MiR, robot entrano in corsia: colleghi perfetti per medici e operatori


Nella metropoli cinese epicentro del contagio non sono più gli esseri umani a occuparsi di somministrare medicine, cibo e di tenere pulita la struttura. A Wuhan è stato aperto[*] un reparto ospedaliero gestito da robot per proteggere i medici dal coronavirus. Il programma vedrà i robot alimentati a 5G svolgere compiti tra cui il rilevamento della temperatura dei pazienti, la consegna dei pasti e la disinfezione della struttura. Consentirà inoltre ai sanitari di leggere da remoto i parametri vitali dei malati, riducendo la loro esposizione al virus. All’interno di laboratori, industrie farmaceutiche e ospedali, il trasporto di medicinali e campioni di analisi è un’operazione estremamente delicata.

“Gli ospedali sono ambienti complessi dal punto di vista della copertura di tutte le zone operative, dai magazzini alla farmacia, fino ad arrivare ai laboratori di analisi e le sale operatorie. La movimentazione di qualsiasi cosa, dai medicinali alle lenzuola così come i rifiuti, viene solitamente effettuata da infermieri e operatori sanitari, sottraendo spesso tempo ad altre attività più importanti. In un ambiente che vede la presenza di molte persone, spesso fragili e affette da patologie contagiose, i robot mobili autonomi (AMR) rappresentano il sistema più veloce e sicuro per effettuare le consegne e i trasporti ripetitivi”, scrive  Davide Boaglio, Area Sales Manager Italia, Mobile Industrial Robots. Ovviamente, nessuno di questi si occupa di operare o eseguire diagnosi sui pazienti.

“Alcuni robot mobili di Mobile Industrial Robots (MiR) – continua Boaglio – sono già stati impiegati negli ospedali per automatizzare ad esempio il trasporto di medicinali da somministrare ai pazienti, dal momento che sono altamente autonomi e, una volta predisposti, possono percorrere l’itinerario richiesto su piani diversi non avendo difficoltà a utilizzare anche ascensori o montacarichi. Le potenziali applicazioni dei robot MiR all’interno degli ospedali sono veramente numerose: ritiro e consegna dei rifiuti dai reparti al punto di raccolta, ritiro dei campioni di sangue e consegna al laboratorio di analisi, consegna della posta così come l’assistenza agli infermieri nella somministrazione delle terapie e l’affiancamento degli operatori nella distribuzione dei pasti e così via”.

Anche nelle sale operatorie gli AMR possono svolgere compiti di assoluta utilità garantendo la fornitura continua dei ferri chirurgici sterili e riportando all’autoclave quelli da sterilizzare. Gli AMR di MiR sono infatti dotati di numerosi dispositivi di sicurezza, tra cui scanner laser, telecamere 3D e sensori di prossimità, che consentono loro di evitare gli ostacoli, fermandosi o rielaborando un percorso alternativo. La consegna al laboratorio delle analisi dei campioni prelevati avviene in modo automatizzato, escludendo ogni possibilità di scambio dei campioni. Una volta effettuati i prelievi dal paziente il sistema tramite codici scongiura le possibilità di errore: i contenitori saranno posizionati negli scomparti dell’armadio automatizzato e sarà impossibile confondere due campioni.


Un altro esempio è l’utilizzo dei robot durante il cambio delle lenzuola, il tempo che prima era utilizzato dagli operatori per il trasporto fino alla lavanderia può ora essere ottimizzato. L’ospedale universitario della regione Sjælland, in Danimarca, è l’esempio perfetto dell’utilizzo dei robot mobili nel processo di sterilizzazione dei ferri chirurgici. La struttura infatti ha automatizzato il trasporto interno di attrezzatura medica sterile grazie ai robot mobili di MiR. L’impiego della nuova tecnologia ha preso rapidamente piede fra il personale addetto, l’impiego di un MiR100 ha infatti migliorato il servizio, ridotto lo spazio di stoccaggio, permesso agli operatori di risparmiare il tempo impiegato in lunghi spostamenti e garantito ai reparti il costante rifornimento dei materiali.

Un secondo esempio di utilizzo concreto dei robot mobili autonomi è nei reparti di chemio-radio terapia. La consegna di questo genere di preparati necessita di una particolare attenzione e la radio terapia richiede un alto livello di attenzione durante il trasporto. I robot mobili anche in questa situazione possono assolvere in modo preciso questo compito. È il caso del reparto di oncologia dell’ospedale danese situato nello Jutland meridionale che, dalla sua precedente posizione connessa al laboratorio che gestisce le chemioterapie, è stato trasferito in una nuova ala situata a due isolati di distanza dal laboratorio e tre piani più in alto. Conseguentemente, le tempistiche di trasporto sono aumentate e i tempi di consegna delle chemioterapie sono passati da meno di un minuto a oltre 10 minuti.

Per risolvere i problemi causati dall’aumento dei tempi di trasporto, la farmacia dell’ospedale ha scelto di investire in un MiR100 per trasportare i medicinali tra il laboratorio e il reparto. Utilizzando un AMR il personale ha avuto più tempo a disposizione per concentrarsi sulle mansioni rivolte ai pazienti, e allo stesso tempo il robot ha aumentato l’efficienza operativa del trasporto fra un reparto e l’altro. Il robot si dirige automaticamente verso la sua destinazione, effettuando le consegne puntualmente e utilizzando l’ascensore in completa autonomia. Se il robot dovesse bloccarsi, può inviare automaticamente un messaggio al personale del reparto, che può quindi reindirizzarlo o controllarlo a distanza tramite il proprio smartphone. Una volta raggiunto il luogo di consegna, il robot è in grado di chiamare il personale per avvertirlo.

Il farmaco per la chemioterapia viene trasportato in cassetti, ai quali si accede tramite codice per evitare l’uso delle chiavi e per eliminare possibili errori di scambio. A differenza dell’uso dei tradizionali AGV, la struttura sanitaria danese non ha dovuto modificare la planimetria strutturale dei suoi edifici, né ha dovuto cambiare la posizione dei fili e dei sensori per accogliere gli AMR. L’ospedale ha anche equipaggiato alcuni dei robot MiR con il MiRHook per trainare carrelli caricabili. Gli AMR in breve tempo sono diventati parte integrante del personale, grazie alla loro perfetta interazione con i colleghi umani. Anche dal punto di vista finanziario l’AMR non è un investimento a perdere: mediamente, per le strutture sanitare il ROI è stato raggiunto dopo soli 8 mesi, a ulteriore conferma di quanto l’AMR possa influire sull’efficienza.




[*] Coronavirus hospital ward staffed by robots opens in Wuhan to protect medics
Via: Shin Communications

Nessun commento:

Posta un commento