Intel ha appena lanciato sul mercato il programma Update Service: al prezzo di 50 dollari viene data al cliente la possibilità di sbloccare alcune funzioni avanzate già presenti nel processore Pentium G6951, ma che al momento di uscire dalla fabbrica, sono state artificialmente disattivate. Il cliente che aderisce al programma riceve un codice da inserire in un software scaricabile da Internet; al termine della procedura, la cache L3 del processore passa da 3 MB a 4 Mb e viene attivato l’Hyper-Threading, che raddoppia il numero di core riconosciuti dal sistema operativo.
Stando ad alcune informazioni, il processore dopo l'operazione di aggiornamento viene identificato come G6952. L’acquirente si trova a questo punto per le mani, di fatto, un Pentium G6950, che avrebbe potuto acquistare fin dall’inizio sborsando soltanto 37 dollari in più. La nuova strategia di marketing di Intel ha suscitato fin da subito reazioni contrastanti fra i commentatori della Rete e nei forum. In molti si dicono certi che a breve qualche “smanettone” troverà il modo di aggirare la protezione e di aggiornare il processore senza sborsare un soldo.
Infatti, se non siete disposti a sborsare denaro sonante per un aggiornamento del software, ci sono altri modi per accelerare il vostro computer. Molti hanno aumentato le prestazioni specifiche della CPU del loro computer per anni, attraverso un processo chiamato overclocking - sostanzialmente per rendere il chip più veloce di quanto lo fosse ufficialmente progettato. Altri pensano ad una presa giro, in quanto considerano assurdo dover pagare un sovrapprezzo per qualcosa di cui si è già in possesso.
C’è chi sostiene che tutto sommato si tratti di un’operazione lecita e comoda per il cliente che, se vuole, può accedere in un secondo momento a una maggiore potenza di calcolo senza dover tornare dal rivenditore e pagando leggermente meno. Il Pentium G6951 si configura come il primo processore consumer sbloccabile a pagamento. Al momento non sono noti i piani di Intel, ma se questa iniziativa avrà successo il G6951 potrebbe essere solo il primo di una serie di prodotti di questo genere. In realtà la soluzione proposta da Intel non è una novità assoluta - Ibm la propone da tempo per alcune “macchine” aziendali e per alcune stampanti – ma è la prima volta che viene utilizzata per il mercato consumer.
Via: La Stampa
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