Kroll Ontrack consiglia come proteggere i dispositivi dagli shock elettrici


La crescita degli impianti alimentati da fonti rinnovabili continua a mantenersi a livelli molto elevati grazie ai nuovi parchi eolici, agli impianti alimentati con bioenergie e soprattutto ai fotovoltaici che negli ultimi anni hanno registrato un incremento eccezionale. Infatti, secondo il Bilancio Energetico Nazionale per l’anno 2011(*) pubblicato lo scorso dicembre dal Ministero dello Sviluppo Economico, la produzione energetica nazionale da fonti rinnovabili è aumentata del 6,6%, comportando di conseguenza un incremento della quota di energia rinnovabile nelle reti elettriche italiane. 

Tuttavia, la crescente quota di elettricità non programmabile immessa in rete può causare, in alcune aree del Paese, dei sovraccarichi alla rete stessa in periodi di sovrapproduzione solare ed eolica che può provocare cali di tensione e picchi e di conseguenza danni agli apparecchi elettrici ed elettronici, compresi i computer.

“Quando si verificano problemi di tensione nell’impianto elettrico, è possibile che i dispositivi IT collegati subiscano una perdita di dati, proprio a causa di sbalzi, sovraccarichi di corrente, blackout e scariche elettriche. Per esempio un computer può semplicemente arrestarsi ma nell’ipotesi peggiore riportare dei danni all’hardware con una perdita dei dati parziale o totale”, commenta Paolo Salin – Country Director Kroll Otrack Italia.

“E’ impossibile prevedere tali situazioni e spesso gli utenti tendono a sottovalutare le conseguenze. In particolare le aziende dovrebbero essere consapevoli degli effetti che un’improvvisa mancanza di elettricità può avere sui server e sui dati in essi contenuti. E’ quindi importante che vengano adottate alcune semplici precauzioni per proteggere in modo efficace i propri dispositivi dalla perdita di dati”.


Kroll Ontrack, azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics, fornisce agli utenti semplici consigli che aiutano a conservare in buono stato i propri dispositivi e, in generale, prevengono la perdita dei dati memorizzati sugli stessi:

• Protezione contro le sovratensioni e sbalzi di tensione: per proteggere i dispositivi elettronici, si consiglia di spegnere le apparecchiature quando non sono in uso e di scollegare il cavo di alimentazione. Questa semplice precauzione salvaguarda da sbalzi di tensione e fulmini ed è una pratica da adottare sempre prima di partire per le vacanze. Inoltre gli utenti domestici e le piccole aziende possono dotarsi di adattatori o prese multiple con messa a terra – dispositivi semplici e poco costosi - che aiutano a difendere il PC da sbalzi di tensione e blackout che potrebbero causare una perdita di dati. 

• Backup per prevenire: il backup assicura che una copia dei propri dati sia disponibile in caso di un guasto dell’hard disk o nel caso vengano cancellati dati importanti. E’ bene quindi che gli utenti eseguano questa operazione almeno una volta mese, ricordandosi sempre di memorizzare i dati su di un supporto diverso da quello originale mentre le aziende dovrebbero stabilire e applicare una regolare procedura di backup. 

• Utilizzo di dispositivi UPS (Uninterruptible Power Supply): le aziende con server interni dovrebbero usare un gruppo di continuità che, se collegato tra il dispositivo e la fonte di alimentazione elettrica serve a garantire il proseguimento delle attività del sistema al momento in cui viene interrotta la normale alimentazione elettrica o in caso di blackout generale, anche grazie a delle batterie ricaricabili di cui è fornito. Normalmente un gruppo di continuità protegge anche da eventuali picchi o cali di tensione. Anche gli utenti che operano su PC dovrebbero dotarsi di dispositivi UPS. 

• Integrare servizi di recupero dati nelle politiche di sicurezza: ci sono situazioni in cui i piani di emergenza non sono efficaci e non è possibile ripristinare i dati da copie di backup. Una corretta politica di sicurezza dovrebbe quindi comportare non solo delle linee guida sul backup o su alimentazioni alternative, ma anche consigli su cosa fare e a chi rivolgersi quando queste misure non hanno successo. 

“E’ sempre fondamentale quindi”, conclude Salin, “rivolgersi a una società di recupero dati che abbia alle spalle una lunga storia di successi, delle policy di sicurezza sui dati e che sia in grado di svolgere la lavorazione in un ambiente sicuro, come una camera bianca ISO-5/Classe 100”. 

La camera bianca di Kroll Ontrack, presso la sua sede di Gallarate (VA), è infatti l’unica camera bianca professionale in Italia per il recupero dei dati, uno spazio di lavoro dotato delle tecnologie più avanzate e di centinaia di tool proprietari harware e software oltre a migliaia di parti di ricambio per gestire con tempestività qualunque situazione di perdita dei dati si verifichi.



Fonte: Text100

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