Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che contiene le nuove norme di contrasto al femminicidio, stalking e cyberbullismo. “Oggi arrivano dal Governo due segnali importanti per la tutela dei minori. Il decreto appena approvato riconosce finalmente le pesanti conseguenze per i figli minori testimoni di atti di violenza compiuti sulle loro madri, introducendo un’aggravante di pena specifica in questi casi, che sono una percentuale molto rilevante ed è ormai dimostrato come assistere ad una violenza familiare equivalga a subirla direttamente", ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.
"In secondo luogo, sul versante del cyberbullismo, è importante che venga riconosciuta la pericolosità di questo fenomeno ben conosciuto dai ragazzi - il 72% lo considera come la minaccia più pericolosa tra i rischi per la sicurezza personale[1] - ma che il mondo degli adulti deve ancora comprendere appieno nella sua portata. In questo caso riteniamo che gli annunciati provvedimenti punitivi debbano essere inseriti in una più ampia strategia che punti sulla prevenzione, promuovendo informazione ed educazione dei minori stessi e degli adulti di riferimento, come abbiamo recentemente ribadito nell’audizione del 24 luglio scorso alla Commissione per i Diritti Umani del Senato, dove Save the Children è stata invitata a presentare i dati che descrivono il fenomeno e le raccomandazioni più opportune per promuovere un’azione di contrasto".
E proprio sul fronte della prevenzione la tutela dei diritti dei minori online sulla rete in Europa rischia di finire in fondo alle priorità di investimento nei programmi di implementazione dell’agenda digitale 2014-2020. Una recente proposta della Commissione europea ha infatti inserito le misure per la tutela e la protezione di bambini e adolescenti europei online in fondo alla lista delle priorità del programma di sviluppo della rete Connecting Europe Facility (CEF) 2014-2020, che è focalizzato principalmente sulle infrastrutture e sconta già in partenza un pesante taglio di risorse, da 9 miliardi di euro a 1 soltanto.
“Si tratta di una proposta di fronte alla quale Save the Children Italia, che è fortemente impegnata da anni in prima linea su questo tema, ha immediatamente attivato - come coordinatore della European Ngo Alliance for Child Safety Online (eNACSO) - un’ampia mobilitazione nei confronti dell’UE, coinvolgendo le principali associazioni europee impegnate nella sicurezza dei minori online[2], riuscendo finora a ottenere dalla commissione parlamentare incaricata della discussione del testo della proposta una serie di emendamenti per ripristinare la centralità della sicurezza dei minori online all’interno del Connecting Europe Facility".
"E’ fondamentale ora che questo primo risultato sia confermato attraverso l’intero iter procedurale che determinerà la regolamentazione finale, a maggior ragione alla luce delle proporzioni raggiunte da un fenomeno, come quello del cyber bullismo, che proprio in questi giorni si segnala nuovamente con il caso drammatico di una ragazzina inglese di 14 che si è tolta la vita dopo essere stata ripetutamente vittima di pesanti attacchi personali su una piattaforma diffusissima in rete tra i giovanissimi.”
Tra le sue attività in Italia in quest’ambito, Save the Children coordina un ampio gruppo di attori che comprende i principali rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle associazioni, dei produttori di tecnologie e delle telecomunicazioni, per promuovere la tutela dei diritti online dei minori, e realizza progetti per sensibilizzare giovani, insegnati e famiglie su un utilizzo positivo e consapevole dei new media.
[1] La ricerca è stata realizzata da Ipsos per Save the Children attraverso 810 interviste con questionari compilati online con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) a ragazzi di età compresa fra 12 e 17 anni, nel periodo che va dal 20 al 26 gennaio 2013.
[2] Save the Children Danimarca, Finlandia, Romania, Norvegia, ECPAT Austria e Olanda, NSPCC (UK), Protegeles (Spagna), Insafe, Inhope, EU Kids Online
Fonte: Save The Children
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