Oggi più che mai, le aziende IT in generale e quelle dedicate al mondo dei dati in particolare, analizzeranno e forniranno insight sui grandi volumi di dati. Le imprese dovranno pensare a come trasformare nel futuro l’esecuzione di questi compiti e di come trarre vantaggio dalle nuove soluzioni che possano rendere più agile il lavoro e la vita dei responsabili di queste operazioni. Le nuove soluzioni possono inoltre garantire maggiore sicurezza e affidabilità, migliorando così i rapporti con i clienti. In particolare, il personale IT e in maniera specifica quello che opera sui dati tenderà ad utilizzare più tecnologia blockchain nei loro flussi di lavoro per la sicurezza e la protezione dei dati.
Inoltre, in un mondo di business sempre più complesso, veloce e in crescita, l’utilizzo di tecnologie che consentono analisi predittive fornirà al personale IT gli strumenti per sapere come o quando aggiornare la tecnologia per garantire che non vi siano interruzioni dell’attività. L’effetto (benefico) della blockchain sul backup e ripristino dei dati. I vantaggi che la blockchain porterà ai protocolli di sicurezza di un’organizzazione sono ineguagliabili. Tuttavia, ci sono altre aree che saranno coinvolte man mano che la blockchain diventerà più importante nel 2019. Il backup tradizionale lascerà il posto a soluzioni iperconvergenti. La convergenza avverrà tra rispetto normativo, protezione del dato e sicurezza, in un contesto in cui le aziende continueranno ad affrontare i rischi e a sfruttare le opportunità con i dati a cui hanno accesso.
La blockchain ha i suoi punti di forza. A partire da quest’anno, le organizzazioni in grado di sfruttare efficacemente la blockchain saranno chiaramente vincenti dato che le tecnologie continueranno a convergere. Questo rende la blockchain matura per il mercato del backup e del restore perché può toccare tutti i dati, memorizzati in qualsiasi luogo. Finché esisteranno i dati, esisterà anche la necessità di attingere a questi dati, ma chi ha accesso a questi dati sarà il vero fattore determinante per il pieno utilizzo del potere della blockchain. Guardando al 2019, dovremo tenere a mente tre gruppi: l’utente, l’organizzazione ed eventuali terze parti. Gli individui avranno la necessità di cancellare i propri dati e di accedervi quando lo vorranno. Le organizzazioni vorranno utilizzare gli insight dei dati per esplorare nuove opportunità.
Entrambe le parti dovrebbero preoccuparsi di eventuali minacce da terzi. La blockchain può fornire una soluzione che permette tutto questo. Ma prima che possa essere ampiamente adottata, fattori come le persone, le norme, il business, la cultura e altro ancora dovranno fare passi avanti nella stessa direzione. Nel 2019, vedremo più innovatori che sperimenteranno casi d’utilizzo della blockchain, dimostrando così i tanti benefici della blockchain nella protezione dei dati. L’intelligenza artificiale consente intuizioni predittive e protezione dei dati. Ora che ci stiamo muovendo verso il 2019, le organizzazioni introdurranno una maggiore quantità di tecnologia che consentirà di avere una visione predittiva dell’infrastruttura IT. Lo spiega Fabio Pascali, Country Manager Italia di Veritas.
L’intelligenza artificiale (IA) sarà onnipresente. In questo momento, la maggior parte dei responsabili IT sta adottando un approccio a “specchio retrovisore” quando reagisce a downtime non pianificati causati da interruzioni legate a errori software o hardware, guasti ai componenti o qualcosa di più catastrofico nel data center. L’integrazione di tecnologie predittive consentirà un monitoraggio proattivo dei downtime e dei guasti, così che i responsabili IT possano adottare misure preventive prima che si verifichi un’interruzione. Utilizzare in maniera efficace questi insights può portare quindi a minori interruzioni e minori tempi di inattività delle operazioni. Più frequentemente, l’intelligenza artificiale consentirà la prevedibilità e svolgerà un ruolo chiave nella protezione dei dati nel 2019, e anche in futuro.
Poiché le imprese continuano ad adottare ambienti informatici più complessi, come le infrastrutture iperconvergenti e altri carichi di lavoro moderni, anche la protezione dei dati dovrà adattarsi. L’intelligenza artificiale impara in modo coerente dal sistema man mano che questi ambienti informatici dinamici si adattano e cambiano. La protezione dei dati trarrà il massimo beneficio dagli insight predittivi abilitati dall’IA, riducendo il rischio per i dati in caso di interruzione del servizio. E con normative come il GDPR, che garantisce la protezione dei dati per gli utenti a spese dell’azienda, sta diventando sempre più importante tenere i dati sotto chiave. Strategie proattive per evitare le ripercussioni anche solo di un momento di downtime saranno cruciali per le aziende che nel 2019 dovranno fornire un supporto ai dati 24 ore su 24.
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