Sono più di un migliaio gli studenti delle scuole superiori che dal 26 febbraio al 22 marzo hanno avuto l'occasione di essere ricercatori di fisica per un giorno grazie alle Masterclasses, coordinate dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). L'iniziativa termina con l'ultima giornata a Pisa di venerdì.
Nelle università gli studenti vengono accompagnati dai ricercatori in un viaggio nelle proprietà delle particelle ed esplorano i segreti delle grandi macchine che vengono costruite per trovare i componenti primi della materia. L'iniziativa, giunta ormai alla nona edizione, fa parte delle Masterclasses europee organizzate da IPPOG (International Particle Physics Outreach Group).
Le Masterclasses si svolgono contemporaneamente in 37 diverse nazioni e coinvolgono 130 tra i più prestigiosi enti di ricerca e università d’Europa e d'oltreoceano e più di 10.000 studenti delle scuole superiori. Per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sono presenti i Laboratori Nazionali di Frascati e le sezioni di Bologna, Ferrara, Lecce, Napoli, Padova, Perugia, Pisa, Roma "La Sapienza", Roma Tre, Torino, Trieste e Udine. Inoltre, da questa edizione in poi, c'è anche il gruppo collegato di Cosenza.
Quest'anno l'esperienza è ancora più affascinante, dato che luglio scorso i fisici del Large Hadron Collider (LHC), l'enorme acceleratore di particelle del CERN, che si trova in un tunnel di 27 km sotto la città di Ginevra in Svizzera, hanno finalmente scoperto il bosone di Higgs (noto al grande pubblico come la "particella di Dio").
Ed è proprio la ricerca di questa particella che i ragazzi simulano negli esercizi proposti dall'esperimento ATLAS. Negli esercizi dell'esperimento CMS, invece, che è quello che viene condotto a Padova, gli studenti andranno alla scoperta di una particella dal nome esotico di J/Psi e dei bosoni W e Z, proprio quelli che nel 1984 valsero il premio Nobel a Carlo Rubbia.
Ogni università ha organizzato una giornata di lezioni e seminari negli argomenti fondamentali della fisica delle particelle, seguite da esercitazioni al computer su uno dei due esperimenti di LHC, ATLAS o CMS. In questi esercizi i ragazzi potranno utilizzare dati di esperimenti reali effettuati al CERN in questi anni. Alla fine della giornata, proprio come in una vera collaborazione internazionale, gli studenti si collegano in una videoconferenza con i coetanei di tutta Europa che hanno svolto gli stessi esercizi in altre università, per discutere insieme i risultati emersi dalle esercitazioni.
A Frascati, come unico istituto italiano, si è svolto l'esercizio dell'esperimento ALICE, il terzo degli esperimenti di LHC che lavora sul plasma di quark e gluoni, uno stato della materia esistito nei primi attimi dopo il Big Bang. In questo esercizio gli studenti ricercheranno particelle con una proprietà che i fisici chiamano “stranezza”.
Via: INFN
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