I marchi americani pagherebbero 200.000 dollari al giorno a Twitter per ottenere un trend topic, di solito un hashtag, il cancelletto che precede una parola chiave sul social network. E la domanda continua a crescere. Lo rivela Cnbc, citando fonti interne al gruppo californiano, che in questi giorni si sta preparando a sbarcare in borsa. Solo negli ultimi sei mesi, secondo la ricostruzione del network finanziario americano, la piattaforma di microblogging avrebbe rastrellato 23,8 milioni di dollari con 119 acquisti in 179 giorni da parte dei marchi americani.
Le aziende più interessate sarebbero le società di media che utilizzerebbero il sito per promuovere film e show televisivi (43 promoted trend acquistati per 8,6 milioni di dollari, 9 trend solo da Warner Brothers e 5 da Sony Pictures), poi l'industria della tecnologia (24 trend per 4,8 milioni di dollari, 5 ciascuno per Google e Samsung) e le aziende di alimentari e vendita al dettaglio (31 trend per 6,2 milioni, 7 da McDonald's).
Servizi per l'istruzione, compagnie automobilistiche e finanza hanno invece acquistato 17 topic per 3,4 milioni. Questa settimana, inoltre, Twitter ha diffuso uno studio secondo cui "gli utenti hanno generato il 22% in più di conversazioni su un marchio sponsorizzato rispetto alle due settimane precedenti l'esposizione". E ancora, si legge nella ricerca, "si è registrato il 30% in più di citazioni contenenti sensazioni positive e il 32% in più di retweet e citazioni".
I Promoted trend si avviano a diventare uno strumento prediletto nelle pubblicità delle aziende. Un esempio? Il giorno della presentazione dei nuovi iPhone, da parte di Apple, Samsung ha acquistato il Promoted Trend #TheNextBigThing, cliccando il quale si accedeva alla pagina che presentava i nuovi dispositivi della casa coreana, incluso il nuovo smartwatch della casa sudcoreana, Galaxy Gear. In Italia le aziende lo usano ancora poco ma negli Stati Uniti il social network di microblogging è stato un boom anche per le imprese.
Il modello di advertising di Twitter ha creato un nuovo modello di riferimento nel mobile advertising, tanto da aver costretto Facebook a realizzare un prodotto pubblicitario simile, le Sponsored Stories. A giugno 2013 gli hashtag sono stati introdotti anche sul social network di Mark Zuckeberg. Sia Twitter che Facebook sono desiderosi di attingere ai budget pubblicitari più grandi che sono assegnati da grandi marchi alla televisione e dei media più anziani rispetto alla pubblicità online. L'hashtag di Twitter ora è quasi praticamente su tutti gli annunci e spettacoli televisivi di oggi.
Fonte: TMNews
Via: CNBC
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