CircleMe, il social network che si connette con i Like di Facebook


CircleMe è un innovativo social network che promette di mettere in comunicazione le persone che hanno passioni simili tra di loro. CircleMe può essere considerato una via di mezzo tra Facebook e gli strumenti di brand identity digitali. CircleMe si basa principalmente sui “Like”, sulle tendenze di ogni singolo utente, che vedrà suggerirsi dal social network altri utenti, personaggi ed eventi, in linea con i propri interessi. 

Una delle basi di partenza è proprio Facebook che, assieme a Foursquare e Netflix, permette di collegare quella che finora è stata la vita sociale sul portale di Zuckerberg e trasportarla sul nuovo mondo di CircleMe. In alternativa si può scegliere di non collegare i profili già esistenti su uno (o più) dei social network e costruire la propria identità da zero. 

"La visione che abbiamo - sottolinea Giuseppe D’Antonio CEO di Cascaad che assieme al Presidente Erik Lumer ha realizzato il progetto - non è quella di creare l’ennesimo social network: questo spazio è già presidiato bene, da grandi aziende. Con CircleMe vogliamo invece offrire un servizio che può essere complementare ai modelli preesistenti". 

Tra gli aspetti ai quali punta CircleMe c'è quello di far scoprire cose che potrebbero appassionare nella vita, grazie ad altri utenti che condividono interessi simili. CircleMe è attualmente in versione “Viral Beta” e per accedervi ci sono due possibilità. Si può provare ad utilizzare il bottone Facebook Connect e, nel caso ci sia già un proprio amico iscritto, l’ingresso è automatico. 

L’altra possibilità è trovare un qualunque utente di Facebook al quale chiedere di inserire la propria mail nel box apposito del nuovo social network così da ricevere l’invito. Germania, Francia e Spagna, le nazioni dalle quali sono arrivate la maggioranza di richieste di iscrizione a CircleMe, il che fa ben sperare per il futuro lancio aperto a tutti. Entro l’anno è prevista una App per iPhone e Android per restare sempre connesso.



Via: La Stampa

Nessun commento:

Posta un commento