Un hacker responsabile dell'attacco al sito di Wikileaks


Un hacker chiamato "The Jester" (o th3j35t3r) ha rivendicato la responsabilità dell'attacco informatico a cui è stato sottoposto domenica il sito WikiLeaks. The Jester si definisce un hacker buono che agisce per l’interesse del mondo intero. Nel messaggio Twitter che "The Jester" (il giullare) utilizza per pubblicizzare le sue imprese, l'hacker ha spiegato di aver attaccato il sito perché "metteva a rischio le vite dei soldati, le relazioni diplomatiche e altre risorse". 

Letteralmente il giullare, il migliore informatico del colosso F-Secure assicura alla CNN, ha sovraccaricato il sito di Wikileaks inviando pacchetti dati in modo da mandare in tilt il sistema; era da qualche tempo che desiderava affossare un sito che, secondo l’informatico, incita i rivoltosi contro il sistema, contro gli Stati Uniti d’America,”ho agito per il bene delle truppe americane” continua. "The Jester" si descrive come "un ex-soldato, di nazionalità volutamente non specificata". In un'intervista rilasciata quest'anno al sito threatchaos.com l'hacker ha dichiarato "di aver collaborato con le forze speciali e di aver prestato servizio in Afghanistan e dintorni". 

Nei giorni scorsi l'hacker ha preso di mira diversi siti di matrice islamica. WikiLeaks non ha funzionato per diverse ore domenica, poco prima di pubblicare la più grande e importante fuga di notizie della sua storia. L'esperto di sicurezza informatica Mikko Hypponen crede probabile che sia "il giullare" il responsabile dell'attacco. Il portavoce del sito Kristinn Hrafnsson ha invece dichiarato di non sapere chi era responsabile. Ancora da dimostrare dunque quali possano essere le reali responsabilità di The Jester nei confronti dell’attacco DDoS, al di là della sua rivendicazione.


Via: APCom

Wikileaks conferma: la Cina dietro l'attacco a Google


Tra le centinaia di migliaia di documenti segreti resi pubblici da Wikileaks vi sarebbe la conferma di un coinvolgimento della Cina nell'attacco contro i sistemi informatici di Google. "L'azione nei confronti di Google è parte di una campagna organizzata dalla Cina con il coninvolgimento di funzionari governativi, esperti di sicurezza e pirati informatici", ha riportato il New York Times rilanciando il contenuto di un documento riservato, un telegramma spedito all'ambasciata statunitense a Pechino. Lo scorso gennaio, un informatore avrebbe rivelato ai funzionari dell’ambasciata americana di Pechino che, dietro gli attacchi all’infrastruttura informatica di Google in Cina, ci sarebbe stata la mano del Politburo, la direzione centrale del partito comunista cinese. Inoltre, a partire dal 2002, il partito avrebbe orchestrato - arruolando e coordinando agenzie governative, esperti privati e hacker fuorilegge - anche attacchi a server del governo americano e dei suoi alleati occidentali, riuscendo a penetrare inoltre negli account di avversari politici come il Dalai Lama e di altri dissidenti invisi ai vertici del partito. L’attacco a Google sarebbe stato ideato dopo che un alto funzionario del Politburo utilizzando il motore di ricerca, avrebbe scoperto dei messaggi critici nei suoi confronti. In effetti, in un primo tempo, i dirigenti della Grande G e quelli del Dipartimento di Stato Usa avevano accusato i vertici di Pechino di aver organizzato le intrusioni informatiche, ammorbidendo in seguito la propria versione e attribuendone la paternità a “cyber criminali isolati”.

Via: http://www.lastampa.it

Google: Bruxelles apre indagine per abuso su posizione dominante


La Commissione europea ha deciso di aprire un'inchiesta antitrust nei confronti di Google per abuso di posizione dominante nell'ambito della ricerca online. L'apertura della procedura formale da parte di Bruxelles fa seguito alle denunce ricevute dalla Commissione da parte di altri fornitori di servizi di ricerca online, secondo cui Google li penalizzerebbe nei risultati delle ricerche sia gratuite che a pagamento. 

Le accuse sostengono inoltre che Google favorirebbe i suoi stessi servizi. Google, tra le altre cose, avrebbe "abbassato il punteggio di qualita' dei servizi di ricerca concorrenti nei risultati delle ricerche a pagamento", spiega Bruxelles. Il punteggio di qualità ("Quality score") è infatti uno dei fattori che determina il prezzo per piazzare una pubblicità su Google. L'apertura di questa procedura, però, avverte la Commissione, non implica che Bruxelles abbia le prove dell'esistenza di un'infrazione alla normativa Ue in materia di concorrenza. 

Immediata la replica da Big G: "Sin da quando l'azienda è stata creata, ci siamo impegnati per fare la cosa giusta per i nostri utenti e per il nostro settore: abbiamo fatto in modo che la pubblicità fosse sempre chiaramente indicata come tale, abbiamo fatto in modo che gli utenti possano trasferire i propri dati in modo semplice quando decidono di passare ad altri servizi e abbiamo investito pesantemente in progetti open source. Tuttavia, ci sarà sempre spazio di miglioramento e quindi lavoreremo con la Commissione per affrontare le loro preoccupazioni". 

In particolare, Bruxelles dovrà indagare se Google ha abusato della sua posizione dominante nei motori di ricerca per "abbassare nei suoi risultati la posizione dei servizi concorrenti specializzati nel fornire agli utenti alcune tipologie di contenuti specifici quali i siti di comparazione dei prezzi, e di privilegiare i propri servizi equivalenti dando loro una posizione privilegiata in modo da escludere i concorrenti", si legge nel documento della Commissione. 

Altro capitolo dell'inchiesta di Bruxelles, le clausole di esclusività che il gigante della ricerca online imporrebbe ai partner pubblicitari, vietando loro di esporre certi tipi di pubblicità forniti dai motori di ricerca concorrenti, così come ai produttori di computer e di software. Infine, i servizi di Almunia dovranno fare chiarezza sull'accusa di "restrizione della trasferibilità delle campagne pubblicitarie online verso piattaforme di pubblicita' online concorrenti".

Via: Adnkronos

Rootkit si installa sulla scheda di rete e non viene rilevato


E’ stato presentato un nuovo rootkit che in futuro potrebbe essere usato per la realizzazione di nuove minacce difficilmente rilevabili dagli attuali sistemi per la sicurezza informatica. Un dipendente della nota Sogeti ESEC, Guillaume Delugré, ha sviluppato un innovativo sistema che permette l’installazione di malware direttamente all’interno del firmware della scheda di rete, e pertanto diventa completamente invisibile anche ai più aggiornati ed efficaci sistemi antimalware. Si tratta solamente di un progetto di ricerca, per il momento, ma l'esperimento mostrato dall'esperto di sicurezza è di indubbio interesse per gli appassionati.

Dal momento che il processore montato sulla scheda di rete è in grado di colloquiare direttamente con la memoria del sistema attraverso il bus PCI (Direct Memory Access, DMA), un malintenzionato può riuscire - grazie al firmware modificato -, ad esempio, a monitorare il traffico di rete senza che l'attività venga rilevata dai software di protezione installati sul personal computer. Delugré ha realizzato un firmware modificato per le schede di rete NetExtreme di Broadcom ricorrendo semplicemente alla documentazione pubblicamente disponibile e ad alcune utilità opensource.


"Un rootkit insediato sulla scheda di rete offre alcune possibilità molto interessanti", ha commentato il ricercatore. "E' possibile intercettare e falsificare i dati in transito senza che il sistema operativo e gli altri software si accorgano di nulla". Va comunque precisato che la possibilità di "infestare" una scheda di rete caricandovi firmware modificati è cosa nota ormai da anni. Nel 2007, ad esempio, John Heasman dimostrò come fosse possibile iniettare un rootkit nella memoria estesa di schede grafiche e schede di rete sebbene il codice da lui messo a punto necessitasse il download di codice dopo l'avvio di Windows.

Le star andranno via da Facebook e Twitter per beneficenza


Mercoledì Lady Gaga, Alicia Keys, Justin Timberlake, David La Chapelle e molte altre celebrità americane moriranno digitalmente. Le star, infatti, chiuderanno le loro pagine sui social network nel corso della Giornata Mondiale contro l'Aids, e ritorneranno alla vita digitale soltanto quando i loro fans avranno donato un milione di dollari.

I fondatori di "Pirate Bay" condannati al carcere nella sentenza d'appello


Al processo di appello la sentenza non è stata favorevole per Peter Sunde, Fredrik Neij and Carl Lundström, fondatori del noto sito svedese di file sharing “The Pirate Bay”. La Corte ha ritenuto che il sito “abbia facilitato il file sharing illegale in maniera tale da rendere punibili i gestori del servizio”.

Sono state perciò confermate le condanne di primo grado, anche rispetto alla precedente sentenza sono state diminuite le pene detentive - quella più lunga, dieci mesi, è toccata a Neij, mentre Sunde e Lundström dovranno scontare rispettivamente otto e quattro mesi - mentre è stato invece aumentato l’ammontare del risarcimento dovuto alle major dell’audiovisivo, che è di quasi 5 milioni di euro, da dividere in tre.

Mancava un quarto “pirata”, Gottfrid Svartholm, che non si è potuto presentare in aula a causa delle sue cattive condizioni di salute. «Non preoccupatevi, faremo ricorso alla Corte Suprema - ha annunciato, con un messaggio su Twitter, Sunde, che ha aggiunto - ci condannano alla prigione anche se non è la pena prevista per questo tipo di crimine. È soltanto per spaventare la gente».

Anche il leader del Partito Pirata, Rick Falkvinge, ha parlato di “processo politico”. «E' un sollievo che la corte di appello abbia stabilito che portando avanti questo tipo di attività si venga spediti in prigione - ha commentato un avvocato che cura i diritti dell’industria cinematografica, Monique Wadsted».

 Le major non sono però finora riuscite ad ottenere la chiusura del sito: The Pirate Bay è tutt’ora funzionante e la sua attività è portata avanti dalla società Reservella, con sede alle Seychelles. In italia The Pirate Bay, almeno ufficialmente, non è raggiungibile in quanto vige una sentenza che ne ha decretato l'oscuramento.

Via: La Stampa

Wikileaks: "Siamo sotto attacco Denial of Service", è ufficiale


Wikileaks, il sito diretto da Julian Assange specializzato nella pubblicazione di documenti riservati, è stato preso di mira da un attacco massiccio di computer (DDos), poche ore prima del previsto rilascio dei documenti segreti, che lo ha di fatto oscurato per diverse ore. "Siamo attualmente sotto un massiccio attacco denial service attack", ha dichiarato Wikileaks sul suo Twitter feed. Il meccanismo e' "semplice": gli attaccanti lanciano milioni di pacchetti dati contro il bersaglio, simulando la simultanea connessione di milioni di utenti ad un server. Il sovraccarico blocca il sito bersaglio e lo rende irraggiungibile, oscurandolo di fatto. Esistono pero' varie metodologie per portarlo a termine, utilizzando i protocolli p2p piuttosto che vere e proprie "nuke". Generalmente, vengono presi di mira i network che garantiscono un certo servizio, ad esempio banche o sistemi di pagamento online. 


In altri casi viene presa di mira un singolo server, sovraccaricando le risorse della macchina. L'attacco DDos e' ovviamente illegale e viene visto con ostilita' anche da una parte della comunita' hacker, quella che si batte per il "web libero": oscurare un sito, renderlo inaccessibile, e' considerata una violazione del "codice etico". Wikileaks ha messo online 2,7 milioni di email che il Dipartimento di Stato Usa ha scambiato con varie rappresentanze diplomatiche: un evento che sta facendo tremare tutto il mondo. I documenti sono stati prima forniti da Wikileaks al settimanale tedesco Der Spiegel, al New York Times, al britannico Guardian, al francese Le Monde e allo spagnolo El Pais. I documenti del Dipartimento di Stato in possesso di Wikileaks verranno pubblicati "in vari blocchi nei prossimi mesi". Lo scrivono i responsabili del sito. ''Gli argomenti trattati sono di tale importanza, e geograficamente cosi' estesi, che fare diversamente non renderebbe giustizia al materiale''.

Via: ANSA

Attacchi phishing lanciati dal sito fraudolento di una nota banca italiana



Nel mese di ottobre , il sito di phishing di una nota banca italiana ha usato false offerte di ricariche telefoniche come esca. Il sito fraudolento somigliava alla pagina da cui effettuare il login alla home page della banca. Dopo aver inserito le informazioni per accedere, la pagina di phishing richiedeva all’utente di scegliere da una lista di 4 provider di servizi telefonici. Una volta selezionato il service provider, veniva richiesto di inserire anche il suo numero di cellulare e la cifra desiderata per effettuare la ricarica telefonica. Il sito di phishing offriva 40 euro come bonus in aggiunta alla cifra selezionata. La falsa offerta di un bonus era l’esca utilizzata dai cybercriminali nella speranza di indurre gli utenti a comunicare le loro informazioni personali. Alla fine, la pagina fraudolenta mostrava un riassunto dei dati forniti e richiedeva all’utente la password del cellulare al fine di completare la transazione. Una volta inserita la password, appariva un messaggio di conferma che la ricarica sarebbe stata effettuata entro le 24 ore successive. L’utente era poi reindirizzato al sito vero della banca. Il sito di phishing era ospitato su server con sede negli Stati Uniti. Il nome del dominio era un typosquat della banca e in questo modo gli utenti entravano nel sito a causa di errori di battitura prodotti digitando l’indirizzo corretto del sito. I cybercriminali sono costantemente impegnati nella ricerca di nuovi mezzi attraverso i quali sottrarre informazioni personali per un guadagno economico. Un trend simile è stato osservato di recente in alcuni attacchi di phishing che avevano coinvolto un sito di social network (Facebook n.d.). In questo caso, i siti fraudolenti dichiaravano di provenire dal servizio di sicurezza del sito e gli utenti erano indotti a fornire le loro informazioni personali per continuare ad accedervi. Trovate il report completo a questo indirizzo.

Fonte: http://www.facebook.com/pages/Norton-Italia/185218455753

Cosa cerchi oggi?, la nuova campagna pubblicitaria di Google su Rai e Mediaset


Google decide di fare pubblicità attraverso la televisione. E’ partita mercoledi scorso, con il primo passaggio in tv dello spot durante la finale di X-Factor, la campagna “Cosa cerchi oggi?”, un’iniziativa di coinvolgimento che ha l’obiettivo di avvicinare a Internet un pubblico sempre più ampio. Dietro ogni ricerca c’è una storia. Crea la tua. 

Con questo claim la campagna promuove il lancio del canale Youtube.com/CosaCerchiOggi che ospita uno strumento che permette a tutti gli utenti di realizzare video con storie basate sulla ricerca e di condividerle con gli amici. Due i soggetti della campagna, via Internet e tv. La prima storia racconta l’arrivo di un figlio dal punto di vista del neopapà - dalla scelta del nome all’arredamento della cameretta, dal momento del parto al cambio del primo pannolino, con un finale a sorpresa. 

Il secondo soggetto racconta di un amore sbocciato durante un Erasmus in Spagna. E se dalla Spagna si parte, è in Piazza di Spagna che si finisce, al suono delle campane nuziali. «Sebbene i dati mostrino un ritardo del nostro paese nell’uso di Internet, nel 2010 si sono visti segnali interessanti di crescita. Questa iniziativa intende mostrare le opportunità offerte da Internet nella vita quotidiana anche a un pubblico di utenti non abituali», ha dichiarato Alessandro Antiga, Country Marketing Manager di Google Italy. 

«Per questa ragione abbiamo deciso di farlo attraverso uno strumento semplice e divertente e di veicolare il messaggio con un linguaggio non tecnico e mediante un mix di mezzi online e offline. Si tratta di un esperimento con il quale vogliamo sfruttare anche noi l’efficacia dell’integrazione tra mezzi diversi, in linea con il target della campagna». 

Cosa Cerchi Oggi prende spunto dall’iniziativa avviata negli Usa con lo spot Parisian Love - trasmesso durante la finale del Superbowl - che è stata poi estesa al Giappone e ora arriva in Europa, con tempi e modalità interpretative diverse nei singoli Paesi. Il primo spot di Google in tv è dunque una novità, anche se Google ha già fatto cartelloni pubblicitari per pubblicizzare Chrome (nei metrò di Parigi e Londra).


Via: La Stampa

Internet Eyes: varesino sventa furto in supermarket inglese


Alessio Gila, impiegato di 37 anni, seduto comodamente su una poltrona di casa sua, ha «beccato» un ladro mentre commetteva un furto in un supermercato in Inghilterra. Ora, il buon Alessio non è dotato di supervista né questa è una storia che sconfina nel paranormale. Semplicemente l'impiegato varesino è uno dei circa 1.400 navigatori che si sono appassionati al programma Internet Eyes: alcuni centri commerciali britannici, per economizzare sui costi della sicurezza, mettono in rete le immagini dal vivo delle loro telecamere di sorveglianza. Chi scopre un furto lo segnala alla centrale e alla fine del mese può anche ottenere un premio in denaro. E Alessio è stato i primi ad avere successo in questa singolare «caccia al ladro» metà vera e metà virtuale. In palio un premio di mille sterline mensili per chi invia più segnalazioni utili.


Internet Eyes prevede innanzitutto che i navigatori debbano pagare una quota mensile (circa 20 sterline) per poter accedere alle immagini dei supermercati; chi si collega, inoltre, non sa dove si trova il negozio che sta «spiando». Se sul video nota movimenti strani, grazie a un comando apposito sullo schermo allerta il proprietario del negozio che può così intervenire. È grazie a questo sistema che una sera di pochi giorni fa, Alessio Gila ha «incastrato» una ragazza in un minimarket di Plymouth, nel sud dell'Inghilterra, 1.500 chilometri da Varese, mentre si metteva in tasca un pacchetto di caramelle guadagnandosi la riconoscenza di Debbie Butler, la proprietaria del negozio. «A me non interessa il valore in sé delle caramelle - spiega Gila - magari domani uno di noi potrebbe sventare via Internet fatti ben più gravi».

Via: http://milano.corriere.it/

Scam su Facebook attraverso la promessa di immagini girevoli


Una nuova truffa si sta diffondendo tramite Facebook attraverso l'uso di frammenti di codice javascript, che gli utenti sono invitati ad inserire nel browser di navigazione, per ottenere le immagini girevoli su Facebook. Per colui il quale è interessato ad utilizzare il metodo per truffare gli utenti, il procedimento è relativamente semplice. All'utente viene promessa una "immagine girevole", secondo la funzionalità illustrata di seguito. Tutto quello che bisogna fare è copiare ed incollare un pezzo di codice JavaScript nel browser. Mentre si ricevono delle immagini a caso girevoli dei propri amici, in sottofondo la sceneggiatura va a rilevare la vostra "Email Address Upload", cioè la vostra email di caricamento personalizzata, utilizzata per pubblicare aggiornamenti di stato o inviare foto e video al vostro profilo.


In questo momento la truffa si propaga attraverso i seguenti siti: 
  • http://revolvingimages.info/fb/ 
  • http://kewlpics.tk/ 
  • http://itsmajic.tk/ 



Anche se il danno è ancora limitato, Aditya Punjani, uno sviluppatore, ha illustrato il codice che dimostra come il nuovo exploit è in grado di produrre danni maggiori. Mentre questa truffa non sembra generare degli enormi danni, limitandosi agli aggiornamenti di status degli utenti, questa potrebbe evolversi nel tempo in una truffa ben più grande. Facebook stesso raccomanda di non condividere la email personalizzata con altri, inoltre ricordate che le foto e i video caricati via e-mail sono visibili a tutti per impostazione predefinita. Staremo a vedere come si evolverà questa nuova truffa. Nel frattempo assicuratevi di non fare clic su uno dei link che offrono le "immagini di Facebook girevoli" e prestate attenzione ai codici Javascript che vi vengono proposti, per ottenere funzionalità nascoste o particolari su Facebook.

Vodafone: Totti e Ilary elfi di Babbo Natale in nuovo spot per smartphone


Vodafone festeggia il Natale 2010 in tv e sui principali mezzi di comunicazione con la nuova campagna dedicata a “Piu’ smart con Vodafone” che a dicembre si arricchisce di nuovi smartphone disponibili a €9 al mese con internet incluso. Protagonisti dei nuovi spot, in onda da oggi 28 novembre, Francesco Totti e Ilary Blasi nelle vesti di elfi aiutanti di Babbo Natale alle prese con la consegna degli smartphone. 

Nei diversi episodi della campagna gli elfi Totti e Ilary, a bordo di una macchina d’epoca allestita per le feste e carica di doni, affiancheranno Babbo Natale nelle mansioni tipiche dei giorni precedenti il Natale e lo aiuteranno a consegnare tutti i pacchi prima del 25 dicembre. Rideremo con gli elfi impegnati nel fronteggiare una schiera di trentenni che per Natale non chiedono altro che un nuovo smartphone e vedremo la coppia intrufolarsi nelle case per mettere i pacchi sotto gli alberi di Natale.

“Piu’ Smart con Vodafone” e’ l’offerta che consente di avere i migliori smartphone sul mercato già configurati per navigare sul web e con traffico internet incluso e con un’assistenza completa anche dopo l’acquisto. Grazie a questa offerta e’ possibile scegliere il proprio telefono preferito tra tre diverse fasce di offerta a partire da €9 al mese con la possibilità di testarne le funzionalità grazie alla navigazione internet inclusa, fino a 1GB al mese. 

Nel mese di dicembre entrano eccezionalmente nella gamma di smartphone disponibili a €9 anche il BlackBerry Curve 8520 e l’LG Optimus 7 Windows Phone. L’agenzia pubblicitaria che ha curato la campagna e’ 1861 United. La casa di produzione e’ la Mercurio Cinematografica. Le riprese sono state realizzate a Roma, Cinecitta’. La pianificazione è a cura di OMD, la canzone che fa da colonna sonora allo spot e’ “Skinny genes” di Eliza Doolittle.

Rivelazioni Wikileaks: Washington, non tratteremo


Cresce l'attesa per la pubblicazione imminente di 260 mila documenti diplomatici americani riservati su Wikileaks. Il consigliere legale del dipartimento di Stato americano, Harold Hongju Koh, ha escluso ogni negoziato con Jullian Assange, il responsbaile del sito Wikileaks. Gli Usa hanno escluso qualsiasi trattativa con Wikileaks sulla diffusione di documenti confidenziali del Dipartimento di Stato, affermando che il sito ne e' in possesso in violazione della legge americana. La diffusione dei documenti "avra' gravi conseguenze " e porra' a rischio le vite di giornalisti, attivisti per i diritti umani e soldati, si legge in una lettera ufficiale di Koh diffusa nella serata di ieri a Washington. Koh esorta Assange a non pubblicare i documenti e a distruggerli, in quanto mettono a rischio operazioni militari in corso, comprese quelle con l'obiettivo di fermare terroristi e il traffico di persone umane. Inoltre potranno danneggiare i rapporti fra nazioni che lavorano assieme "per affrontare sfide comuni, dal terrorismo alle pandemie e la proliferazione nucleare, che minacciano la stabilita' globale". Secondo quanto anticipato da Der Spiegel, le prime indiscrezioni sui documenti di Wikileaks arriverranno alle 22.30 (ora italiana) di oggi. La documentazione conterebbe circa 260.000 documenti diplomatici, tra questi, 8.000 sarebbero direttive del Dipartimento di Stato statunitense. Nessun documento tra i 260.000 in via di pubblicazione sarebbe classificato Top secret: la metà sarebbe senza livello di segretezza, il 40,5% "confidenziali", circa 15.652 quelli "segreti". La documentazione sarebbe stata 'prelevatà dal Secret Internet Protocol Router Network (SIPRNet), a cui hanno accesso centinaia di migliaia di funzionari statunitensi.

Fonti: http://www.libero-news.it/http://www.repubblica.it/

13enne scomparsa nel Bergamasco, nasce gruppo su Facebook


Sono riprese le ricerche di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra, in provincia di Bergamo, sparita nel nulla venerdì pomeriggio. Di lei non si hanno più notizie dalle 18,30 di quel giorno quando, dopo aver lasciato il palazzetto dello sport del paese, non è più rientrata a casa. Intanto sono stati ascoltati parenti e amici della ragazza, ma non sono emersi elementi in grado di aiutare gli inquirenti. Per ritrovare la ragazza si mobilita anche Facebook, dove si è formato un gruppo intitolato "Gruppo per trovare Yara Gambirasio" proprio per cercare Yara, che sta ricevendo tantissime adesioni. Si invita chiunque abbia notizie sulla tredicenne a postarle e vi si trovano i link ad alcuni articoli che raccontano la vicenda. Intanto, la fotografia della ragazzina è stata diramata a tutte le forze dell'ordine in Italia. Si sa che la traccia del suo telefono cellulare si perde intorno alle 18,50 di venerdì; in quel momento, secondo i riscontri tecnici degli inquirenti, la ragazzina era ancora nei pressi di Brembate Sopra. I familiari di Yara Gambirasio stanno vivendo ore d'angoscia: giovane promessa di ginnastica ritmica, Yara è una ragazzina tranquilla e brava a scuola. Il palazzetto dello sport, dove Yara è stata vista l'ultima volta, e l'abitazione della ragazza distano circa 700 metri; quando è uscita di casa la 13enne indossava un paio di fuseaux e un giubbino di colore nero.

Via: http://www.tgcom.mediaset.it/

Ragazzina ritrovata grazie ad indagini tecniche su Facebook


Era scappata perché aveva paura che la mamma non accettase la sua relazione con un uomo di 31 anni. Chiara C., l’adolescente di 14 anni scomparsa da casa da mercoledì, è stata trovata ieri dai carabinieri in un’abitazione di Rivarolo. I militari sono arrivati al nascondiglio della giovane attraverso un’attività tecnica sulla base di chat ed amicizie su facebook ed il diario della ragazza. 

A finire nei guai sono stati il fidanzato delle giovane più vecchio di lei di 17 anni, Bruno, operaio di 31 anni, il fratello Cristian di 25, ai domiciliari per una serie di rapine e Alessandro, studente di 18, anche lui già noto alle forze di polizia. Tutti e tre dovranno rispondere del reato di sottrazione di minore. Secondo quanto è stato ricostruito, l’adolescente sarebbe fuggita da casa perché aveva paura che la mamma potesse ostacolare la sua relazione sentimentale con un ragazzo tanto più grande di lei. 

La studentessa si trovava proprio in casa di Cristian quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento di Rivarolo. Era seduta sul divano e stava guardando la televisione. Alla vista delle divise ha tentato di fornire un’identità fasulla dicendo di chiamarsi Daniela. «Non ti preoccupare. Ti perdoniamo. La cosa importante è che ora sei tornata a casa sana e salva e che stai bene. Affronteremo d'ora in poi tutte le cose insieme».

Con queste parole la mamma ha abbracciato la figlia ritrovata dopo la fuga da casa per amore. L'incontro è avvenuto nei corridoi della compagnia dei carabinieri di Sampierdarena. «Scusa per i brutti giorni che ti ho fatto passare» ha detto la studentessa di 14 anni, ma la mamma l'aveva già perdonata: «Non dire più niente, la cosa più importante è che stai bene».

Fonte: Leggonline

Asus U31, notebook sottili e leggeri con autonomia fino a 10 ore


Asus amplia l'offerta dei propri notebook con il nuovo Asus U31. Leggeri e sottili, i notebook ASUS U31 si distinguono per la capacità di coniugare sapientemente tecnologia avanzata e design curato, proponendosi come soluzioni ideali per chi desidera un PC portatile versatile che sia anche comodo da trasportare. I nuovi notebook ASUS si caratterizzano, infatti, per il peso di soli 1.88 chili (batteria inclusa), oltre che per le dimensioni complessive particolarmente contenute (misurano 328x232x28.5 mm).

Phishing: attenzione alle false pagine all'interno di Facebook


Websense Security Labs ha messo in guardia gli utenti di Facebook di tentativo di phishing dopo aver scoperto che il sito di social networking viene utilizzato per visualizzare pagine di phishing per diversi servizi e per reindirizzare ad altre pagine malevole, situate su altri server. I laboratori hanno fatto due esempi di tentativi di phishing. 

Il primo messaggio email sembra provenire da Facebook Security e chiede agli utenti di confermare il proprio account. Questo è molto simile agli altri attacchi di phishing, rilevati ogni giorno, ma in realtà la pagina malevola è caricata all’interno del sito Facebook, utilizzando un iframe

Questo metodo fa sembrare il messaggio maggiormente legittimo rispetto ad un sito ospitato su un altro dominio. Il secondo messaggio è simile, ma è presente un secondo URL alla fine. Cliccando il link l’utente accede al sito www.facebook.com, dove però viene reindirizzato ad un altro sito Web che contiene una pagina phishing. Queste due tipologie di attacco rendono più difficile individuare il contenuto malevolo direttamente dall’email. 

Entrambi i messaggi fanno, infatti, riferimento ad un URL di Facebook valido. Inoltre, l’inserimento di URL validi di Facebook rende più difficile la protezione degli utenti attraverso soluzioni anti-spam e Web filtering che si basano sull’analisi dell’URL per classificare i contenuti. Entrambi questi attacchi rendono più difficile per l'utente l'individuazione del contenuto malevolo direttamente dalla e-mail.


Via: Websense

i-Clinic: visite telematiche a distanza e cartelle cliniche su iPad


L'ospedale Niguarda di Milano inaugura la visita telematica a distanza. Dall’elettrocardiogramma alla classica auscultazione di cuore e polmoni, tutto verrà fatto via web. Il progetto parte in via sperimentale con un’azienda, la Cisco Systems, ma potrà essere esteso in tempi brevi ad altre imprese. Per la prima volta in Europa, i medici potranno visitare i dipendenti senza doverli ricevere in ospedale. La Cisco invierà al Niguarda una lista con i nominativi delle persone da visitare e la loro storia sanitaria, quindi si procederà con la valutazione. 

All’interno dell’azienda è stata già allestita una mini sala visite dove il paziente, alla presenza di un infermiere, sarà messo in contatto con il cardiologo che, dal suo studio, controllerà tutti i dati sullo schermo del computer. Sempre a distanza avverrà anche la diagnosi: l’ospedale invierà gli esiti delle valutazioni al medico aziendale nel giro di tre giorni. Per ora si terrà sotto controllo il cuore, ma a breve le visite potranno essere estese anche all’oculistica e alla dermatologia. 

I medici inoltre potranno anche consultare le cartelle cliniche su iPad, direttamente dal letto del paziente. Per tre mesi ci sarà la sperimentazione dei primi cinque iPad, poi il sistema verrà esteso a tutto il blocco Sud del Niguarda (450 posti letto) con 70 tavolette touch, ma l'obiettivo è di coprire in futuro tutto l'ospedale. «Siamo molto soddisfatti di queste due nuove iniziative - sostiene il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - Si tratta di progetti che garantiscono una prevenzione molto più allargata di prima con costi e tempi molto più ristretti». 

L’obiettivo, spiega il direttore generale del Niguarda Pasquale Cannatelli, è «arrivare in tempi rapidi a decisioni cliniche e terapeutiche appropriate». Il nuovo ferro del mestiere sarà dunque per i camici bianchi un tablet di 700 grammi, da gestire attraverso il touchscreen. Per il progetto i-Clinic sono stati spesi 650mila euro, coprendo gran parte del costo complessivo che sfiora quota 950mila euro.


Via: Il Giornale
Foto: La Repubblica

BitDefender scopre infezioni sul 20% delle bacheche di Facebook


Se per milioni di utenti Facebook® è uno spazio dove rilassarsi, socializzare, giocare o condividere immagini e video, per chi “va a pesca” di dati personali, dissemina esche per lo spam o diffonde link a file infetti rappresenta l’equivalente di una stazione affollata per un borseggiatore. Concepito per essere utilizzato su diversi social network, da oggi BitDefender Safego allarga la fase di BETA testing su Facebook® rendendo disponibile l’interfaccia in Italiano. Le statistiche relative alla prima fase beta, hanno accelerato il processo di localizzazione dell’interfaccia: quasi il 20% dei link oggetto di scansione si è rilevato a rischio malware. 

L'Italia è uno dei Paesi in cui si registra il maggior numero di installazioni dell'applicazione, con Roma che si posiziona al quinto posto nel mondo tra le città in cui è più utilizzata. BitDefender Safego ha catturato l'attenzione di un'utenza italiana prevalentemente maschile (79%), concentrata nella fascia età 25-34 anni (24%), seguita da quella 18-24 anni (19%) e quella 35-44 anni (17%). 

“E’ chiaro che un gran numero di persone non ha la percezione di quante informazioni personali condivida con il mondo. Safego rende semplice verificare cosa si condivide e apportare le opportune modifiche,” dichiara Catalin Cosoi, Responsabile del BitDefender Online Threat Lab. ”Va detto, inoltre, che stiamo assistendo a un’impennata degli attacchi nei confronti degli utenti Facebook. Attraverso l’impiego dell'avanzata tecnologia di rilevamento BitDefender, Safego aiuta a proteggere gli utenti da link malevoli e da altre minacce che si diffondono attraverso messaggi, post e video.”. 

Attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva, BitDefender Safego tiene sotto controllo il livello di privacy dell’utente identificando le informazioni personali che sono visibili a occhi estranei. Inoltre, Safego analizza la bacheca dell’utente, i messaggi pervenuti nella casella inbox e i commenti a caccia di link, video o immagini potenzialmente dannosi. Per ulteriori informazioni su Safego BitDefender, potete visitare la fanpage all’indirizzo http://apps.facebook.com/bd-safego/. Per maggiori informazioni sulla tecnologia BitDefender, vi invitiamo a visitare www.bitdefender.it

Logitech, arriva la prima tastiera wireless ad energia solare

LogitechWireless Solar Keyboard K750 è la prima tastiera a energia solare che si autoalimenta ovunque ci sia una fonte di luce, anche in ambienti interni, eliminando i problemi legati all'uso delle batterie. La tastiera integra un pannello solare che assicura tutta l'energia necessaria per il funzionamento del dispositivo senza bisogno di caricabatterie o alimentatori esterni; funziona anche con l'illuminazione interna ed è in grado di mantenere la carica fino a tre mesi in condizioni di buio completo. Infine, la presenza di un indicatore di carica luminoso evita sgradevoli sorprese. Logitech ha poi pensato a un'applicazione che consente di misurare la quantità di luce necessaria al corretto funzionamento del prodotto, permettendo allo stesso tempo di tenere sotto controllo le informazioni relative al livello di batteria e avvisando quando è richiesta più energia. Spessa solo 7,5 mm, la tastiera ha un design elegante con angoli smussati; il profilo snello e sottile la rende un oggetto piacevole da vedere e da usare.


Merito anche dei tasti Incurve, il cui design concavo si adatta perfettamente alla conformazione delle dita favorendo una digitazione comoda e guidata. La nuova periferica di Logitech integra la connettività wireless Advanced 2.4 GHz, eliminando qualsiasi ritardo o interruzione del collegamento fino a una distanza di 10 metri. La tecnologia wireless Logitech Advanced 2.4 include la funzione di cifratura crittografica AES a 128 bit, uno dei più elevati livelli di sicurezza attualmente disponibili.Presente anche la tecnologia Logitech Unifying, in grado di connettere al computer fino a sei dispositivi con un singolo mini ricevitore siano essi mouse, tastiere o tastierini numerici. Il Nano-receiver di Logitech Unifying collega mouse e tastiera al computer tramite connessione wireless rendendoli subito pronti all'uso. LogitechWireless Solar Keyboard K750 sarà disponibile a partire da gennaio 2011 al prezzo suggerito al pubblico di 79,99 euro Iva inclusa.

Fonte: http://www.lastampa.it/

Sony lancia Qriocity, un servizio per guardare in streaming film in HD


Sony lancia Qriocity, un servizio per guardare in streaming e per pochi euro film di ogni tipo potendo scegliere fra centinaia di titoli. Disponibile per il momento solo su tv e i lettori Sony dotati di connessione al Web, Qriocity è un assaggio di futuro. Di un modo diverso di gestire diritti non più su base nazionale lasciando ai telespettatori il compito di fare il palinsesto. Il tutto a prezzi più bassi perché a competere ci saranno presto oltre a Sony e Apple, anche Google e probabilmente Amazon.

Approvate dall'Agcom le nuove regole per Web Tv e radio


Via libera dell'Agcom alle nuove regole sulle web tv. Secondo quanto si apprende, il Consiglio ha approvato i regolamenti relativi ai servizi audiovisivi lineari e a richiesta diffusi via Internet, apportando una drastica semplificazione rispetto al testo posto in consultazione pubblica. Secondo quanto si apprende, i regolamenti si applicheranno solo ai soggetti professionisti con ricavi radiofonici e televisivi superiori a 100mila euro annui. Non è previsto alcun regime di autorizzazione ma gli operatori potranno valersi di un meccanismo di silenzio-assenso. Escluso il pagamento di canoni annuali ma solo un contributo una tantum di 500 euro per i servizi tv e di 250 euro per quelli radiofonici. Nessun vincolo burocratico per tutti gli altri soggetti operanti sulla Rete. Il regolamento è stato approvato a maggioranza con il voto contrario dei Commissari Nicola D’Angelo e Michele Lauria. Non sono previste autorizzazioni ed è escluso il pagamento di canoni annuali, ma di un contributo una tantum di 500 euro per le web tv e di 250 euro per le web radio. Le Web radio e le Web tv, sia lineari che on demand, rileva l’associazione dei consumatori, «non possono e non devono essere soggette alle regole commerciali in vigore per le emittenti tradizionali. Porre un freno a queste nuove realtà avrebbe colpito associazioni, enti, movimenti, gruppi autonomi d’espressione e liberi cittadini».

Scompare minore da casa, carabinieri cercano contatti su Facebook


La stanno cercando tramite il social network Facebook: contatti, “post” e messaggi potrebbero dare ai carabinieri di Genova uno spunto investigativo per riuscire a capire dove si trovi Chiara Cavaleri, la quattordicenne scomparsa da casa lo scorso mercoledì mattina, come raccontato questa mattina dal Secolo XIX. “CHIARA CAVALERI, 14 ANNI, GENOVA PRA, SCOMPARSA DA 2 GIORNI, ULTIMAMENTE TIFOSA DELLA ROMA (potrebbe essere utile anche questo particolare). CONDIVIDETE PIU’ CHE POTETE, GRAZIE.” Così recita l’appello di una cugina di Chiara Cavaleri, scomparsa Mercoledì 24 Novembre 2010. Alta 1.55, peso 53 kg circa, vestita con un maglione bianco lungo, un paio di jeans e un paio di scarpe da tennis, al momento della scomparsa. Sul caso stanno indagando congiuntamente sia i carabinieri della compagnia di Arenzano che i colleghi del commissariato Sestri. A presentare la denuncia di scomparsa è stata la madre dopo che la minore non è tornata a casa da scuola. Il cellulare di Chiara, attualmente spento, è stato localizzato l’ultima volta nella zona di Sestri Ponente. I carabinieri di Arenzano hanno anche sentito l’ex fidanzatino della giovane che ha spiegato di non averla sentita in queste ore. E’ stato sentito anche l’ex fidanzatino della ragazza che però ha dichiarato di non averla sentita nelle ultime ore. La madre ha lanciato ieri un appello invitando la figlia a tornare a casa. La madre ha lanciato ieri un appello invitando la figlia a tornare a casa. Chi vedesse Chiara può avvertire Il Secolo XIX, anche con un sms al 3351981919.

Una nuova variante del trojan ZeuS infetta i PC super-veloci


Il vendor software anti-virus F-Secure segnala che una nuova versione di Zeus infetta i sistemi con processori in esecuzione a oltre di 2 GHz. Al fine di evitare il rilevamento precoce e rendere la vita più difficile per gli analisti dei virus, il malware tenta di determinare se si trova in un ambiente di analisi quando viene eseguito. Il malware determina che il processo viene eseguito sotto il controllo di un debugger, che finirà per non rilevare l'infezione sul computer.

Alive, la nuova piattaforma digitale di Acer per news e musica del futuro


Acer, uno dei principali gruppi mondiali di elettronica, ha annunciato il lancio di Alive, una nuova piattaforma di contenuti digitali, disponibile da dicembre a partire dal mercato italiano e da quello britannico, per notebook, tablet e smartphone. Alive e' il nuovo store digitale che verra’ installato direttamente sui dispositivi e che permettera’ un aggiornamento in tempo reale dell’offerta di software e contenuti (sia gratis che a pagamento) da parte delle aziende partner. 

Tra questi partner per l’Italia c’e’ il gruppo Adnkronos, che fornira’ un'offerta multimediale, con breaking news e informazioni (non solo notizie ma anche video e fotografie) sull’attualita’ italiana e mondiale, oltre a materiale su tematiche specifiche come Salute, Lavoro, Ambiente e Cultura. E La Repubblica, che consentirà ai lettori del giornale di essere informati dal proprio quotidiano su diverse piattaforme e con linguaggi differenti, in cui la scrittura testuale si completa con immagini, video, audio, animazioni, e dove agli approfondimenti della carta si affianca il ritmo dell'informazione in tempo reale. 

Repubblica+ lo scorso aprile è stato il primo giornale disponibile sulla tavoletta di Steve Jobs, ma in pochi mesi di vita - e con meno di 200mila iPad in circolazione nel nostro paese - sono già 11mila le persone che si sono abbonate al servizio. La piattaforma, spiegano in Acer, proporra’ un elevato livello di personalizzazione: i clienti evidenzieranno le proprie preferenze e potranno quindi ricevere una selezione di proposte attraverso un sistema di ‘Canali’ dedicati. Cinque le ‘chiavi’ utilizzate in Alive per coprire l’offerta di contenuti digitali: Ascolta, Guarda, Leggi, Gioca e Applicazioni. A differenza di altre piattaforme, tuttavia, i contenuti scaricati e acquistati con il proprio account non sono ‘bloccati’ ma potranno essere usati su tutti i dispositivi.

Fonti: AdnkronosLa Repubblica

Renato Zero lancia cinque album sul canale di YouTube


Renato Zero, per la gioia di tutti i suoi fan, mette a disposizione da oggi in digital download sul canale di YouTube gli album ''Tregua'', ''Artide Antartide'', ''Via Tagliamento 1965-1970'' e il rarissimo ''Prometeo'', quattro album del suo catalogo appena ristampati da Tattica e distribuiti da IndipendenteMente, rimessi in vendita dopo un'assenza durata 25 anni. Insieme a questi ''Segreto Amore'', la raccolta tematica appena pubblicata e che include l'omonima canzone inedita. La distribuzione digitale dei cinque album e' a cura di Kiver/Tattica.

AVG lancia la versione 2011: sarà più sicuro navigare sui social network

AVG Technologies, sviluppatore del software antivirus free più famoso al mondo, lancia la nuova Internet Security suite AVG 2011, con la quale offre in un'unica soluzione protezione per Web e Social Network. Grazie ai feedback di oltre 110 milioni di utenti della community AVG, la nuova suite AVG 2011 rìsulta essere la migliore soluzione Web-Security in ambito Web e Social Network. “L’importante supporto fornito dalla nostra community è ciò che rende AVG 2011 un prodotto unico al mondo ” ha detto J.R. Smith, amministratore delegato di AVG Technologies. “AVG 2011 incrementa il livello di protezione della Web-security nelle attività di social networking stabilendo nuovi standard mai raggiunti dagli altri software presenti sul mercato”. Grazie ai diversi livelli di protezione per tutte le attività svolte in linea offerti da AVG Internet Security, il furto d'identità, i virus o i siti pericolosi non sono più un problema. Ottimi riscontri sta ottenendo LinkScanner, la soluzione di scansione real-time di AVG completamente rinnovata.


Disponibile per PC e Mac, Linkscanner permette a tutti i consumatori di leggere liberamente le mail, navigare, acquistare e utilizzare social network con la certezza di visualizzare pagine che non rappresentano alcun pericolo per i dati privati presenti sul proprio computer. Effettuando il controllo e la verifica di attendibilità di ogni singolo link cui si sta accedendo, in tempo reale LinkScanner consente di individuare le possibili minacce in agguato anche in social network molto affollati come Facebook e Myspace. La protezione del computer può essere attivata semplicemente, senza alcun rallentamento e nessuna configurazione particolare. Il 99% delle minacce informatiche odierne è Web-based e risiede in siti legittimi, proprio per questo la scansione dettagliata e l’individuazione dei pericoli risultano sempre più i punti critici. AVG fornisce la versione gratuita di AVG 2011 e la versione completa di AVG 2011 a partire da 47,96€ con un anno di sottoscrizione. Invece per un anno di abbonamento per AVG Anti-Virus 2011 a partire da 31,95€ mentre una sottoscrizione per due anni è di 44.99€.

Adnkronos Web Sms, la nuova era dell'informazione digitale


Grazie all’accordo raggiunto da ADNKRONOS e WIND nasce Adnkronos Web Sms il nuovo servizio che permette di ricevere tutta l’informazione in tempo reale sul proprio telefonino con ricchi approfondimenti. 

La grande novità infatti consiste nel poter accedere alla news completa cliccando su un link. Una pratica e utile possibilità di essere sempre aggiornati per mezzo di un sistema innovativo: sms con web link alla notizia originale approfondita attraverso testi, foto e video. 

Il tutto avvalendosi dell’esperienza e della qualità di Adnkronos che, nata nel 1963, è oggi un sistema multimediale di informazione che può contare su numerosi e variegati strumenti di comunicazione. Uno di questi è il portale del Gruppo Adnkronos che, con punte di oltre 2,3 milioni di utenti unici e 12,5 milioni di pagine viste al mese, è uno dei quotidiani web più letti di Italia. 

Una selezione delle notizie pubblicate sul portale viene poi veicolata sul cellulare con il servizio Adnkronos Web Sms. E’ possibile sottoscrivere il servizio Wind attraverso un abbonamento settimanale al costo di 2,5 euro per un massimo di 4 SMS al giorno. 

L’accesso alla pagina di approfondimento delle news è gratuito utilizzando l’apn WAP e al costo del proprio piano tariffario utilizzando l’apn internet. Per attivare il servizio basta inviare un sms gratuito al 48044 con il testo Adn 7. Per ulteriori informazioni http://www.adnkronos.com/IGN/SMS

Fonte: Adnkronos

PS3, battuti tutti i record di prevendita per Gran Turismo 5


Gran Turismo 5, l'ultimo capitolo della simulazione automobilistica è appena uscito in Europa e Usa, dopo un'attesa di sei anni. Solo in Italia, prenotate oltre 45mila copie. Una saga che dal suo debutto nel 1997 ha venduto più di 55 milioni di copie. Oltre mille automobili da scoprire e guidare, tra modelli storici, di serie e custom, compresa una dream-car che non esiste nel mondo reale. Decine di ambientazioni e 70 percorsi, una sfida con Sebastian Vettel e due modalità di carriera: pilota e team manager. Si può giocare in 3D con i televisori che supportano questa modalità di immagine e se si dispone del PlayStation Eye e del controller Move, anche girare la testa per guardare dentro l'abitacolo e controllare lo sterzo come con un volante. Auto virtuali da sogno: Gran Turismo 5 più che un videogioco, è un'enciclopedia dell'auto.

http://canali.kataweb.it/
Il non plus ultra delle simulazioni di guida, in sviluppo per oltre sei anni per la maniacale attenzione al dettaglio del team di produzione, la Polyphony Digital di Kazunori Yamauchi. Nella modalità "A-Spec" al giocatore è richiesto di ottenere delle patenti per sbloccare veicoli e percorsi non disponibili all'inizio. Guidare un'utilitaria in questa simulazione non è molto diverso da come si farebbe nel mondo reale. Il dettaglio nel replicare i comportamenti fisici e tecnici dei veicoli è impressionante. Su GT5 si potrebbe tranquillamente fare scuola guida come prepararsi a una gara in pista in qualunque condizione atmosferica. Il successo della prevendita in Italia fa segnare un nuovo primato: 45mila copie in preordine nel nostro paese non si erano ancora viste. Il fattore attesa ha sicuramente giocato un ruolo, assieme all'abile marketing di Sony che più volte ha annunciato l'uscita del gioco e poi spostato la data.

Fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia/