L’European Southern Observatory (Eso) ha affidato all’Inaf la realizzazione di Maory, uno dei primi tre strumenti che equipaggeranno lo European Extremely Large Telescope, il gigantesco telescopio da 39 metri di diametro in costruzione sulle Ande cilene. Il Finance Committee dell’European Southern Observatory (Eso) - spiega Media Inaf - ha firmato giovedì scorsoi presso la sede di Monaco in Germania il contratto per la realizzazione di Maory (Multi-conjugate Adaptive Optics RelaY), uno dei primi tre strumenti che equipaggeranno il grande telescopio E-Elt, lo European Extremely Large Telescope in costruzione sulle Ande cilene.
La conoscenza aiuta a rendere liberi e dunque è importante approfondire i diversi aspetti tecnologici, scientifici, culturali e sociali.
Visualizzazione post con etichetta Ottica adattiva. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ottica adattiva. Mostra tutti i post
Astronomia, un occhio italiano per il telescopio più grande al mondo
L’European Southern Observatory (Eso) ha affidato all’Inaf la realizzazione di Maory, uno dei primi tre strumenti che equipaggeranno lo European Extremely Large Telescope, il gigantesco telescopio da 39 metri di diametro in costruzione sulle Ande cilene. Il Finance Committee dell’European Southern Observatory (Eso) - spiega Media Inaf - ha firmato giovedì scorsoi presso la sede di Monaco in Germania il contratto per la realizzazione di Maory (Multi-conjugate Adaptive Optics RelaY), uno dei primi tre strumenti che equipaggeranno il grande telescopio E-Elt, lo European Extremely Large Telescope in costruzione sulle Ande cilene.
Scoperti otto nuovi pianeti nella zona Goldilocks, due simili alla Terra
Gli astronomi hanno annunciato di aver trovato otto nuovi pianeti nella zona "Goldilocks" delle loro stelle, in orbita ad una distanza dove l'acqua liquida può esistere sulla superficie del pianeta. Ciò raddoppia il numero di piccoli pianeti (meno di due volte il diametro della Terra) ritenuti nella zona abitabile della loro stella madre. Tra questi otto, il team ha identificato due che sono i più simili alla Terra di qualunque esopianeta conosciuto fino ad oggi. "La maggior parte di questi pianeti hanno una buona probabilità di essere rocciosi, come la Terra", dice l'autore Guillermo Torres del Centro Harvard-Smithsonian per l'Astrofisica (CFA).
Etichette:
AAS,
Astrofisica,
Astronomia,
Blender,
Conferenze,
Esopianeti,
Grafica 3D,
Interferometria,
Missioni spaziali,
Nasa,
Ottica adattiva,
Pianeti extrasolari,
Software,
Spettroscopia,
Universo
Iscriviti a:
Post (Atom)