Un corpo roccioso è sfrecciato nelle scorse ore "vicino" la Terra come da programma senza causare problemi. L'asteroide 2000 EM26, con un diametro stimato di circa 200 metri (quasi come tre campi di calcio), è transitato la notte del 18 febbraio 2014 alle 1.15 (ora italiana) e viaggiava alla velocità di 43.000 Km/h. E' passato ad una distanza di tutta sicurezza di poco superiore a tre milioni di chilometri, quasi otto volte la distanza che ci separa dalla Luna.
La traiettoria dell'asteroide 2000 EM26 è stata seguita anche in streaming. Il suo passaggio ha dato il via ad una "staffetta" celeste che vedrà protagonisti altri tre asteroidi che si succederanno nell'arco di una settimana: un "pocker" che pare voler celebrare l'anniversario della pioggia di meteoriti che nel febbraio del 2013 attraversò il cielo russo sopra Chelyabinsk, ferendo 1200 persone a causa delle finestre andate in pezzi e del danneggiamento di alcuni edifici.
L'asteroide 2000 EM26, nonostante non fosse una minaccia imminente è stato comunque classificato come PHA (Potentially Hazardous Asteroid). Come scrive l'ANSA, dopo questo primo passaggio, il testimone passerà all'asteroide 2014 BR57, che raggiungerà la minima distanza dalla Terra alle 17.58 (ora italiana) del 20 febbraio. L'inseguimento celeste proseguirà con l'asteroide 1995 CR, che alle 12.08 del 21 febbraio passerà a circa 3 milioni di chilometri dalla Terra.
Lo spettacolo si concluderà infine il 24 febbraio prossimo con l'asteroide 2014 CR, che transiterà a meno di tre milioni di chilometri da noi. Quasi un anno fa la NASA ha annunciato ufficialmente i piani della missione ARM (Asteroid Redirect Mission), mirata a neutralizzare gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra. I piani del programma ARM sono quelli di catturare un asteroide e spingerlo nella nostra regione spaziale immettendolo in orbita attorno alla Luna.
Una volta neutralizzato e domato, l'asteroide diventerebbe così una comoda meta per una missione con equipaggio e una tappa intermedia per la prossima missione su Marte. La NASA sta valutando due possibili prototipi di navicelle robotiche capaci di catturare e reindirizzare la massa di un asteroide in un’orbita stabile attorno alla Luna. Una prima proposta è quella di lavorare direttamente con un asteroide intero, molto piccolo, la seconda è quella di riuscire a prelevare una parte di un asteroide più grande.
Una volta neutralizzato e domato, l'asteroide diventerebbe così una comoda meta per una missione con equipaggio e una tappa intermedia per la prossima missione su Marte. La NASA sta valutando due possibili prototipi di navicelle robotiche capaci di catturare e reindirizzare la massa di un asteroide in un’orbita stabile attorno alla Luna. Una prima proposta è quella di lavorare direttamente con un asteroide intero, molto piccolo, la seconda è quella di riuscire a prelevare una parte di un asteroide più grande.
Come si capisce sin da subito - sottolinea l'INAF - le fasi del programma ARM sono diverse, ognuna delle quali conferisce un grado di complessità aggiuntivo alla missione. Il programma sarà in grado di fare affidamento su diverse novità tecnologiche ancora in fase di sviluppo, tra cui il nuovo veicolo spaziale Orion e il potente razzo Space Launch System (SLS). Ma gran parte della ricerca di base per la missione verrà effettuata da Terra.
Per i piccoli asteroidi che si avvicinano al nostro pianeta, invece, il programma Near-Earth Object della NASA ha sviluppato un sistema di risposta rapida il cui obiettivo principale è quello di mobilitare le attività di osservazione quando un asteroide appena osservato potrebbe rivelarsi un un potenziale candidato per la missione ARM. Le indagini che scandiscono ripetutamente il cielo alla ricerca di oggetti di questo tipo rilevano centinaia di asteroidi in movimento in una sola notte.
Secondo gli scienziati della Iowa State University la minaccia di impatto di un asteroide potrebbe essere mitigata usando una bomba nucleare, anche con un preavviso di una settimana oppure meno. Gli studiosi - spiega l'AGI hanno presentato la loro ipotesi durante il meeting 2014 NASA Innovative Advanced Concepts (NIAC) che si è tenuto presso la Stanford University. Gli scienziati hanno illustrato il progetto di un velivolo chiamato Hypervelocity Asteroid Intercept Vehicle (Haiv).
Secondo gli scienziati della Iowa State University la minaccia di impatto di un asteroide potrebbe essere mitigata usando una bomba nucleare, anche con un preavviso di una settimana oppure meno. Gli studiosi - spiega l'AGI hanno presentato la loro ipotesi durante il meeting 2014 NASA Innovative Advanced Concepts (NIAC) che si è tenuto presso la Stanford University. Gli scienziati hanno illustrato il progetto di un velivolo chiamato Hypervelocity Asteroid Intercept Vehicle (Haiv).
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