Referendum, ecco il motore di ricerca sulla Riforma Costituzionale


Realizzato da CELI in collaborazione con ITTIG-CNR, il sito di ricerca RiformaCostituzione.IT permette di confrontare l’attuale testo costituzionale con il nuovo testo licenziato dal Governo Renzi. L’obiettivo è aiutare i cittadini italiani a informarsi correttamente in vista del referendum popolare confermativo del 4 dicembre 2016, giorno in cui si svolgerà la consultazione popolare per confermare o bocciare la riforma della seconda parte della Costituzione. Per essere valido questo referendum, a differenza del precedente sulle trivelle, non è necessario raggiungere il quorum, quindi vincerà la scelta popolare che otterrà la maggioranza dei consensi.

E’ online il motore di ricerca www.riformacostituzione.it  per consentire ai cittadini di verificare in totale autonomia le differenze tra il testo vigente ed il nuovo testo della Costituzione varato dal governo al fine di comprendere nel dettaglio i contenuti introdotti dalla Riforma. Nella scheda elettorale per il referendum comparirà questo quesito: «Approvate voi il testo della legge costituzionale concernente “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?». Coloro che sono a favore della riforma dovranno votare Sì, quelli contrari dovranno votare No.


All’interno del motore di ricerca si trovano gli articoli della Costituzione toccati dalla Riforma, dal 48 al 137, suddivisi in paragrafi. Sono molteplici le modalità messe a disposizione dei cittadini per informarsi e chiarire qualunque dubbio di merito: è infatti possibile cercare per parole chiave (ad es. “Senato”, “Presidente del consiglio”) o per numero di articolo (ad es. “48”), esplorare le cloud dei termini più frequenti nelle due versioni, ma anche utilizzare dei filtri di ricerca per selezionare i paragrafi di tutti gli articoli modificati, abrogati, identici, aggiunti  in modo da comprendere rapidamente in che modo la Riforma andrà a modificarli. Le porzioni di testo nuove (cioè le modifiche) sono indicate in verde nella sezione Testo modificato; in arancione vengono invece indicate le parti del testo vigente che vengono cancellate o modificate, nella sezione Testo vigente.


Le modifiche possono riguardare un intero paragrafo di un articolo, o una porzione di un articolo, o in alcuni casi singoli caratteri di una parola (ad es. Camere - Camera). I testi della riforma costituzionale sono tratti dal documento del Servizio Studi della Camera dei Deputati “La Riforma Costituzionale. Testo a fronte con la Costituzione vigente” (maggio 2016). Il motore di ricerca è stato realizzato da CELI - Language Technology (https://www.celi.it/) in collaborazione ITTIG, l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (http://www.ittig.cnr.it/), una struttura scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che svolge attività di ricerca nel settore dell’informatica giuridica e del diritto dell’informatica. CELI è l’azienda torinese che opera nel mondo della semantica, del Natural Language Processing e dell’Intelligenza Artificiale.

“Abbiamo pensato di mettere a disposizione di tutti i cittadini uno strumento di facile consultazione, che non si schiera per il Sì o per il No, ma consente alle persone di capire meglio la riforma costituzionale. La data del 4 Dicembre si avvicina e ognuno di noi deve avere la possibilità di scegliere consapevolmente ed obiettivamente”,  spiegano Andrea Bolioli, responsabile della ricerca di CELI, e Pietro Mercatali, dirigente di ricerca del CNR. Il referendum sarà valido a prescindere dal numero dei votanti. Nel referendum confermativo, infatti, non è previsto alcun quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza di quanto previsto per il referendum abrogativo. Per maggiori informazioni:  ricerca@riformacostituzione.it





Via: BlogMeter

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