Internet, Aruba conquista il dominio .cloud: battuti Amazon e Google


In arrivo i nuovi domini decisi dall’Icann, l’ente internazionale no-profit, che assegna gli indirizzi Ip e alla società italiana il dominio di primo livello per il quale avevano fatto richiesta in sei società tra le quali le più note di Internet. Aruba costituirà il Registro Ufficiale del .cloud, affermando la propria presenza in ambito cloud - già solida in Europa - anche sulla scena mondiale. Aruba S.p.A., (www.aruba.it) già leader nei servizi di web hosting, PEC e registrazione domini e dal 2011 cloud provider di primo piano a livello europeo (www.cloud.it), si è aggiudicata l’estensione .cloud concretizzando le sue prospettive di operatore globale su questo mercato.

E' quanto spiega la stessa azienda, che ha sede ad Arezzo, in una nota nella quale ricorda che per per diventare Registro Ufficiale per la registrazione dei domini .cloud avevano fatto domanda sei società* oltre ad Aruba, tra cui Amazon, Charleston Road Registry (Google) e Symantec. Il dominio in questione è un’estensione molto ambita, non solo perchè di grande rilevanza per tutti gli attori del mercato desiderosi di affermare la propria "cloud identity", ma soprattutto perché il grande successo del cloud in tutte le sue accezioni ha di fatto reso l’estensione d’interesse generale, tale da essere ambita da chiunque. 

Il TLD**  .cloud rappresenterà un’ulteriore spinta all’espansione che questa tecnologia sta conoscendo ormai da diversi anni, infatti già oggi è riconosciuta come il maggior trend tecnologico in atto con aspettative, in termini di valore dei servizi basati sul cloud, di centinaia di miliardi di euro. Aruba, probabilmente unica società in Italia che creerà un Registro per uno dei cosiddetti nuovi domini, così facendo sottolinea la sua forte propensione all’investimento e all’innovazione tecnologica. La visione di Aruba è che internet ed il cloud saranno sempre più identificabili come un unico mondo: di conseguenza il cloud continuerà la sua ascesa a protagonista dell’economia in generale e del settore IT in particolare.


Per tale motivo, la società - che già oggi possiede una piattaforma cloud proprietaria di grande successo in Europa - vuole con questa operazione iniziare ad affermarsi anche come player mondiale. “Siamo orgogliosi di esserci aggiudicati questo dominio di rilevanza globale - ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba S.p.A. – Siamo leader sul mercato italiano da più di 20 anni e investiamo nello sviluppo del cloud da ormai diversi anni. Con un network europeo di data center e sedi in Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, la nostra offerta Aruba Cloud guarda sempre più ad un’espansione mondiale: in Aruba pensiamo al cloud sempre meno come a un prodotto e sempre più come a una vision di lungo periodo.”

La liberalizzazione dei suffissi degli indirizzi internet è una grande rivoluzione, perché pone ottime opportunità per le aziende che attendevano la possibilità di personalizzazione. Aruba ha allestito un sito per la pre-registrazione di denominazioni collegate ai nuovi gTLD raggiungibile a questa pagina http://nuovigtld.aruba.it/. Aruba S.p.A., fondata nel 1994, è la prima società in Italia per i servizi di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini. La società gestisce oltre 2 milioni di domini, 6 milioni di caselle e-mail, 3,8 milioni di caselle PEC, 20.000 server ed un totale di oltre 2 milioni di clienti.

La società è attiva sui principali mercati europei quali Francia, Inghilterra e Germania e vanta la leadership in Repubblica Ceca e Slovacca ed una presenza consolidata in Polonia ed Ungheria. In aggiunta ai servizi di web hosting, Aruba fornisce anche servizi di server dedicati, housing e colocation, servizi managed, firma digitale, conservazione sostitutiva e produzione di smart-card. Dal 2011 ha ampliato la sua offerta con servizi Cloud. Aruba ha una grande esperienza nella gestione dei data center disponendo di un network europeo in grado di ospitare circa 60.000 server. Per ulteriori informazioni: www.aruba.it, www.cloud.it, www.arubacloud.com.



Fonte: Seigradi

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