Privacy, Germania vara nuove regole a tutela utenti dei social network


Presto i datori di lavoro in Germania non potranno controllare i profili dei giovani in cerca di impiego su social network come Facebook. E' quanto prevede un nuovo disegno di legge messo a punto dal ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere. 

Sotto la tutela della nuova privacy tedesca ci saranno i profili e i contenuti sui social network (Facebook, MySpace, i micromessaggi su Twitter, le foto su Flickr), i cui contenuti saranno protetti anche se non nascosti, e nessun datore di lavoro potrà impugnare le informazioni lì inserite, anche e soprattutto se si tratta di commenti di terzi (il commento a un’immagine, un post denigratorio su un blog eccetera), di cui è impossibile verificare la veridicità. 

Questo discorso non vale per i circuiti professionali, come la rete di LinkedIn dove si presuppone che i contenuti personali inseriti riguardino esclusivamente la sfera pubblica e professionale. Il datore di lavoro potrà comunque fare ricerche su Google, digitando il nome dell’interessato, ma anche in questo caso i risultati non controllabili andranno cestinati. 

Questa parte del testo di legge va proprio nella direzione che la Germania da tempo sembra seguire, anche attraverso azioni legali come quella nei confronti di Apple, per le applicazioni iPhone e iPad che localizzano i movimenti degli utenti e quella verso Facebook per le sue impostazioni sulla privacy.

Nell’intera legge, applaudita dalle associazioni a protezione della privacy, resta un neo importante e criticato: l’introduzione del codice a barre RFID anche nelle carte d’identità dei cittadini tedeschi, cosa che già avviene per i passaporti sia tedeschi sia statunitensi. Con la lettura di tale nuovo codice a barre, gli ufficiali pubblici tedeschi potranno istantaneamente tracciare movimenti e informazioni personali del possessore, localizzando per esempio la posizione di chi ha commesso un crimine.

Fonte: Corriere.it

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