L'asteroide "1998 Qe2", di 2,7 chilometri di diametro, passerà domani a 5,8 milioni di chilometri dalla Terra - oltre 15 volte la distanza dalla Luna, senza dunque che vi sia alcun rischio di collisione. Tuttavia, il transito a distanza relativamente breve permetterà agli astronomi di studiare le caratteristiche dell'asteroide con i telescopi ad alta risoluzione: ciò consentirà non solo di meglio comprendere le origini dell'oggetto celeste, ma anche di migliorare la precisione dei dati orbitali in modo da prevederne la traiettoria futura e i potenziali rischi.
Le previsioni su quali oggetti possano in futuro rappresentare un pericolo è infatti molto difficile, così come ogni eventuale intervento dato lo scarso preavviso: a causa della bassa albedo della loro superficie gli asteroidi sono di norma virtualmente invisibili agli strumenti ottici a meno di non passare davanti a un corpo luminoso, e troppo piccoli per causare effetti gravitazionali osservabili. Il nome 1998 Qe2 è s la denominazione assegnata dall'US Minor Planet Center di Cambridge, Massachusetts, sulla base di un codice alfanumerico per la denominazione di asteroidi scoperti di recente.
La collisione di un asteroide di dimensioni significative (oltre 45 metri di diametro) è comunque un evento raro - circa 3 ogni 100 anni - ma potenzialmente in grado di causare gravi disastri naturali. Al momento la Nasa ha identificato cinque oggetti sufficientemente massicci da costituire un rischio e con una possibilità di collisione superiore a una su un milione: in particolare vengono tenuti d'occhio un asteroide del diametro di 130 metri con una probabilità su tremila di colpire la Terra nel 2048 e soprattutto "Apophis", con una possibilità su 43mila di collisione nel 2029 e nei successivi passaggi del 2036, 2037 e 2069.
"Ogni volta che un asteroide transita ad una distanza di questo tipo fornisce un'importante opportunità scientifica per studiare in dettaglio la sua dimensione, forma, rotazione, caratteristiche superficiali e origine. Sarà eccitante osservare questo oggetto in modo dettagliato. Con il radar si può trasformare un semplice puntino di luce in un piccolo mondo con le sue caratteristiche. In un cerso senso il passaggio di questi oggetti rappresenta un modo per esplorare un'intera classe di oggetti del sistema solare", afferma l'astronomo Lance Benner del Jet Propulsion Laboratory della NASA.
"Ogni volta che un asteroide transita ad una distanza di questo tipo fornisce un'importante opportunità scientifica per studiare in dettaglio la sua dimensione, forma, rotazione, caratteristiche superficiali e origine. Sarà eccitante osservare questo oggetto in modo dettagliato. Con il radar si può trasformare un semplice puntino di luce in un piccolo mondo con le sue caratteristiche. In un cerso senso il passaggio di questi oggetti rappresenta un modo per esplorare un'intera classe di oggetti del sistema solare", afferma l'astronomo Lance Benner del Jet Propulsion Laboratory della NASA.
Oltre alle risorse NASA mette in comprensione asteroidi, ma anche partner con altre agenzie del governo USA, astronomi università, gli istituti scienza spaziale in tutto il paese che stanno lavorando per rintracciare e capire meglio questi oggetti, spesso con sovvenzioni, trasferimenti fra agenzie e altri contratti della NASA. Il quartier generale del Near-Earth Object Program della NASA, Washington, gestisce i fondi e la ricerca, lo studio e il monitoraggio di asteroidi e comete le cui orbite periodicamente li portano vicino alla Terra. JPL gestisce l'Object Program Office Near-Earth per il Science Mission Directorate della NASA a Washington.
JPL è una divisione del California Institute of Technology di Pasadena. Nel 2016, la NASA lancerà una sonda robotica per uno dei più potenzialmente pericolosi NEO conosciuti. La missione OSIRIS-Rex dell'asteroide (101955) Bennu sarà un apripista per i futuri veicoli spaziali progettati per effettuare ricognizioni su eventuali oggetti minacciosi scoperte di recente. Oltre a monitorare potenziali minacce, lo studio di asteroidi e comete consente una preziosa occasione per conoscere meglio le origini del sistema solare, la fonte di acqua sulla Terra, e anche l'origine di molecole organiche che portano allo sviluppo della vita.
Fonte: TMNews
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