Tra le agenzie delle Nazioni Unite una in particolare ha il compito di tenere i rapporti con eventuali extraterrestri. Il capo e' una astrofisica malaysiana, che descrivera' il suo lavoro alla prossima conferenza scientifica della Royal Society Kavli Foundation. Dira' che «l'esistenza di una vita extraterrestre va ben oltre la mera possibilita' e l'Onu deve essere pronto a coordinare la risposta dell'umanità.».
Quando e se gli alieni sbarcheranno sulla Terra e chiederanno di parlare con un rappresentante, colei che risponderà sarà dunque Mazlan Othman, l'astrofisica malese incaricata dall’Onu di accogliere gli extraterrestri. La donna, 58 anni, verrà nominata ufficialmente a capo del Ministero degli Affari Spaziali (Unoosa) dell’organizzazione internazionale la prossima settimana, in occasione della conferenza.
La divulgazione dei progetti seguiti dall'astrofisica, che è stata a capo dell'agenzia spaziale malesiana con cui ha organizzato la preparazione al lancio del primo astronauta del suo Paese, si è resa necessaria data la scoperta di centinaia di nuovi pianeti che, secondo la stessa scienziata, «aumenterà le possibilità di rilevare la presenza di vita extrattereste nel cosmo».
Il professor Richard Crowther, esperto in diritto nello spazio presso l'agenzia spaziale che guida le delegazioni del Regno Unito alle Nazioni Unite, ha dichiarato che l'astrofisica malese è «la persona più adatta se un alieno dovesse chiedere di portarlo dal nostro leader». All'interno del Trattato sullo spazio del 1967, che sovrintende l'Unoosa, i membri delle Nazioni Unite avevano deciso di proteggere la Terra dalla contaminazione di specie aliene, con la loro sterilizzazione. La Othman sostiene invece un approccio più tollerante.
Fonte: La Stampa
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