CircleMe, social media italiano che connette le passioni delle persone


La risposta italiana ai social network che aggregano gli interessi personali: è l'obiettivo di CircleMe, piattaforma disponibile sul Web e come app per iPhone per vivere, approfondire e scoprire ciò che ci appassiona nella vita. Alla nascita il network contava 300mila passioni nel database, diventate oltre un milione in un anno e mezzo, con una media che supera i cinquemila contenuti pubblicati al mese. Giuseppe D'Antonio, co-ideatore e Ceo di CircleMe.

"La connessione principale non viene fatta tra le persone ma tra una persona e tutti i suoi interessi: il sistema capendoli fornisce loro servizi e contenuti che potrebbero risultare interessanti e li mette in contatto con persone che condividono questi interessi". La scelta spazia tra categorie tematiche come Musica, Film, Serie TV, Luoghi, Libri, Personaggi famosi e Sport. A questi si sommano altri 11 milioni di interessi potenziali, accessibili grazie all'integrazione con i database di Facebook, Wikipedia, Freebase (Google), Foursquare, Wine.com e Goodreads. 

"Il nostro obiettivo è diventare quello che Facebook è stato per le persone, noi esserlo per le passioni e gli interessi". CircleMe è disponibile in tutto il mondo in inglese, ma nei prossimi mesi usciranno le versioni localizzate per diversi Paesi, Italia compresa. A novembre sarà lanciata la app per Android. Tra i finanziatori del progetto c'è Innogest Capital, che ha investito due milioni di euro. Anche per CircleMe come per il multimediale social network Pinterest l'obiettivo è quello di connettere le persone alle cose che amano e da lì scoprire nuovi utenti che amano le cose che loro amano. 

Oltre a essere connesso con i propri amici, su CircleMe si può entrare in contatto con quelle che vengono definite like minded people, persone con interessi uguali ai propri, ma che magari vivono dall'altra parte del mondo. Il sogno di chi cerca un amico con cui condividere tutto o meglio ancora l'anima gemella? "C'è sicuramente una parte molto social nel nostro progetto", ammette Giuseppe D'Antonio. "Ma non ci piace pensare che sia un social network. Sai perché? Perché si può usare anche da soli. Esprimi le tue preferenze e leggi tutti i giorni le notizie che ti interessano". 


Fonte: TMNews
Via: Wired

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