Apple batte Samsung, ma è una vittoria amara. Round giudiziario in favore di Apple, nella sfida dei brevetti che vede contrapporsi nelle aule di tribunale l'azienda di Cupertino contro la sudcoreana Samsung. Ma si tratta di un successo dal sapore amaro. Il verdetto della giuria californiana nel secondo processo tra i due colossi riconosce ad Apple 120 milioni di dollari di danni subiti per colpa di Samsung colpevole di aver violato intenzionalmente due brevetti, tra i quali il popolare "slide-to-unlock" (lo scorrimento per sbloccare l'iphone).
La cifra però è decisamente inferiore ai 2,2 miliardi di dollari reclamati da Cupertino all'avvio del processo e probabilmente non copre neanche le spese legali. Inoltre Apple è ritenuta colpevole di aver violato un brevetto Samsung e dovrà pagare alla società sud coreana 158.000 dollari. Il verdetto della giuria, che riconosce ambedue le società colpevoli, apre ora la strada alla richiesta, sia da parte di Apple sia da parte di Samsung, di bloccare le vendite della concorrente per i prodotti che utilizzano i brevetti infranti.
Ma secondo diversi analisti il segnale più importante che emerge dalla sentenza è che i brevetti su componenti piccoli dell'interfaccia non giustificano richieste per danni giganteschi. Apple aveva lanciato la campagna legale anni fa con l'aspirazione di rallentare l'ascesa di Samsung. Ma finora i risultati ottenuti in tribunale non l'hanno certo avvicinata al'obiettivo sperato. A differenza dei precedenti scontri legali, quest'ultimo è stato caratterizzato dalla presenza di Google, almeno indirettamente.
Nel presentare il proprio caso, Samsung ha evidenziato che Google ha sviluppato in modo indipendente molte delle caratteristiche software al centro del caso. E quindi Apple se la sarebbe dovuta prendere con Google. Resta la questione legata alla funzione di auto-completamento. Apple e Samsung si contendono da anni il mercato degli smartphone e quello appena concluso è il secondo processo che vede opposti i due colossi tecnologici, dopo quello del 2012 nel quale erano stati riconosciuti 930 milioni di dollari di danni ad Apple.
"Anche se questo verdetto è grande per gli standard normali, è difficile vedere questo risultato come una vittoria per Apple. Tale importo è inferiore al 10 per cento dell'importo che Apple ha chiesto e probabilmente non supera ciò che Apple ha speso nella vicenda giudiziaria", ha detto il professore di diritto Brian Love, della Santa Cara University. "Apple ha lanciato la campagna legale anni fa con l'aspirazione di rallentare l'ascesa di Samsung. Finora ha fallito e con questo caso non si avvicina al risultato sperato".
Il verdetto della giuria è arrivato dopo tre giorni di deliberazioni. Niente di fatto per quanto riguarda la ricerca vocale e un'altra per la sincronizzazione dei dati. Il risarcimento dovuto da Apple a Samsung è invece legato una tecnologia di trasmissione video per le chiamate. Apple sta cercando di vietare la vendita di alcuni telefoni Samsung, tra cui il Galaxy S III, e ha chiesto poco più di 2 miliardi di dollari di danni. A marzo scorso il giudice Lucy Koh aveva negato la richiesta di Apple di ritirare i dispositivi Samsung negli Stati Uniti.
Il verdetto della giuria è arrivato dopo tre giorni di deliberazioni. Niente di fatto per quanto riguarda la ricerca vocale e un'altra per la sincronizzazione dei dati. Il risarcimento dovuto da Apple a Samsung è invece legato una tecnologia di trasmissione video per le chiamate. Apple sta cercando di vietare la vendita di alcuni telefoni Samsung, tra cui il Galaxy S III, e ha chiesto poco più di 2 miliardi di dollari di danni. A marzo scorso il giudice Lucy Koh aveva negato la richiesta di Apple di ritirare i dispositivi Samsung negli Stati Uniti.
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