Addio Margherita Hack: non credo in aldilà, sempre pensato in aldiquà


E' di poco fa la notizia della morte di Margherita Hack, venuta a mancare la notte scorsa nel polo cardiologico dell'ospedale di Cattinara. L'astrofisica Margherita Hack è stata una delle menti più rappresentative del mondo scientifico e astronomico italiano. Nata a Firenze il 12 giugno del 1922 si laureò in Fisica nel 1945 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, un particolare classe di stelle a luminosità variabile. 

Trasferitasi a Trieste, nel 1964 divenne docente di Astronomia nella locale università, rimanendo titolare della cattedra per quasi 30 anni: solo nel 1992 infatti, fu collocata fuori ruolo per sopraggiunti limiti di età. Margherita Hack è stata direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste nonché membro dell'Accademia nazionale dei lincei e prima donna italiana a dirigere l'Osservatorio Astronomico di Trieste, ha pubblicato inoltre numerosi libri e articoli su riviste di settore sulle origini e l'evoluzione dell'universo.

Particolarmente attiva anche in campo sociale e politico, vicina alla sinistra, Margherita Hack è stata più volte candidata sia alle amministrative sia alle Politiche e alle Europee ma tutte le volte che è stata eletta, ha preferito rinunciare al seggio per continuare a dedicarsi all'astronomia. Ha fatto molto discutere la sua posizione schietta sull'eutanasia. La scienziata, infatti, non ha mai fatto mistero di ritenere la dolce morte "un diritto dell'individuo", per sollevare dalla pena un uomo che soffre.

Atea convinta, Margherita Hack si è sempre detta possibilista sull'esistenza della vita extraterrestre, se non altro stando a un mero calcolo delle probabilità anche se, dal suo punto di vista, le enormi distanze tra stelle e galassie e l'impossibilità, allo stato dei fatti, di superare la velocità della luce renderebbero un contatto con una civiltà aliena praticamente impossibile.


La storia dell'universo secondo la tesi ad oggi più accreditata nella comunità scientifica si può far iniziare con un evento spiegato dalla "teoria del Big Bang", espressione questa coniata dallo scienziato George Gamow. Secondo tale teoria l'universo, durante la sua nascita, da un punto di infinita densità si sarebbe espanso autogenerandosi, fenomeno questo detto "Big Bang". 

Una delle prove a sostegno di questa ipotesi è la radiazione diffusa che ancora persiste dall'ipotetico inizio dell'universo. L'universo ha 13,82 miliardi di anni, secondo quanto mostra il primo ritratto dell'universo neonato ottenuto dal satellite dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Planck. Nessuna delle attuali teorie fisiche può descrivere correttamente cosa sia accaduto nell'era di Planck, che prende il nome dal fisico tedesco Max Planck.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla famiglia di Margherita Hack il seguente messaggio: "Apprendo con commozione la triste notizia della scomparsa di Margherita Hack, personalità di grande rilievo del mondo della cultura scientifica, che con i suoi studi e il suo impegno di docente ha costantemente servito e onorato l'Italia anche in campo internazionale".

"Ella ha rappresentato - continua Napolitano - nello stesso tempo un forte esempio di passione civile, lasciando una nobile impronta nel dibattito pubblico e nel dialogo con i cittadini. Partecipo con sinceri sentimenti di vicinanza al cordoglio di tutte le persone che l'hanno avuta cara". "Non credo all'aldilà, ho sempre pensato solo nell'aldiquà. Quando sarò morta le mie particelle, le mie molecole svolazzeranno nell'atmosfera terrestre", diceva la Hack intervistata da Alessandro Gatta per la "Vita in diretta".


Fonte: TMNews
Via: Fan Page
(Immagini tratte da "Il perché non lo so" di Sperling & Kupfer)

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