Ora solare: si dorme un'ora in più, risparmiati 89 mln con ora legale


Lancette indietro di 60 minuti nella notte fra sabato 24 e domenica 25 ottobre. Torna infatti l'ora solare che ci accompagnerà fino al 27 marzo del 2016. Gli italiani godranno così di un'ora in più di sonno, pagando lo "scotto" di vivere giornate con un'ora in meno di Sole. Termina così dopo 7 mesi l'ora legale, la variazione convenzionale dell'orario astronomico, solitamente in anticipazione rispetto a esso. Nei paesi dell'Unione europea e in Svizzera, l'ora legale inizia l'ultima domenica di marzo e termina l'ultima domenica di ottobre. Con l'uso dell'ora legale si determina che, per un dato territorio, l'ora ufficiale dello stato venga calcolata in anticipo rispetto all'ora solare (naturale).

Le ragioni, spiega l'agenzia AGI, sono due: da un lato questa misura consente risparmi energetici, poichè centrando una parte rilevante delle attività durante le ore di luce solare si riduce il ricorso all'illuminazione artificiale; dall'altro i cittadini possono beneficiare di un maggior numero di ore di luce solare.  In alcuni Paesi l'ora solare è però di fatto sospesa e si adotta l'ora legale per tutto l'anno. Nella storia del nostro Paese la prima adozione dell'ora legale - nata da un'intuizione di Benjamin Franklin - è datata 1916, quando fu limitata al solo periodo estivo. Quest'anno l'ora legale ha fatto risparmiare al sistema elettrico 89 milioni di euro, oltre 1 miliardo di euro complessivi considerando dal 2004 a oggi.

Con il suo ritorno si sancisce il passaggio di stagione. Dopo sette mesi di ora legale, nella notte fra sabato 24 e domenica 25 ottobre tornerà l'ora solare: alle ore 03.00 si dovranno spostare un'ora indietro le lancette degli orologi. L'ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 27 marzo 2016. Secondo quanto rilevato da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, durante il periodo di ora legale, iniziato il 29 marzo 2015, grazie proprio a quell'ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l'uso della luce artificiale, l'Italia ha risparmiato complessivamente 552,3 milioni di kilowattora (549,7 milioni di kWh il dato del 2014), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 210 mila famiglie. 

Nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più "corte" in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un'ora, quindi, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l'effetto "ritardo" nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.

Un'ora che, generalmente, è bene accetta alla popolazione, salvo in casi di disturbi del sonno. Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno onlus - spiega all'agenzia AskaNews - che se si esclude "un prudente 10% della popolazione affetto da disturbi del sonno, riportare indietro di un'ora l'orologio e dormire di più almeno per una notte non è generalmente un problema" anche perché "gli italiani, come gli europei, sono ormai abituati a viaggiare sempre di più e si adeguano più facilmente alle differenza di fusi orari. Insomma, un'ora di differenza non è uno scarto temporale tale da incidere in modo determinante sull'orologio biologico e sulle abitudini quotidiane".

"Diverso, invece, il discorso per quanti hanno problemi di sonno, per i quali il passaggio prima all'ora legale, in primavera, e poi il ritorno a quella solare, in autunno, costituisce un elemento aggiuntivo di preoccupazione alla già comunque non facile relazione con il sonno ed i suoi cicli". Per favorire una buona "igiene del sonno" i consigli degli esperti sono di mantenere un sonno normale il sabato sera, quando gli orologi saranno regolati indietro, e svegliarsi al mattino secondo il solito orario; bloccare la luce e tenere la zona notte buia fino al risveglio perché la luce che si manifesta anticipatamente rispetto ad un orario abituale, infatti, può disturbare il sonno. E' anche possibile ricorrere alla fototerapia, la cosiddetta "light therapy".


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