IBM ha presentato la sesta generazione della sua X-Architecture di classe enterprise per server System x e PureSystems, introducendo miglioramenti significativi in termini di prestazioni, resilienza e costi per gli ambienti di cloud e analytics. Le aziende stanno investendo sull’analytics per ottenere maggiori business insight e spostano i carichi di lavoro critici, come ERP, analytics e database sul cloud per aumentare l’efficienza e abbassare i costi. In questo scenario sempre più spesso i sistemi x86 rappresentano la soluzione ideale.
L’architettura X6 conferma la strategia di investimenti in Ricerca&Sviluppo che IBM dedica ai sistemi x86. E’ stata specificamente progettata per fornire nuovi livelli di prestazioni e resilienza; per le applicazioni che richiedono grande capacità di memoria, X6 fornisce una memoria scalabile triplicata rispetto agli attuali sistemi, un fattore indispensabile per supportare il cloud computing e l’analytics.
L’architettura X6 è:
• Veloce, per la prima volta sul mercato con Memory Channel Storage eXFlash integrato. Questo storage basato su DIMM, fornisce fino a 12,8 terabyte di storage flash ultrarapido vicino al processore, aumentando le prestazioni applicative grazie alla latenza di scrittura del sistema minima possibile, essenziale per le soluzioni di analytics. X6 è in grado di fornire una latenza significativamente minore per le attività di database, che può abbassare i costi di licenza e di storage riducendo o eliminando la necessità di ricorrere a unità SAN/NAS esterne;
• Agile, con una concezione modulare e scalabile in grado di supportare diverse generazioni di CPU (un’altra caratteristica inedita nel settore), può ridurre i costi di acquisizione fino al 28 per cento rispetto a un’offerta concorrente. X6 fornisce stabilità e flessibilità attraverso i futuri sviluppi della tecnologia, consentendo agli utenti una scalabilità immediata e un upgrade efficiente in futuro. Modelli di set-up e configurazione semplificano l’installazione e la gestione del ciclo di vita.
• Resiliente, con funzionalità in grado di estendere i modelli di erogazione cloud ad applicazioni mission-critical. La memoria e lo storage aumentano la capacità della macchina virtuale, per consentire l’erogazione di applicazioni in modalità SaaS. I sotto-sistemi di CPU e memoria hanno capacità di autocorrezioni autonome, massimizzano la disponibilità delle applicazioni, individuando anticipatamente i potenziali guasti e intervenendo per correggerli. Inoltre, gli Upward Integration Modules possono contribuire a ridurre il costo e la complessità dell’amministrazione dei sistemi, consentendo agli operatori di eseguire le attività di gestione attraverso tool di virtualizzazione.
I modelli di server supportati da questa nuova architettura comprendono attualmente il sistema a quattro socket System x3850 X6, il sistema a otto socket System x3950 X6 e i nodi di calcolo scalabili IBM Flex System x880. IBM presenta inoltre il server di storage System x3650 M4 BD, un server rack a due socket che supporta fino a 14 drive, fornendo fino a 56 terabyte di storage ad alta densità, il massimo disponibile sul mercato.
Fornisce prestazioni del 46 per cento superiori rispetto ai precedenti server IBM System x equiparabili e si adatta perfettamente alla scalabilità orizzontale distribuita dei carichi di lavoro dei Big data. IBM annuncia anche nuove soluzioni per la sua architettura X6 per analytics, database e ambienti cloud, tra cui IBM System x Solution per DB2 con BLU Acceleration su X6 per accelerare l’analytics, IBM System x Solution per SAP HANA su X6 per l’analytics e System x Solution per VMware vCloud Suite su X6 per funzionalità di Infrastructure-as-a-Service.
Per quanto infine riguarda lo storage, IBM annuncia la disponibilità dei nuovi sistemi all-flash IBM FlashSystem 840. Questi nuovi sistemi sono in grado di erogare prestazioni fino a 1,1 MIOPS doppie rispetto ai precedenti FlashSystem 820 e quindi riescono a far fronte in scioltezza alle sfide poste dai database analitici e dalle infrastrutture virtualizzate e di tipo cloud sia private che pubbliche. FlashSystem 840 è in grado di fornire una capacità di memoria utile fino a 48 TeraByte in soli 2U di spazio fisico.
Per quanto infine riguarda lo storage, IBM annuncia la disponibilità dei nuovi sistemi all-flash IBM FlashSystem 840. Questi nuovi sistemi sono in grado di erogare prestazioni fino a 1,1 MIOPS doppie rispetto ai precedenti FlashSystem 820 e quindi riescono a far fronte in scioltezza alle sfide poste dai database analitici e dalle infrastrutture virtualizzate e di tipo cloud sia private che pubbliche. FlashSystem 840 è in grado di fornire una capacità di memoria utile fino a 48 TeraByte in soli 2U di spazio fisico.
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