Social network: in Uganda il primo per i rifugiati


In Uganda e' stato lanciato il primo social network per i rifugiati e gli sfollati interni, che potranno cosi' rintracciare i loro familiari o amici attraverso un telefono cellulare. Secondo Refugees United, l'organizzazione internazionale non governativa che gestira' il progetto sostenuto da Ericsson e l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR), i rifugiati potranno usare il cellulare per registrarsi, ricercare persone care e successivamente ricollegarsi a una base dati anonima tramite SMS. "Perdere i contatti con i propri cari nel corso di una crisi anche per un solo giorno puo' essere dannoso per il benessere emotivo e psicologico di una persona - ha dichiarato David Mikkelsen, co-fondatore di Refugees United -. Con l'attuazione di questo programma, ci proponiamo di allestire l'UNHCR e altre ONG con un potente strumento di collaborazione, cosi' come dare la possibilita' ai rifugiati di collaborare nella ricerca dei familiari dispersi".


Kai Nielsen, rappresentante dell'UNHCR in Uganda, ha affermato che il progetto pilota durera' fino alla fine del prossimo anno e sara' un importante passo verso una partnership globale in cui anche le persone meno fortunate al mondo potranno restare collegati attraverso tecnologie innovative e accessibili. L'Uganda è uscita solo parzialmente da una guerra civile che ha visto contrapporsi le forze del presidente Yoweri Museveni e quelle di Joseph Koni a capo dell'Lra. Il Lord's Resistance Army, presente nel nord del Paese dal 1987 e sostenuto dal vicino Sudan, ha devastato per anni le regioni settentrionali dando vita ad una vera e propria guerra civile che vede milizie ancora attive nel nord del paese. Attualmente in Uganda ci sono circa 150.000 rifugiati. Secondo le statistiche di UNCHR in tutto il continente nero sono presenti circa 2,1 milioni di rifugiati e oltre 6 milioni di sfollati interni. Refugees United riferisce inoltre che se il progetto avra' successo verra' esteso agli altri stati del continente africano.

Via: http://www.adnkronos.com/IGN/

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