Wikileaks: "Siamo sotto attacco Denial of Service", è ufficiale


Wikileaks, il sito diretto da Julian Assange specializzato nella pubblicazione di documenti riservati, è stato preso di mira da un attacco massiccio di computer (DDos), poche ore prima del previsto rilascio dei documenti segreti, che lo ha di fatto oscurato per diverse ore. "Siamo attualmente sotto un massiccio attacco denial service attack", ha dichiarato Wikileaks sul suo Twitter feed. Il meccanismo e' "semplice": gli attaccanti lanciano milioni di pacchetti dati contro il bersaglio, simulando la simultanea connessione di milioni di utenti ad un server. Il sovraccarico blocca il sito bersaglio e lo rende irraggiungibile, oscurandolo di fatto. Esistono pero' varie metodologie per portarlo a termine, utilizzando i protocolli p2p piuttosto che vere e proprie "nuke". Generalmente, vengono presi di mira i network che garantiscono un certo servizio, ad esempio banche o sistemi di pagamento online. 


In altri casi viene presa di mira un singolo server, sovraccaricando le risorse della macchina. L'attacco DDos e' ovviamente illegale e viene visto con ostilita' anche da una parte della comunita' hacker, quella che si batte per il "web libero": oscurare un sito, renderlo inaccessibile, e' considerata una violazione del "codice etico". Wikileaks ha messo online 2,7 milioni di email che il Dipartimento di Stato Usa ha scambiato con varie rappresentanze diplomatiche: un evento che sta facendo tremare tutto il mondo. I documenti sono stati prima forniti da Wikileaks al settimanale tedesco Der Spiegel, al New York Times, al britannico Guardian, al francese Le Monde e allo spagnolo El Pais. I documenti del Dipartimento di Stato in possesso di Wikileaks verranno pubblicati "in vari blocchi nei prossimi mesi". Lo scrivono i responsabili del sito. ''Gli argomenti trattati sono di tale importanza, e geograficamente cosi' estesi, che fare diversamente non renderebbe giustizia al materiale''.

Via: ANSA

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