Open Fiber e Retelit insieme nello sviluppo di servizi ultrabroadband


I due operatori hanno siglato una partnership per offrire connettività e servizi ultrabroadband in tutti i Comuni coperti da Open Fiber ed estendere la capillarità dei propri network. Open Fiber e Retelit hanno siglato un accordo commerciale per estendere lo sviluppo delle proprie infrastrutture sul territorio nazionale, con l’obiettivo di offrire ai rispettivi clienti connettività e servizi a banda ultra larga basati interamente su rete in fibra fino a casa del cliente. La tecnologia Fiber to the home (FTTH) è l’installazione e l’utilizzo della fibra ottica fino ai singoli edifici come unità unifamiliari (SFU), unità multi-abitative (MDU) e organizzazioni per fornire accesso alla banda larga ad alta velocità.

Open Fiber offrirà a Retelit – con particolare focus sul segmento Business - l’accesso alla propria rete in fibra FTTH (Fiber To The Home), mentre Retelit metterà a disposizione l’utilizzo della sua infrastruttura per consentire a Open Fiber di massimizzare il riuso delle infrastrutture esistenti nella realizzazione della propria rete nazionale. Le due aziende potranno dunque ottimizzare – nelle 271 città del piano strategico di Open Fiber nei cosiddetti cluster A e B, ossia le aree nelle quali vive il 60% della popolazione italiana – le rispettive reti, realizzando quindi una copertura territoriale più capillare che permetterà ai clienti di beneficiare di una rete a banda ultra larga più ramificata. Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber, ha commentato:

“L’accordo con Retelit ci consente di ampliare ulteriormente, con particolare riferimento al segmento Business, il nostro programma di sviluppo e valorizzazione della rete FTTH che stiamo realizzando, sfruttando il potenziale di Retelit verso le aziende”. La tecnologia Fiber To The Home consente di navigare fino a 1 Gigabit al secondo. “La partnership con Open Fiber si inserisce nel contesto di profonda trasformazione che sta attraversando il nostro Paese e che riguarda le nuove frontiere dell’ICT: sono necessarie infrastrutture adeguate, reti capillari e affidabili, che siano in grado di abilitare i nuovi trend tecnologici, tra i quali lo sviluppo dell’IoT, dell’Intelligenza Artificiale e del Mobile Payment”, spiega Dario Pardi, Presidente di Retelit.

“La strategia di sviluppo della rete di Open Fiber risponde esattamente a queste esigenze e, siamo sicuri, ci permetterà di indirizzare al meglio il nostro target di servizi per il mercato Business”. Open Fiber Spa è una società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e mira a garantire la copertura delle maggiori città italiane nonché il collegamento delle aree industriali con l’obiettivo di realizzare una rete a banda ultra larga quanto più pervasiva ed efficiente possibile; esattamente ciò che serve a favorire il recupero di competitività del “Sistema Paese” e, in particolare, l'evoluzione verso “Industria 4.0”. Una rete capillare in grado di fornire servizi e funzionalità sempre più avanzati per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.

Open Fiber (https://openfiber.it/) nasce con l’obiettivo di realizzare l’installazione, la fornitura e l’esercizio di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica su tutto il territorio nazionale. Il suo piano strategico mira a garantire la copertura delle 271 città italiane comprese nelle aree di mercato (cluster A e B), di circa 7000 comuni meno popolosi (cluster C e D) e delle aree industriali. Open Fiber è un operatore “wholesale only”, non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. Le reti di comunicazione ultrabroadband (UBB) di Open Fiber permettono di soddisfare i bisogni di comunicazione di persone e imprese.

Retelit (www.retelit.it) è uno dei principali operatori italiani di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni, dal 2000 quotato alla Borsa di Milano e nel segmento STAR dal 26 settembre 2016. L’infrastruttura in fibra ottica della società al 31 dicembre 2017 si sviluppa per circa 12.500 chilometri (equivalente di circa 231.000 km di cavi in fibra ottica, di cui 67.000 km situati in MAN) e collega 9 Reti Metropolitane e 15 Data Center in tutta Italia, inclusa la Cable Landing Station (CLS) di Bari. Con circa 3.486 siti On-Net, di cui 2.303 siti cliente, 681 torri di telecomunicazione, 447 cabinets e 40 Data Center di terzi e 15 Data Center di proprietà, la rete di Retelit si estende anche oltre i confini nazionali: grazie alla partnership con BICS, dispone di accesso ai maggiori PoP (Point of presence) europei, inclusi Francoforte, Londra, Amsterdam e Parigi.

Retelit è membro dell’AAE-1 (Africa-Asia-Europe-1), il sistema in cavo sottomarino che collega l’Europa all’Asia attraverso il Medio Oriente, raggiungendo 19 Paesi, da Marsiglia a Hong Kong, con una landing station di proprietà a Bari. Gli asset di valore fanno di Retelit il partner tecnologico infrastrutturale ideale per gli operatori TLC e ICT e per le aziende, con un’offerta completa di soluzioni immediate di qualità, affidabili e sicure. Servizi che vanno dalla connessione Internet in fibra ottica ultrabroadband al Cloud, dai servizi di rete e VPN alle soluzioni di colocation in circa 10.500 metri quadrati di spazi attrezzati e sicuri connessi in fibra ottica, per esternalizzare servizi di Data Center e soddisfare esigenze di disaster recovery e business continuity. I servizi Carrier Ethernet di Retelit sono, inoltre, certificati Metro Ethernet Forum (MEF).


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