Cina, drogato del Web: 12enne incatenato dal nonno nella sua casa


Un dodicenne della provincia del Jangxi, nella Cina meridionale è stato incatenato dal nonno perché "drogato di internet". Il ragazzino rubava denaro ai genitori per pagarsi le ore di navigazione in rete nell'internet-café vicino casa. Il quotidiano cinese Global Times mostrerebbe una foto del ragazzo con una catena fissata ad una caviglia, seduto per terra, e all'altro capo le gambe dell'uomo. La famiglia ha avvertito anche la polizia. Notizie simili sono comunque frequenti sulla stampa cinese. In marzo la Tv di Stato, la Cctv, ha denunciato una vicenda analoga che si è verificata nella metropoli di Chongqing, sempre nel sud della Cina, dove un ragazzo era stato trovato legato ad un palo dal padre. L'uomo era esasperato perché il giovane spariva da casa per giorni interi per seguire la sua passione di ''internauta''. Il crescente fenomeno dei videogiochi e la loro estensione verso diverse tipologie di consumatori ha recentemente innalzato il livello di presunta pericolosità del settore videoludico, che secondo alcuni studi potrebbe creare serie dipendenze e problemi nell'instaurare relazioni personali. Gli Internet Café sono molto frequentati dai giovani cinesi che passano proprio il loro tempo soprattutto ai giochi interattivi. Nel 2009, le autorità cinesi hanno ordinato la chiusura di alcune cliniche che affermavano di curare i giovani ''drogati'' di Internet, dopo che uno dei pazienti, il 15enne Deng Senshan, era morto in seguito ad un pestaggio subito in una clinica nella provincia del Guangxi. I campi di questo tipo, in Cina, sono diversi e promettono ai genitori di liberare i figli da una vera e propria ossessione. Poche migliaia di yuan e il gioco è fatto, salvo poi accorgersi che si tratta di strutture non qualificate, ma di campi di lavoro in stile militare, mandati avanti da ex soldati e personale non qualificato.

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