C'è una stanza, nella sede dell'Fbi, dove chiunque può consultare lo schedario virtuale con i più famosi casi del Bureau. E, un pò a sorpresa, si è scoperto che i più gettonati non sono quelli dedicati ai grandi gangster come John Dillinger o Al Capone, bensì i file che parlano di ufo. "Da quando abbiamo aperto - spiega John Fox, storico dell'Fbi - il documento più letto è questo memorandum sui dischi volanti che tratta di una serie di ufo che sarebbero stati trovati dall'Air Force nel New Mexico".
I numeri parlano chiaro: il documento sugli alieni è stato visto oltre un milione di volte, quello su Al Capone non è neppure nei primi 50. E il contenuto è decisamente interessante: i dischi volanti erano circolari, con un diametro di una quindicina di metri e all'interno c'erano tre extraterresti dall'aspetto umano, ma alti solo 90 cm e con tute metallizzate. Insomma fantascienza pura. Su cui però non si sono fatte ulteriori ricerche.
"Il documento spiega che non sono state fatte altre indagini - aggiunge Fox - perché era un'informazione non di prima mano. Il che non significa che fosse necessariamente una bufala, cosa peraltro possibile, ma che era stata riportata da qualcun altro". Gli ufo, comunque, appassionano molto i frequentatori di questa ex stanza dei segreti, e dai memo dell'Fbi emergono molti elementi a favore dell'esistenza degli alieni.
Ma gli agenti federali, che negli anni hanno rischiato la vita inseguendo i più famosi criminali d'America, non nascondono una velata frustrazione per queste attenzioni speciali riservate ai fenomeni paranormali. Ma, si sa, le suggestioni misteriose sono sempre più accattivanti, con buona pace di Al Capone e degli Intoccabili.
La nota del 22 marzo 1950, era indirizzata al direttore dell'Fbi J. Edgar Hoover da Guy Hottel, allora capo del Fbi di Washington, DC, filed office.
"Un investigatore per l'Air Force ha dichiarato che tre cosiddetti dischi volanti sono stati recuperati nel New Mexico", scrive Hottel. "Sono stati descritti come di forma circolare con rilievo al centro, circa 50 metri di diametro. Ognuno era occupato da tre corpi di forma umana, ma solo 3 metri di altezza, vestiti di tela metallica di una texture molto fine. Ogni corpo era fasciato in un modo simile a tute oscuranti utilizzati da speed filiers e test pilots".
La nota, pubblicata on-line dall'FBI già nel 2011, dimostrerebbe che gli "alieni sono sbracati a Roswell", in particolare che degli extraterrestri a bordo di dischi volanti sono atterati nel New Mexico prima del 1950. L'ufficio della presidenza ha realizzato migliaia di file disponibili in una nuova risorsa online chiamata "The Vault". Tra queste c'è proprio la nota scritta dall'allora capo dell'Fbi Guy Hottel, agente speciale incaricato del filed office di Washington nel 1950.
Secondo il documento, tre uomini tra cui un agente di polizia, un poliziotto della stradale e una guardia armata avevano tutti riferito di aver visto un "oggetto di colore argento in alto che si avvicinava alle montagne a Sardina Canyon" e che poi "sembrava esplodere in un'eruzione di fuoco". Ha inoltre spiegato che molti residenti avevano riferito due esplosioni, seguite da un oggetto in caduta.
Il file, pubblicato da aprile 2011 in base al Freedom of Information Act (FOIA), è stato visto quasi un milione di volte, ha detto l'Fbi, in parte perché i media hanno "erroneamente riportato che l'Fbi aveva inviato la prova di un incidente UFO di Roswell, New Mexico [nel 1947] e il recupero di macerie e cadaveri alieni". Il file è stato effettivamente reso pubblico nel 1970 ed è stato pubblicato per diversi anni sul sito dell'Fbi, prima del lancio del "Vault".
Il memo di Hottel è datato quasi tre anni dopo gli eventi di Roswell nel mese di luglio 1947. Non vi è alcun motivo di credere che le due cose sono collegate, spiega l'Fbi in un post sul sito. L'agenzia investigativa ha solo occasionalmente partecipato all'analisi delle notizie di ufo ed extraterrestri. Per alcuni anni dopo l'incidente di Roswell, il direttore Hoover ha chiesto ai suoi agenti, su richiesta dell'Air Force di verificare eventuali avvistamenti di ufo.
Il presunto incindente "alieno" è stato oggetto di polemiche per decenni. La pubblicazione del documento ha portato a numerose notizie di stampa che lo etichetta come "prova" dell'esistenza aliena. Ma dal momento che appunto l'Fbi ha pubblicato la nota tre anni dopo l'incidente di Roswell, l'agenzia vuole far sapaere ai mezzi di comunicazione che si tratta di un incidente separato e che non è mai stato risolto il mistero. "Non c'è ragione di credere che le due cose sono collegate", conclude l'Fbi.
Fonte: TMNews
Via: RT
Il file, pubblicato da aprile 2011 in base al Freedom of Information Act (FOIA), è stato visto quasi un milione di volte, ha detto l'Fbi, in parte perché i media hanno "erroneamente riportato che l'Fbi aveva inviato la prova di un incidente UFO di Roswell, New Mexico [nel 1947] e il recupero di macerie e cadaveri alieni". Il file è stato effettivamente reso pubblico nel 1970 ed è stato pubblicato per diversi anni sul sito dell'Fbi, prima del lancio del "Vault".
Il memo di Hottel è datato quasi tre anni dopo gli eventi di Roswell nel mese di luglio 1947. Non vi è alcun motivo di credere che le due cose sono collegate, spiega l'Fbi in un post sul sito. L'agenzia investigativa ha solo occasionalmente partecipato all'analisi delle notizie di ufo ed extraterrestri. Per alcuni anni dopo l'incidente di Roswell, il direttore Hoover ha chiesto ai suoi agenti, su richiesta dell'Air Force di verificare eventuali avvistamenti di ufo.
Il presunto incindente "alieno" è stato oggetto di polemiche per decenni. La pubblicazione del documento ha portato a numerose notizie di stampa che lo etichetta come "prova" dell'esistenza aliena. Ma dal momento che appunto l'Fbi ha pubblicato la nota tre anni dopo l'incidente di Roswell, l'agenzia vuole far sapaere ai mezzi di comunicazione che si tratta di un incidente separato e che non è mai stato risolto il mistero. "Non c'è ragione di credere che le due cose sono collegate", conclude l'Fbi.
Fonte: TMNews
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