Trail Me Up, mappe virtuali dei sentieri made in Italy sfidano Google


La Google car si ferma dove finisce la strada? Nessun problema, c'è uno speciale zainetto dotato di telecamera che cattura le immagini e "mappa" percorsi alternativi e turistici, consentendo di percorrere virtualmente anche sentieri di montagna e parchi naturali. E' l'innovativo progetto di "Trail Me Up", start up romagnola sostenuta da Aster, il consorzio della regione Emilia-Romagna per l'innovazione e la ricerca industriale. Prima che Google annunciasse il lancio di Street View Trekker, un progetto analogo era dunque già online.

Il servizio sarà arricchito integrando i percorsi virtuali con contenuti di taglio documentaristico che spiegano e forniscono informazioni di dettaglio su ciò che è inquadrato nelle panoramiche. "Il nostro consorzio - commenta Paolo Bonaretti, direttore generale di Aster - ha come finalità quello di sostenere l'innovazione e la ricerca nelle modalità più diverse, favorendo il trasferimento del know how tecnologico dal mondo universitario a quello produttivo e accompagnando le imprese nel processo di ricerca dei finanziamenti, pubblici e privati, necessari per i loro investimenti".


"Sostenere idee innovative, come quella di Trail Me Up, e aiutare le aziende nel loro percorso di formazione e crescita è un elemento imprescindibile per far ripartire l'economia italiana e creare una nuova classe di imprenditori", aggiunge Bonaretti. Trail Me Up ha depositato il brevetto per il suo progetto oltre che in Italia anche negli Stati Uniti. Amministratore delegato e fondatore della start up emiliano-romagnola è il 36enne ravennate Fabio Zaffagnini che ha concepito l'idea insieme al direttore tecnico Gabriele Garavini. 

Il primo sentiero virtuale, quello realizzato a Yosemite, in California, è stato pubblicato a febbraio del 2012. "Era la  prima volta in assoluto che sul web compariva la possibilità di fare un trekking virtuale", dichiara Fabio Zaffagnini. Per acquisire le immagini, i fondatori di Trail Me Up hanno realizzato uno zaino, dotato di cinque fotocamere sincronizzate, un GPS e un sistema di alimentazione esterno. Durante il percorso, l'operatore scatta una foto ogni 20-30 metri, quindi registra la posizione. Infine, le immagini vengono geo referenziate ed elaborate in modo da formare le panoramiche a 360°.

Gli utenti possono "visitare luoghi che probabilmente non avranno mai modo di vedere, di rivedere posti visitati nel passato, di decidere eventualmente la meta di un prossimo viaggio, di vedere cosa devono aspettarsi da un viaggio già pianificato, di imparare nozioni interessanti in maniera divertente e curiosa". Attraverso il sito www.trailmeup.com, chiunque può suggerire un sentiero e proporsi come fotografo-mappatore del sentiero stesso. Trail Me Up ha vinto un Bando Spinner 2013 per creazione di imprese innovative.




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