Garante Privacy, a scuola per informare sul lato oscuro social network


I casi del 15enne di Roma che si è suicidato lo scorso novembre e della studentessa 14enne di Novara che nella notte tra venerdì e sabato scorso si è tolta la vita gettandosi da un balcone sono stati forse causati da atti di bullismo subiti a scuola o di cyber-bullismo sui social network. Per questo "la tutela della riservatezza e della dignità delle persone nel mondo on-line deve essere assunto come momento imprescindibile di formazione dei nostri giovani". È quanto chiede il Garante della Privacy Antonello Soro in una lettera al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.


Affrontare il tema dell'uso responsabile dei social network, dice Soro, "rappresenta oggi per genitori, istituzioni scolastiche, organismi di garanzia e media, uno dei primi obiettivi da perseguire a salvaguardia innanzitutto dei nostri ragazzi", perchè queste "nuove forme di comunicazione e condivisione mettono sempre più in luce, brutalmente, anche un loro 'lato oscuro' che è bene conoscere e prevenire". 

"Lo sviluppo tecnologico - scrive il Garante - è sempre connotato dall'endiadi 'opportunità-rischi', ma mai come con l'avvento della Rete questa doppia faccia si mostra in tutta la sua evidenza. Non si vuole certo demonizzare i social network, ma evidenziare il bisogno di usarli senza nuocere a se stessi e agli altri. Non si tratta solo dei pericoli legati all'autoesposizione, al divulgare senza remore anche gli aspetti più intimi, al "postare" foto e video di cui soprattutto i giovani potrebbero pentirsi in futuro".

Secondo il Garante, infatti, "i rischi che stiamo sperimentando riguardano l'enorme potenziale di danno che, come nel caso del cyberbullismo, i nuovi strumenti di comunicazione, proprio per la loro stessa primaria qualità di raggiungere con un click un numero elevatissimo di persone, portano con sé". Per questo, continua Soro, è necessario aiutare i ragazzi "a conoscere realmente gli strumenti che abitualmente usano, ma di cui spesso ignorano i pericoli, che potremmo garantire loro un'autentica capacità di costruire se stessi, di sviluppare in libertà e armonia la loro identità. 

Il Garante per la privacy - continua la lettera a Profumo - avverte forte l'esigenza di unire gli sforzi in una battaglia che deve vederci prevalere: quella per garantire il rispetto a ognuno di noi, a partire dai più giovani che sono i più esposti ai pericoli di una 'terra incognita' qual è spesso Internet, e la cui fragilità è ora accentuata dalle sfide tecnologiche che stanno cambiando il nostro modo di essere". 

In questo senso in occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, il prossimo 28 gennaio, alla quale Profumo ha aderito e che sarà dedicata proprio ai social network e al corretto uso delle nuove tecnologie, il Garante metterà a disposizione sul sito istituzionale dell'Autorità un video di 'istruzioni per l'uso dei social network: "L'intento - conclude Soro - è quello di aiutare i nostri ragazzi a servirsi di questi strumenti di libertà in maniera consapevole e sicura".
Via: TMNews
Foto dal Web

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