Le lettere su Marte scambiate con Camille Flammarion e Percivall Lowell, quella con cui Vincenzo Cerulli ‘interpreta’ i canali sul Pianeta rosso, le comunicazioni di Quintino Sella con il risultato delle votazioni al Parlamento italiano per l’acquisto dei due telescopi di Merz, le lunghe disquisizioni di padre Angelo Secchi a proposito delle stelle cadenti.
Ma anche la corrispondenza di Schiaparelli con i genitori Caterina e Antonino quando, giovane studente a Torino, ha bisogno di legna, di camicie pulite e di scarpe nuove. Sono circa 20.000 le lettere ricevute e spedite da Giovanni Virginio Schiaparelli, uno dei maggiori astronomi italiani, direttore dell’Osservatorio di Brera dal 1862 al 1900, conservate presso l’Archivio storico dell’Osservatorio di Brera. Di questo materiale è in corso la schedatura analitica in modo da rendere disponibile agli studiosi l’intera “mappa” del carteggio.
Il database del carteggio Schiaparelli, attualmente ricco di circa 13.500 record ed in costante aggiornamento, è da oggi interrogabile attraverso il portale Polvere di Stelle curato dal Servizio Biblioteche ed Archivi storici dell’INAF e dedicato alla valorizzazione degli archivi storici degli Osservatori astronomici italiani e del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Bologna.
“L’idea di fornire uno strumento archivistico per accedere al mare magnum del carteggio Schiaparelli - dice Agnese Mandrino, dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera, responsabile dell’intervento - è nata nel 2005, ma ha avuto un impulso nel 2010, in occasione della celebrazione del centenario della morte di Schiaparelli. Le richieste degli studiosi erano moltissime e ci è parso giusto permettere loro di navigare in autonomia tra rapporti professioniali, familiari e istituzionali dell’astronomo. Vorrei sottolineare che la schedatura dei carteggi degli astronomi è un’operazione di notevole impegno e rilevanza scientifica: qui in Italia ricordo che sono stati schedati analiticamente i nuclei epistolari di Antonio e Giorgio Abetti ad Arcetri e di Guido Horn d’Arturo a Bologna, mentre è di qualche settimana fa la presentazione del database della corrispondenza di Johannes Hevelius conservata all’Observatoire de Paris”.
“La schedatura del carteggio Schiaparelli è solo l’ultima delle iniziative che il Servizio Biblioteche ed Archivi storici dell’INAF mette a disposizione degli studiosi” sottolinea Antonella Gasperini, dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri dell’INAF, responsabile del Servizio. Naturalmente l’intento del Servizio è quello di proseguire nei riordini archivistici, per continuare ad offrire nuove fonti per la ricerca storica e per valorizzare un patrimonio unico al mondo.” E proprio sul tema della conservazione e valorizzazione del vastissimo e preziosissimo patrimonio storico è dedicato uno dei due mini workshop che si terranno in occasione del 57° Congresso della Società Astronomica Italiana, in programma a Bologna dal 7 al 10 maggio prossimi.
Fonte: INAF
Foto: NASA
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