e movimenti circolari ed angolari), per interventi estremamente rapidi e ancora più precisi.
Il laser possiede anche un sofisticato sistema di OCT (tomografia ottica a radiazione coerente), che consente di ottenere immagini dell'occhio ad altissima risoluzione, in modo tale che in fase operatoria è possibile controllare costantemente e in tempo reale l'esatto spessore della cornea e verificare l'andamento dell'intervento.
Indispensabile, dunque, l'utilizzo dell'OTC nei trattamenti transepiteliali: permette di misurare con precisione lo spessore - solitamente non omogeneo - del tessuto di rivestimento dell'occhio (epitelio), consentendo un recupero post operatorio meno doloroso e più rapido. L'estrema precisione del nuovo laser del Centro Oculistico Humanitas permette di effettuare anche trattamenti alternativi al trapianto di cornea, o vaporizzando solamente la parte malata del tessuto corneale o creando il giusto "letto" per un innesto lamellare.
Inoltre, la sua l'azione può essere regolata con due differenti gradi di intensità: una più forte, per la rimozione rapida del tessuto, e una meno intensa per ottenere una perfetta levigatezza della superficie della cornea. A questi vantaggi si aggiunge un sistema automatizzato di eliminazione dei vapori prodotti durante l'intervento, che vengono completamente aspirati senza tuttavia seccare la cornea.
Da non trascurare, poi, l'estrema rapidità con cui è possibile eseguire l'intervento e la grande versatilità grazie alla quale è possibile correggere difetti prima non risolvibili, caratteristiche che fanno di questo strumento uno dei laser più precisi al mondo. Un'applicazione appositamente sviluppata insieme ad Humanitas, infine, consente di combinare l'utilizzo di questo laser al cross linking (o intervento di fotodinamica corneale) per la cura del cheratocono, rinforzando la struttura corneale ed evitando così il ricorso al trapianto.
Fonte: Humanitas
Via: TMNews
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