Hanno preso il via ufficialmente le operazioni per il recupero della Costa Concordia. Ne ha dato annuncio Sergio Girotto, project manager di Micoperi. Il parbuckling, che porterà al raddrizzamento del relitto naufragato al Giglio il 13 gennaio 2012, ha avuto circa tre ore di ritardo rispetto al timing previsto a causa del maltempo della notte scorsa, ed è iniziato alle nove. "Tutto funziona bene", ha assicurato Girotto. Girotto ha confermato che le operazioni dovrebbero durare circa 12 ore, com'era previsto.
"La tempistica rimane quella di prima", salvo lo slittamento iniziale. Sarà un conto alla rovescia scandito dai gradi della sua rotazione su stessa: la nave, prima che si possa gridare al successo dell'operazione di "parbuckling", dovrà raggiungere un primo raddrizzamento pari a 65 gradi. Oltre questa soglia, la messa in verticale del relitto proseguirà principalmente per inerzia, e l'avveniristico sistema di cavi e contrappesi dovrà solo accompagnare la Concordia sul falso fondale che la attende.
Il tutto dovrebbe avvenire in circa 12 ore, secondo quanto prevede l'ultima versione del progetto, iniziato a elaborare un anno fa, per il recupero del relitto naufragato al Giglio il 13 gennaio 2012. Gli altri numeri dell'operazione: per favorire la rotazione sarà fornita una forza di circa 23mila tonnellate; 22 i mezzi navali e 8 le chiatte coinvolte, più di 500 persone di 26 nazionalità lavorano alla rotazione del relitto che misura una lunghezza di 300 metri e oltre 114mila tonnellate di stazza.
Oltre 30mila le tonnellate di acciaio equivalenti, necessarie all'operazione, ed equivalenti a quattro volte il peso della Tour Eiffel. Sono state installate 56 catene di cui 22 sul lato dritto e che, passando sotto il relitto, sono ancorate al sistema di hold back towers. Ciascuna misura 58 metri in lunghezza e pesa 26 tonnellate. Il fondale artificiale e composto da più di 1180 sacchi di Malta cementizia che, complessivamente, hanno un volume di più di 12000 metri cubi e pesano più di 16000 tonnellate.
Sul sito creato ad hoc dal Consorzio italo-americano formato dalla Titan Salvage e dalla Micoperi (le imprese scelte da Costa Crociere) si sottolinea che la rotazione avverrà mediante martinetti idraulici (strand jacks) che metteranno in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei 9 cassoni centrali ed alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento.
Il falso fondale su cui poggerà la Concordia - creato per riempire il vuoto tra i due speroni di roccia, uno a poppa e uno a prua, che attualmente sostengono la nave - è stato realizzato posizionando dei sacchi (grout bags) che sono stati poi riempiti di una speciale malta cementizia. Le grout bags sono dotate di occhielli, così da poter essere recuperate e rimosse durante la fase di bonifica a lavori ultimati.
Quando la nave avrà recuperato il suo assetto verticale - a questo punto la Concordia poggerà sul falso fondale a 30 metri di profondità, secondo il progetto - si passerà alla fase successiva: l'installazione sul lato di dritta (quello attualmente sommerso) di 15 cassoni di galleggiamento, gemelli di quelli già saldati sul lato sinistro del relitto. Per mezzo di un sistema pneumatico, i cassoni sui due lati verranno progressivamente svuotati dall'acqua e forniranno la spinta necessaria a far rigalleggiare la Concordia. Terminata l'operazione, la parte che rimarrà sommersa sarà di circa 18 metri.
Fonte: TMNews
Via: Rai News24
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