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Mercato browser: crollano Opera e I.E. Nuova release per Chrome
Fino a settembre 2008 il settore dei browser era monopolizzato da Internet Explorer e Mozilla Firefox. Ma poi il colosso informatico di Mountain View annunciò il proprio ingresso nel settore dei browser. Agosto, mese fiacco per antonomasia, ecco arrivare le ultime statistiche relative al mercato dei browser Web. Internet Explorer ha smesso di crescere ed è tornato indietro di qualche passo, Opera continua a sprofondare, mentre Safari e Chrome tornano a sorridere. Firefox rimane stazionario. Secondo il grafico di NetMarketShare. Firefox inizia a riprendersi dal crollo di luglio, che lo aveva visto passare dal 23.81 al 22.91% nel giro di un mese, e raggiunge i 22.93 punti percentuali.
IE perde l’effetto “boost” delle versioni preliminari di Internet Explorer 9 e scende dello 0.34%, passando dal 60.74% di diffusione a luglio all’attuale 60.40%. Non buone nemmeno le condizioni di Opera, che passa dal 2.45 al 2.37%. Tutt’altra musica per Safari e Chrome: il browser della mela sale dal 5.09 al 5.16%, mentre quello di “big G”, dopo un solo mese di frenata, fa registrare un +0.36% e passa da una quota di mercato del 7.16% a una del 7.52%. Più o meno dello stesso tenore anche i dati di Statcounter, secondo cui IE scende dell’1.34% ma rimane saldo al comando con il suo 51.34% di diffusione, Firefox sale del 40%, Chrome supera per la prima volta la soglia del 10% e gli altri rimangono stabili (Opera all’1.9% e Safari al 4.2%).
La nuova versione 6.0 di Chrome, il cui punto di forza è da sempre stata la velocità, presenta una Graphical User Interface completamente rinnovata che prevede la presenza di un solo menu, la scomparsa del tasto Go ed il posizionamento del bottone dei preferiti sulla destra. Sono state corrette inoltre delle vulnerabilità, finora riscontrate nella versione precedente. Alcuni esperti di sicurezza hanno contestato il fatto di aver rimosso la dicitura sul protocollo usato, poiché in questo modo viene impedito agli utenti la possibilità di verificare se la pagina in questione è o meno protetta. Nella nuova versione inoltre, il plugin per la visualizzazione dei PDF è disabilitato di default, un plugin assai apprezzato dalla maggioranza degli utenti.
Ma Google guarda anche oltre al mercato browser, e progetta “Wave in a box“. Ad agosto il motore di ricerca ha chiuso Google Wave, in quanto il progetto Wave per la comunicazione e la collaborazione online in tempo reale, lanciato nel maggio 2009, era troppo scarsamente utilizzato dagli utenti per continuare a sopravvivere. Google dovrebbe rilasciare “Wave in a box“, un pacchetto di Wave server e software client. Lo ha detto Alex North, software engineer, sul blog del Wave team. Wave in a Box avrà codice open source potrà espandersi attraverso le oltre 200 mila linee di codici già disponibili presso WaveProtocol.org.
Fonti: http://www.geekissimo.com/ - http://www.trackback.it/ - http://www.itespresso.it/
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