I social network isolano i giovani dal mondo reale

Piattaforme come Facebook e Twitter, che hanno spopolato con gran successo nel mondo del web, porterebbero i giovani ad una sorta di alienazione dal mondo, portando i giovani a tagliare qualsiasi rapporto con la vita sociale di amici e familiari. Una droga chiamata web e che non esita a fermarsi. L'allarme arriva dagli esperti della Mental Health Foundation che, dopo diverse ricerche e un sondaggio svolto su 2.250 britannici, ha tratto un verdetto alquanto preoccupante: i ragazzi tra i 18 e i 24 anni sono i più esposti alla solitudine. Un giovane su tre ha ammesso di passare molto tempo a comunicare via internet con persone che si dovrebbe invece vedere dal vivo. Il fenomeno non tratta di un caso esclusivamente inglese, al contrario coinvolge anche gli italiani. L' Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico ha svolto un sondaggio online che ha rivelato che, su 800 persone fra i 20 e i 75 anni, il 70 % degli intervistati usa internet almeno 2 ore in più al giorno rispetto al normale lavoro. Una vera e propria dipendenza. Questo comportamento ossessivo nei riguardi del computer può degenerare in reazioni di ansia, panico e depressione. Come ha spiegato Paola Vinciguerra, presidente dell'Eurodap : "Il pc deve servire per stabilire contatti che poi devono diventare reali perché una macchina non può e non deve sostituire le persone". Il dottor Andrew McCulloh, amministratore delegato della charity, al Daily Mail dichiara: " Internet non è la radice del problema, ma può sicuramente contribuire ad aggravare la situazione. Incontrare le persone online o parlare con loro via mail o chat non significa avere una relazione vera e propria e, soprattutto, questo tipo di rapporto non permette di ottenere la stessa reazione che si avrebbe incontrandosi dal vivo". La soluzione è distrarsi e trovare ogni sorta di altro passatempo più utile e costruttivo che chattare via internet. Scrivere, leggere, passeggiare, correre, cucinare, guardare film o uscire con gli amici, tante alternative più produttive invece di trascorrere tutta la serata o il pomeriggio davanti al computer. Uno sforzo di volontà che richiede impegno e testa ma che svincola dal pericolo di diventare "schiavi di internet".
Fonte: Ginger Generation

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