Google I/O 2015, la conferenza annuale degli sviluppatori della società che esplora la prossima generazione di tecnologia, si è appena conclusa a San Francisco, in California. Il gigante tecnologico ha presentato la nuova versione del suo sistema operativo Android M, così come ha discusso delle auto senza conducente e la realtà virtuale. Google ha lanciato inoltre Google Photo, una piattaforma dedicata alle foto separata da Google+, con possibilità di archivio di immagini e video. Google vuole essere ovunque in casa, ecco perché ha annunciato Project Brillo, un sistema operativo che è progettato specificamente per i dispositivi noti come Internet of Things.
Più di 6.000 sviluppatori hanno invaso il Moscone Center di San Francisco e si sono uniti ad altri milioni di utenti collegati in live streaming per seguire l'ottava conferenza Google I/O, l'evento annuale in cui Google presenta i nuovi progetti. "In pochi anni la tecnologia mobile ha rivoluzionato il nostro modo di cercare informazioni, di divertirci, di comunicare con famiglia e amici, e di occuparci di quello che abbiamo da fare. Ormai avere un supercomputer in tasca è la normalità: le ricerche su Google provengono più da mobile che da desktop e, secondo alcune stime, ci sono più dispositivi mobili che persone sul pianeta", spiega Google in un blogpost.
Ad oggi, si può scegliere tra sette diversi modelli di orologi Android Wear, senza contare i cinturini, gli stili e i più di 1.500 quadranti offerti dagli sviluppatori. Entro la fine di quest'anno, Android Auto sarà integrato in automobili di 35 modelli diversi, per aiutare gli utenti ad accedere alla Ricerca, a Maps, alla musica e ad altre informazioni attraverso i comandi dell'auto. Sono arrivati anche i primi televisori con Android TV, la piattaforma per smart TV sviluppata da Google. Android M (o Android 6) sarà la release di Android più rivoluzionaria, grazie alle centinaia di miglioramenti apportati alla piattaforma, tra i quali la migliorata durata della batteria.
Android M avrà poi un nuovo sistema per gestire i permessi richiesti dalle app egli sviluppatori avranno la possibilità di integrare nelle loro app Android delle schede di Chrome personalizzate, grazie a "Chorme custom tabs". Quello che era un sistema di pagamento mobile chiamato Google Wallet si è evoluto in Android Pay. Basato su tecnologia NFC, quando Android Pay viene utilizzato insieme ad Android M, gli utenti saranno in grado di autenticare le transazioni utilizzando scanner di impronte digitali presenti nei nuovi dispositivi come il Samsung Galaxy S6. Un altro miglioramento importante di Android M è in arrivo sotto forma della funzionalità denomimata Now on Tap.
In Android M, quindi, Google espanderà Google Now per offrire agli utenti assistenza on-demand nel momento in cui è più utile. NowonTap, infatti, è in grado di riconoscere alcuni nomi propri all'interno di qualsiasi schermata e attivarsi appena l'utente tiene premuto per qualche secondo il tasto start dello smartphone. Google aveva già un servizio foto di cloud storage disponibile, ma ha richiesto un account Google+ e c'erano livelli di storage, alcuni che richiedono il pagamento effettivo. Google ha lanciato la nuova app Google Foto (Photos in inglese) che mette a disposizione un unico posto dove conservare foto e video, e aiuta a organizzarli più velocemente.
Con Google Foto, disponibile su Android, iOS e online, è possibile condividere foto utilizzando un servizio a scelta come Hangouts, Twitter o WhatsApp. Google ha creato Project Brillo, il "sistema operativo sottostante all'Internet delle Cose". Brillo è una nuova piattaforma derivata da Android che permette agli sviluppatori e ai produttori di creare dispositivi connessi. Nell'ambito di Brillo, verrà introdotto anche Weave, un protocollo di comunicazioni, un set di API per lo sviluppo, un set fondamentale di schemi e un programma di certificazione per assicurare l'interoperabilità di dispositivi e app. I dispositivi Android rileveranno automaticamente Brillo e Weave.
Alla conferenza I/O dell'anno scorso Google ha presentato Cardboard, che permette di usare il proprio telefono per sperimentare la realtà virtuale. Google rende note che ci sono oltre 500 app di Cardboard per cinema, turismo e apprendimento, e sono stati spediti più di un milione di visori. Ora Google presenta Google Expeditions, che permette agli studenti di fare tour virtuali con Cardboard sulla Luna, oppure sott'acqua. Tra le novità vi è l'introduzione del funzionamento offline di Google Maps. Le cartine dei luoghi potranno essere salvate per accedervi in casi di non copertura e si potranno ottenere anche le indicazioni passo dopo passo verso i posti prescelti.
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