La pila di "carta" ai polimeri verdi



L’hanno già soprannominata “Salt-and-Paper Battery” e in effetti per realizzare il loro nuovo prototipo di batteria, i ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia, hanno utilizzato due materiali facilmente reperibili e assolutamente non-inquinanti: carta e sale. I ricercatori svedesi hanno realizzato un design che incorpora un'alga capace di fare miracoli, infatti la nanostruttura messa a punto include anche uno strato di polipirrolo Cladophora algae.

Tra le caratteristiche salienti il dispositivo vanta una capacità di circa 38-50 Ah per chilogrammo, la possibilità di carica con correnti sino a 600 mA per centimetro quadrato e una ritenzione della capacità energetica del 94 per cento dopo più di 100 cicli di carica.

Si prevedono accumulatori leggeri, ecosostenibili e con performance interessanti infatti, grazie al suo sottile spessore e alla sua capacità di mantenere la carica, la “pila di carta” potrà verosimilmente essere utilizzata in dispositivi a basso consumo o per alimentare i sensori utilizzati nell’imballaggio. Inoltre ha dimostrato una velocità di ricarica di gran lunga superiore alle normali batte e la sua semplicità di fabbricazione lascia intravedere una diffusione di questo tipo di batterie nei paesi in via di sviluppo.

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