STRaND-1, primo smartphone Android pronto per andare nello spazio


L'Università del Surrey Space Centre (SSC) invierà il primo smartphone nello spazio alla fine del mese. Il telefono, un dispositivo Android (e brand) Google Nexus One è programmato per andare nello spazio il 25 febbraio e verrà utilizzato per dimostrare se potrà ridurre i costi e la complessità delle missioni spaziali eseguendo alcune funzioni in orbita. Il portatile sarà installato sul satellite STRaND-1 (Surrey Training, Research and Nanosatellite Demonstrator), costruito utilizzando avanzati componenti commerciali off-the-shelf.

STRaND-1 sarà lanciato da Sriharikota in India, ed è impostato per raggiungere un altro mondo, prima di tutto portando con sé il primo oggetto 3D-printed che andrà in orbita in un nanosatellite. "Uno smartphone su un satellite, come questo non è mai stato avviato prima, ma i nostri test sono stati abbastanza approfonditi, sottoponendo il telefono a temperature da forno e congelatore, ad un vuoto e  bombardato da radiazioni", ha detto il dottor Chris Bridges, ingegnere capo del progetto SSC.

STRaND-1 Computer Generated Image © SSTL

"Ha buone possibilità di lavorare come si deve, ma non si possono mai fare evoluzioni progettuali conformi o promuovere l'innovazione senza prendere qualche rischio: Strand è cool perché ci permette di fare proprio questo", ha aggiunto. STRaND-1 è un CubeSat di 30 centimetri, un piccolo satellite utilizzato per la ricerca spaziale e pesa poco più di 4 kg. Il satellite si trova in una orbita eliosincrona a 786 km, il che significa che passa sopra la stessa area geografica, allo stesso tempo ogni giorno.

STRaND-1 sarà anche il primo CubeSat del Regno Unito ad essere lanciato ed è stato sviluppato da ingegneri spaziali di talento e ricercatori di Surrey con la maggior parte del lavoro di progettazione e di sviluppo nel loro tempo libero. La fase di costruzione e test del progetto è stata completata in soli tre mesi. Il cuore di STRaND-1 è uno smartphone Google Nexus One con sistema operativo Android, che essendo open-source, si presta alla collaborazione di sviluppatori di software on-line.



Lo smartphone contiene tecnologie altamente avanzate ed integra diverse funzioni chiave che sono parte integrante di un satellite come macchine fotografiche, ponti radio, accelerometri e processori per computer ad alte prestazioni, ma non saranno presenti pannelli solari. Durante la prima fase della missione, STRaND-1 utilizza un certo numero di applicazioni sperimentali per raccogliere i dati, mentre il nuovo computer CubeSat ad alta velocità è basato su Linux. 

Sviluppato dalla Surrey Satellite Technology Limited (SSTL), società leader a livello mondiale per i piccoli satelliti, STRaND-1 raccoglierà i dati utilizzando applicazioni sperimentali. Inizialmente, il portatile avvierà l'esecuzione app telemetry dell'università, che registra tutti i sensori, la memoria e chip di calcolo per vedere cosa succede quando esse operano in un ambiente spaziale. Dopo di ciò, il satellite inizierà a eseguire applicazioni scelte tramite un concorso su Facebook.



Scream in Space utilizza gli altoparlanti del telefono per verificare la teoria che "nello spazio nessuno può sentirti urlare", reso popolare nel film Alien. Il pubblico sarà in grado di caricare i video di se stessi urlando. Il più popolare sarà poi riprodotto sul telefono e registrato con il microfono. Tra le altre applicazioni iTesa, che registra la grandezza del campo magnetico intorno al telefono durante l'orbita, e Postcards from Space/360 (vincitori ex aequo), che effettuerà foto utilizzando la fotocamera da 5MP per definire la sua posizione.

Per la seconda fase del volo, il team dello STRaND-1 proverà alcune funzioni del satellite col ricevitore Nexus One, come ad esempio i nuovi sistemi di propulsione "motore a curvatura" (Water Alcohol Resistojet Propulsion Deorbit Re-entry Velocity Experiment) e propulsori elettrici al plasma (PPT).  STRaND-1 volerà al Polar Satellite Launch Vehicle (PSLV) dell'agenzia spaziale indiana (ISRO). È possibile seguire STRaND-1 a https://twitter.com/SurreyNanosats e per ulteriori informazioni, visitare http://www.sstl.co.uk/Missions/STRaND-1



Fonte: Surrey
Via: ZDNet

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