Partito il quinto e ultimo modulo spaziale ATV dell'Agenzia spaziale europea. Ennesimo successo per Avio, gruppo internazionale leader nella progettazione e produzione di componenti e sistemi per la propulsione spaziale, con la 73° missione del lanciatore europeo Ariane 5 partito mercoledì 30 luglio dal Centro Spaziale Europeo di Kourou (Guyana Francese) alle 01:47 ora italiana. Avio, realizzando la turbopompa a ossigeno liquido per il motore criogenico Vulcain e i due motori laterali a propellente solido, partecipa al lanciatore europeo Ariane 5 per circa il 15%.
Ciascuno dei motori è caricato con circa 237 tonnellate di propellente solido e sviluppa la spinta necessaria per l'uscita del lanciatore dall'atmosfera terrestre. Nella missione appena conclusa, ARIANE 5 ha messo in orbita il cargo ATV (Automated Transfer Vehicle) denominato Georges Lemaître, navetta Europea automatica (senza equipaggio), il cui peso totale è di 6,6 tonnellate, che garantisce il necessario rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale. Il lanciatore trasporterà alla International Space Station (ISS) i rifornimenti di propellente, acqua, aria e altro materiale di consumo.
E' il quinto e ultimo ATV costruito dopo l'ATV4 Albert Einstein, lanciato il 5 giugno 2013. La missione della Atv-5, dedicata al fisico belga Georges Lemaitre "padre" della teoria del Big Bang, provvederà inoltre ad effettuare due esperimenti scientifici: il LIRIS, che testerà un sensore da utilizzare per il recupero dei rifiuti spaziali, e il Break-Up-Camera, che registrerà immagini relative alla distruzione della navetta ATV nella fase di rientro atmosferico. La navetta ATV trasporterà anche un'opera d'arte realizzata specificatamente per la stazione spaziale dall'artista Katie Paterson.
Pier Giuliano Lasagni, Amministratore Delegato di Avio commenta: "Siamo molto soddisfatti per questo nuovo traguardo raggiunto, ennesima dimostrazione dell'eccellenza dei nostri prodotti. Viene confermato ancora una volta l'alto livello raggiunto dalla tecnologia italiana nel settore aerospaziale grazie anche allo sforzo, all'impegno e alle altissime competenze di tutto il team di Avio di Colleferro, Rivalta e Kourou. Ci auguriamo che la grande passione che ci ha guidato in questi anni possa trovare positivo riscontro nell’adesione da parte dell'Italia alla Seconda Fase del programma di sviluppo e qualifica di Ariane 6 nel corso della Conferenza per lo Spazio dei Ministri dei Paesi membri dell'ESA che si terrà entro la fine del 2014".
Tra gli esperimenti scientifici trasportati ci sono anche numerose componenti destinati al levitatore elettromagnetico, un'apparecchiatura che consente la fusione e la solidificazione dei metalli in assenza di gravità. Dopo essere stata svuotata del carico la Atv fungerà per circa sei mesi come "monolocale" aggiunto della Iss, aumentando quindi la spazio disponibile agli astronauti, e grazie ai suoi motori "correggerà l'orbita dell'intera stazione orbitante. Al termine della missione sarà riempita di materiali ormai inutili e spazzatura per poi procedere a una manovra di rientro che la porterà a disintegrarsi nell'atmosfera.
Si chiuderà così un progetto, realizzato anche grazie a un fondamentale contributo italiano con Thales Alenia Space, che ha permesso di realizzare il più sofisticato degli attuali veicoli spaziali automatizzati di trasporto. Il progetto Atv, realizzato grazie alla cooperazione di numerose industrie europee guidate da Airbus Defence and Space (Ads), lascia però una importante eredità: il suo modulo di servizio, ossia tutto il sistema di guida e motori, saranno utilizzati dalla navetta Orion, un progetto di Nasa e Esa con l'obiettivo di riportare l'uomo sulla Luna e un giorno, forse, su Marte.
Tra gli esperimenti scientifici trasportati ci sono anche numerose componenti destinati al levitatore elettromagnetico, un'apparecchiatura che consente la fusione e la solidificazione dei metalli in assenza di gravità. Dopo essere stata svuotata del carico la Atv fungerà per circa sei mesi come "monolocale" aggiunto della Iss, aumentando quindi la spazio disponibile agli astronauti, e grazie ai suoi motori "correggerà l'orbita dell'intera stazione orbitante. Al termine della missione sarà riempita di materiali ormai inutili e spazzatura per poi procedere a una manovra di rientro che la porterà a disintegrarsi nell'atmosfera.
Si chiuderà così un progetto, realizzato anche grazie a un fondamentale contributo italiano con Thales Alenia Space, che ha permesso di realizzare il più sofisticato degli attuali veicoli spaziali automatizzati di trasporto. Il progetto Atv, realizzato grazie alla cooperazione di numerose industrie europee guidate da Airbus Defence and Space (Ads), lascia però una importante eredità: il suo modulo di servizio, ossia tutto il sistema di guida e motori, saranno utilizzati dalla navetta Orion, un progetto di Nasa e Esa con l'obiettivo di riportare l'uomo sulla Luna e un giorno, forse, su Marte.
Nessun commento:
Posta un commento