Alcune città italiane, le più importanti, avranno una rete di nuova generazione per l'accesso velocissimo a internet. Franco Bernabé, l'amministratore delegato di Telecom Italia, ieri mattina a Milano ha confermato che il piano Telecom per l'Ngn (Next generation network) prosegue come stabilito due anni fa. Va avanti senza bisogno del supporto di fondi pubblici e nonostante l'obiettivo dell'azienda sia anche di ridurre il debito.
Si tratta di velocità di almeno 50 Mbps; 100 Mbps in alcuni casi e, in futuro, 1 Gbps (velocità già disponibile in alcune zone del Giappone, Corea del Sud, Hong Kong, Stati Uniti). Ricordiamo che i 100 Mbps sono arrivati già da anni in Francia, Germania, Spagna, Stati Uniti, quindi l'Italia sta cercando di recuperare un ritardo. Da settembre i 100 Mbps sono disponibili anche nelle nostre case (su due milioni di unità abitative), solo con Fastweb.
Entro il 2010 Milano e Roma avranno il servizio di banda larghissima; nel prossimo anno le città cablate saranno 9 per poi salire a 13 nel 2012. Nei successivi 3 anni, fino al 2015, la NGN firmata T.I. avrà raggiunto 51 città e nel 2018 saranno 138, così da aver raggiunto la metà della popolazione italiana. L'UE vuole che 50 per cento della popolazione di ogni Stato sia coperto da banda larghissima entro il 2020.
Non mancano accordi privati con le regioni, come il Trentino, che entro il 2016 avrà la fibra ottica sul suo intero territorio. Le velocità che questa nuova banda larga raggiungerà sono dell’ordine di 50 Mbps, fino a 100 Mbps in alcuni casi e di 1 Gpbs in un prossimo futuro (sembra inutile dire che sono tutte velocità già testate e utilizzate in più stati, tranne che in Italia).
Via: Repubblica
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