Gli hacker di Anonymous hanno violato i server della Regione Veneto e hanno messo a disposizione su Internet l'archivio delle email dei dipendenti della Regione e dei consiglieri. Lo ha annunciato il collettivo di Anonymous Italia con un post sul blog. L'azione è stata fatta per dimostrare la contrarietà al Mose e mettere in piazza "le nefandezze della cricca". Il sito del Consiglio regionale inoltre è rimasto inaccessibile per alcune ore a causa dell'azione di "pirataggio". Gli hacker hanno divulgato un video con all'interno tutti gli screenshot delle mail provenienti dal Consiglio Veneto.
"Anonymous - spiegano - si batte a tutela dell'ambiente e contro le grandi opere che sistematicamente comportano corruzione e inefficienza. Per questa ragione ci siamo battuti contro TAV, Muos, rigassificatori, centrali nucleari, inceneritori. Quindi riteniamo doveroso manifestare la nostra contrarietà ad un opera come il Mose, il sistema di paratie mobili che dovrebbe proteggere Venezia dall'acqua alta. Il sistema presenta noti difetti progettuali come per esempio quelli legati all'efficienza delle cerniere metalliche che devono garantire la rotazione delle paratie e che si troveranno costantemente sommerse in acqua salmastra".
"E' appena necessario ricordare il giro di tangenti milionarie che ha coinvolto l'ex governatore del Veneto deputato di Forza Italia, Giancarlo Galan. Intendiamo inoltre esprimere la nostra solidarietà ai comitati no grandinavi che si oppongono fieramente all'attraversamento del centro storico di Venezia da parte delle gigantesche navi da crociera che provocano un anomalo moto ondoso mettendo così a rischio la delicata struttura della città. Ingente è anche l'inquinamento dell'area provocata dai fumi emessi dagli scarichi delle navi".
"Nonostante ciò a Marzo il tribunale amministrativo regionale del Veneto ha prorogato il diritto delle navi di attraversare Venezia fino a giugno, imponendo una modesta riduzione dei transiti del 12% per poi confermare ulteriormente la decisione presa in attesa di nuovi provvedimenti. Segnaliamo inoltre una vicenda dell'ente EFAL gestito da... (omissis). Ricordiamo anche che a Luglio la Regione Veneto ha deciso di dimezzare i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio".
"La natura del Consiglio Regionale Veneto non differisce quindi da quella di molti altri presidi gerarchici dello stato: mentre le masse impoverite sono costrette a lottare per un occupazione sempre meno dignitosa e sempre più sottopagata e priva di diritti, i signori potenti della Regione Veneto capeggiati dall'ex governatore Galan intascano tangenti milionarie. Possiamo dunque sostenere a ragione che l'intero consiglio regionale Veneto non sia altro che un ammasso di voraci zecche dedite alla rapina dei più deboli".
"Ciò è confermato dalla leggerezza con la quale i governanti del Veneto hanno rinnovato il diritto di attraversamento del centro storico a Venezia delle grandi Navi, sacrificando la salute dei cittadini e la tutela del patrimonio artistico in nome del presunto guadagno dovuto all'incremento del turismo. Il fatto poi che in un periodo nel quale le violenze sulle donne si susseguono di giorno in giorno il Consiglio regionale Veneto abbia dimezzato i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio mostra la natura grottescamente maschilista della cricca di parassiti che controlla il Veneto (...)".
"I dati in questione derivano dall'intrusione nella webmail del sito www.consiglioveneto.it Riteniamo così di garantire la libertà di informazione favorendo il libero giudizio di ognuno, infatti conoscere direttamente la realtà è presupposto necessario per cambiarla. Invitiamo quindi ogni essere umano a scaricare e leggere le informazioni divulgate con la corrente operazione e ci riproponiamo di indagare direttamente il materiale citato al fine di evidenziare le nefandezze della cricca che in Veneto come altrove pratica o gestisce lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e sulla natura".
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