Presto potrebbero essere svelati altri documenti "scottanti" sulla missione Usa in Afghanistan. Il primo agosto su Wikileaks è apparso un file criptato, "insurance" (assicurazione), da 1.4 GB, che dovrebbe contenere nuovi 15mila file segreti. Il gigantesco file è protetto da un algoritmo e se effettivamente dovesse essere aperto, gli Usa e i loro alleati potrebbero trovarsi di nuovo in difficoltà. Il megafile potrebbe rivelarsi un vaso di Pandora.
La Casa Bianca, dopo aver inizialmente ostentato sicurezza, sostenendo che nei documenti diffusi non "c'è niente di nuovo", è arrivata successivamente a "implorare" letteralmente il fondatore di Wikileaks di "fermarsi". "Siamo a metà del lavoro", ha detto il fondatore di Wikileaks, per nulla sorpreso dal clamore suscitato dalla pubblicazione del 'Diario afghano'. "Ci aspettavamo le critiche", ha detto senza voler precisare da dove si fosse messo in collegamento. Una decina di giorni fa l’organizzazione di Julian Assange aveva fornito ad alcune testate 77.000 documenti segreti che avevano rivelato il reale andamento del conflitto dal 2004 al 2009.
Fonte: Quotidiano Nazionale
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