Nel futuro comunicheremo con i siti Internet con gli ultrasuoni. Un pò come si fa con i cani. Almeno così parrebbe, stando all'ultima acquisizione annunciata da Google. Il gigante americano dei motori di ricerca non bada a spese quando di stratta di scovare nuovi talenti (ha superato Intel nel numero di aziende assorbite): l'ultimo acquisto milionario è quello di SlickLogin. Dimenticate codici strani come i "captcha" o i dati biometrici come le impronte digitali.
Con il sistema sviluppato da questa startup israeliana (nata neanche sei mesi fa e composta da sole tre persone) è possibile autenticarsi online grazie a particolari sequenze sonore studiate per non essere udibili all'orecchio umano. SlickLogin utilizza anche localizzazione come parte della autenticazione. Tutti e tre i fondatori sono neolaureati della IDF elite cyber security unit, e hanno speso oltre 6 anni di lavoro per progetti di sicurezza informatica.
SlickLogin non ha specificato i dettagli finanziari dell'operazione. Sul sito web della società si legge: "Abbiamo fondato SlickLogin perché le misure di sicurezza erano diventate troppo complicate e fastidiose. I nostri amici pensavano che fossimo pazzi, ma sapevamo che potevamo fare di meglio. Così abbiamo deciso di migliorare la sicurezza, pur rendendo più semplice il login delle persone di login".
"Oggi stiamo annunciando il team di SlickLogin si unisce a Google, una società che condivide le nostre convinzioni di base che il login dovrebbe essere facile, invece di frustrante, e l'autenticazione dovrebbe essere efficace senza intralcio. Google è stata la prima azienda ad offrire a tutti, gratuitamente, un sistema di identificazione a due fattori e sta lavorando ad alcune idee grandiose che renderanno internet più sicuro per tutti. Non potremmo essere più contenti di unirci ai loro sforzi".
SlickLogin ha sviluppato una tecnologia che consente ai siti web di identificare gli utenti da onde sonore generate dagli altoparlanti del proprio computer. Visitando il sito web nel quale si desidera effettuare l'accesso, gli altoparlanti del computer producono un suono univoco, quasi impercettibile all'orecchio dell'uomo, che viene intercettato da un'applicazione ad hoc sullo smartphone. L'app che analizza le onde sonore e invia conferma dell'utente.
Il codice suono è diverso ogni volta e l'utente che richiede l'accesso deve essere ogni volta in camera. Il suono è anche un mezzo compreso e controllabile dagli utenti. Se gli utenti non vogliono che avvenga la loro autenticazione SlickLogin, hanno bisogno solo di disattivare i loro diffusori. In effetti, l'uso normale di SlickLogin richiede agli utenti di non ricordare nulla, fatta eccezione per la necessità di caricare l'applicazione del telefono e tenere il telefono vicino al computer.
Fonte: Euronews
Via: La Stampa
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