La rimozione della Concordia dall’Isola del Giglio sarà realizzata entro il mese di giugno. Lo ha annunciato il Capo Dipartimento e Commissario delegato per l’emergenza Franco Gabrielli durante la conferenza stampa che si è svolta Venerdì scorso nella sede del Dipartimento per fare il punto sullo stato attuale delle operazioni e sugli interventi da completare prima del rigalleggiamento.
I risultati raggiunti fino ad oggi, ha sottolineato Gabrielli, dimostrano la serietà della parte privata nella gestione delle operazioni e la capacità della parte pubblica di coordinare le tante amministrazioni coinvolte. All’incontro del 10 gennaio 2014 hanno partecipato anche il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, l'amministratore delegato della Costa Concordia, Michael Thamm, e il responsabile del progetto rimozione sempre di Costa, Franco Porcellacchia.
A dicembre sono stati completati gli interventi di messa in sicurezza del relitto per affrontare condizioni atmosferiche anche estreme durante la stagione invernale (winterization). Dopo l'operazione di parbuckling, non sono stati registrati spostamenti significativi del relitto, che comunque è costantemente monitorato tramite un impianto di videosorveglianza attivo 24 ore su 24. Sono in via di completamento nel Terminal Titan-Micoperi di Livorno i 15 cassoni (sponson) che saranno installati sul lato di dritta.
A questi si aggiungono 4 cassoni da posizionare sul lato di sinistra che andranno ad integrarsi agli 11 cassoni già installati per il parbuckling, per arrivare ad un totale di 30 cassoni necessari a far rigalleggiare il relitto. Per posizionare i cassoni sul lato di dritta, che è la parte danneggiata emersa dopo il parbuckling, sarà necessario installare dei telai per creare una superficie liscia e regolare.
A seguito del rigalleggiamento il relitto sarà pronto per essere trasportato. Sono allo studio varie ipotesi relative al trasporto: la prima opzione è il traino tradizionale mediante rimorchiatori, ma con un contratto di 30 milioni di dollari Costa Crociere ha anche opzionato la disponibilità della Dockwise Vanguard, la più grande nave semisommergibile al mondo, come piano alternativo.
Per selezionare gli enti e le società che si occuperanno della demolizione e del riciclo del relitto, sono stati invitati a esprimere manifestazione di interesse 30 soggetti e enti ritenuti potenzialmente in grado di eseguire queste operazioni. Dopo una prima analisi delle risposte, sono stati valutati idonei alcuni soggetti provenienti da Italia, Francia, Norvegia, Regno Unito, Turchia e Cina e sono stati invitati a formulare proposte. La selezione delle offerte sarà completata tra febbraio e marzo.
Le proposte dovranno tener conto dei tre criteri che hanno caratterizzato tutte le fasi del progetto di rimozione: la tutela dell’ambiente, la sicurezza e il rispetto dei tempi. Sei compagnie di cui cinque italiane si sono candidate per le operazioni di recupero e smaltimento del relitto, il cui costo, secondo Costa Crociere, ha già raggiunto i 600 milioni di euro. Prosegue costantemente il monitoraggio ambientale dell’Isola del Giglio garantito da istituti incaricati dall’Osservatorio di monitoraggio e da Costa Crociere.
I controlli continueranno per i cinque anni successivi al termine delle operazioni e sarà garantita la salvaguardia dell’ecosistema con il ripristino dei fondali interessati dal cantiere. Intanto il prossimo 23 gennaio, per la prima volta dall'inizio dell'inchiesta per il naufragio del 13 gennaio 2012 costato la vita a trentadue persone, gli esperti delle parti saliranno sulla nave per fare una nuova perizia sugli apparati della Costa Concordia.
Le proposte dovranno tener conto dei tre criteri che hanno caratterizzato tutte le fasi del progetto di rimozione: la tutela dell’ambiente, la sicurezza e il rispetto dei tempi. Sei compagnie di cui cinque italiane si sono candidate per le operazioni di recupero e smaltimento del relitto, il cui costo, secondo Costa Crociere, ha già raggiunto i 600 milioni di euro. Prosegue costantemente il monitoraggio ambientale dell’Isola del Giglio garantito da istituti incaricati dall’Osservatorio di monitoraggio e da Costa Crociere.
I controlli continueranno per i cinque anni successivi al termine delle operazioni e sarà garantita la salvaguardia dell’ecosistema con il ripristino dei fondali interessati dal cantiere. Intanto il prossimo 23 gennaio, per la prima volta dall'inizio dell'inchiesta per il naufragio del 13 gennaio 2012 costato la vita a trentadue persone, gli esperti delle parti saliranno sulla nave per fare una nuova perizia sugli apparati della Costa Concordia.
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