Moncler replica a trasmissione di Report e dà mandato ai suoi legali


Mentre su Twitter si rafforza la prima posizione per l'hashtag #moncler, nella classifica degli argomenti più discussi di ieri dopo la puntata di Report di domenica 2 novembre, arriva il comunicato da parte dell'azienda italiana specializzata in abbigliamento invernale e che conta 1.200 dipendenti. Nel frattempo le azioni del gruppo guidato dal suo presidente, Remo Ruffini, hanno perso il 4,88% a 10,52 euro. Il titolo ha risentito della trasmissione di Milena Gabanelli andata in onda su Rai 3 e dal titolo "Siamo tutti oche" sulla produzione dei piumini, nella quale sono state criticate in particolar modo le condizioni degli animali.

Mentre il titolo (OTCMKTS:MONRF) è scivolato in Borsa, Moncler ha respinto le accuse, dando mandato ai propri legali per tutelarsi in tutte le sedi opportune. A seguito della trasmissione di Report di domenica 2 novembre - scrive l'azienda in una nota - Moncler specifica che tutte le piume utilizzate in Azienda provengono da fornitori altamente qualificati che aderiscono ai principi dell'ente europeo EDFA (European Down and Feather Association), e che sono obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal codice etico Moncler (sezione Governance al punto 6.4)". 

"Tali fornitori - prosegue la nota - sono ad oggi situati in Italia, Francia e Nord America. Non sussiste quindi alcun legame con le immagini forti mandate in onda riferite a allevatori, fornitori o aziende che operano in maniera impropria o illegale, e che sono state associate in maniera del tutto strumentale a Moncler. Per quanto riguarda la produzione, Moncler conferma, come già ha comunicato inascoltata a Report, che produce in Italia e in Europa: in Italia quantità limitate, e in Europa nei luoghi deputati a sostenere la produzione di ingenti volumi con elevato know-how tecnico che garantisca la migliore qualità riconosciuta a Moncler dai consumatori".

"Moncler - si legge ancora  nella nota - non ha mai spostato la produzione come afferma il servizio, visto che da sempre produce anche in Est Europa. In Italia ha mantenuto collaborazioni efficienti con i migliori laboratori. Per quanto riguarda i ricarichi, il costo del prodotto viene moltiplicato, come d'uso nel settore lusso, di un coefficiente pari a circa il 2,5 dall'azienda al negoziante, a copertura dei costi indiretti di gestione e distribuzione. Nei vari Paesi la distribuzione applica poi, in base al proprio mercato di riferimento, il ricarico in uso in quel mercato". 

"È evidente quindi - conclude la nota - che le cifre menzionate nel servizio, che prendono in considerazione solo una piccola parte del costo complessivo del prodotto, sono del tutto inattendibili e fuorvianti. L'azienda ha dato mandato ai propri legali di tutelarsi in tutte le sedi opportune". Moncler nasce in Francia, a Monestier-de-Clermont, Grenoble, nel 1952 ed ha attualmente sede in Italia. Nel 1954 l'azienda fornisce l'equipaggiamento tecnico alla spedizione italiana sul K2, nel 1955 alla spedizione francese sul Makalù  e nel 1968 diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino in occasione delle olimpiadi invernali di Grenoble.

Il marchio, si legge sul sito dell'azienda, ha affiancato negli anni allo stile una continua ricerca tecnologica coadiuvata da esperti nel campo delle attività legate al mondo della montagna. Le collezioni Moncler coniugano le esigenze più estreme dell'outwear alla quotidianità metropolitana. Nel 2003 Remo Ruffini ha rilevato la Maison della quale è Presidente e Amministratore Delegato. Moncler produce e distribuisce direttamente le collezioni Moncler abbigliamento e accessori, Moncler Gamme Rouge, Moncler Gamme Bleu, Moncler Grenoble e Moncler Enfant, tramite boutique dirette e attraverso i più esclusivi Department Store multimarca internazionali.



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