Sono lontani i tempi in cui scherzavamo fingendo di utilizzare il telecomando come se fosse un telefonino. Quando erano solo pochi privilegiati a girare per la strada con un “comodissimo” portatile dalle dimensioni di una valigetta ventiquattrore. Nell’anno del suo quarantesimo compleanno, Kingston Technology, il più grande produttore indipendente di memorie al mondo, ha chiesto agli italiani tramite un sondaggio, com’è cambiato in questi ultimi anni l’utilizzo che viene fatto di questo oggetto assolutamente indispensabile.
Chissà se Martin Cooper, ingegnere americano di Motorola, quel 3 aprile del 1973, mentre entrava nella storia con la prima chiamata effettuata da un portatile da 1,5kg, si era immaginato che 6 lustri dopo, il suo gioiello sarebbe stato utilizzato solo dal 23,3% delle persone per effettuare chiamate. Oggi infatti, il 33,3% degli intervistati ammette di servirsi del cellulare principalmente per attività social su Facebook, Twitter, Instagram e via dicendo. Il 26,4% lo utilizza per chattare su Whatsapp, e solo il 9,7% si limita all’invio di sms.
E se un tempo lo smarrimento più temuto era quello del portafogli (oggi lo è ancora per il 26,3%), ai nostri tempi la maggior parte (32,9%) dichiara che la perdita più scioccante sarebbe quella del proprio smartphone. Al secondo posto troviamo la perdita di un dente (19,7%) e solo al quarto le chiavi (11,8%). Secondo il sondaggio di Kingston Technology, tra le loro varie funzioni, i cellulari vengono sfruttati dal 21,1% per distrarre i figli durante una cena al ristorante, evitando fastidiose scorribande tra i tavoli.
In famiglia il cellulare però da sempre ricopre un ruolo un po’ scomodo: quante volte sms e chiamate hanno svelato scappatelle e tradimenti! E sebbene il 57,9% dichiari di non aver nulla da nascondere (o forse non era completamente sicuro della forma anonima del questionario), il 22,4% ammette, per evitare di essere colto in flagrante, di non lasciare mai il telefono incustodito; il 10,5% invece, mette al riparo le attività sommerse da occhi indiscreti inserendo un codice d’accesso al telefono.
Gli smartphone di oggi sono davvero a un passo dal preparare il caffè: per il 41,3%, solo 5 anni fa, era impensabile il cellulare avrebbe sostituito il navigatore satellitare, mentre il 26,7% non avrebbe mai pensato di poter identificare le canzoni che passano per radio semplicemente aprendo un app. E se la integrata ha completamente stravolto l’abitudine di scattare foto solo in vacanza, il 13,3% non si sarebbe immaginato di poterle addirittura ritoccare o arricchire con effetti speciali.
“Non è certo da sottovalutare che il 43,6% dei rispondenti consideri fondamentale la velocità del proprio smartphone, e il 39,7% ritenga che sia molto importante. Siamo perfettamente consapevoli che al giorno d’oggi navigare, aprire, chiudere e passare da un’app all’altra, avere un device con prestazioni soddisfacenti sia davvero una priorità.
Per questo diventa sempre più decisivo il ruolo delle schede di memoria aggiuntiva che offrono allo smartphone capacità fino a 64GB. Kingston ha pensato di ampliare la memoria dei dispositivi mobili con schede microSDHC in modo da poter sfruttare al massimo le potenzialità di questi oggetti diventati indispensabili”, ha dichiarato Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology in Italia, tra i principali produttori di memorie per cellulari.
Per questo diventa sempre più decisivo il ruolo delle schede di memoria aggiuntiva che offrono allo smartphone capacità fino a 64GB. Kingston ha pensato di ampliare la memoria dei dispositivi mobili con schede microSDHC in modo da poter sfruttare al massimo le potenzialità di questi oggetti diventati indispensabili”, ha dichiarato Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology in Italia, tra i principali produttori di memorie per cellulari.
Fonte: Kingston
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