Spazio, finita missione Goce: impatto con la Terra entro 2 settimane


Esaurite le riserve di carburante, l'Esa ha dichiarato la fine ufficiale della missione incaricata di mappare il geoide terrestre. Il "tuffo" in atmosfera è previsto nei prossimi giorni. Sarà un'attrazione fatale quella di GOCE per la Terra. Il 21 ottobre l'Agenzia spaziale europea ha decretato la fine ufficiale della missione in seguito al programmato esaurimento del carburante a bordo del satellite europeo, incaricato di mappare la variazioni del campo gravitazionale terrestre. 

E sarà proprio l'oggetto del suo studio a decretarne la fine: nelle prossime due settimane la 'Ferrari dello spazio', appellativo guadagnato dalla sonda per via della sua elegante forma aerodinamica, subirà un graduale abbassamento dell'orbita fino a precipitare nell'atmosfera, richiamata a terra dalla forza di gravità. Le sollecitazioni e le altissime temperature a cui il satellite sarà sottoposto durante la caduta libera non basteranno però a disintegrarlo completamente. 

Gli esperti Esa stimano che sopravviveranno al passaggio tra i 40 e i 50 frammenti, dal peso totale di circa 250 kg. A resistere al violento rientro saranno principalmente le strutture del gradiometro, il cuore del veicolo, realizzate in carbonio-carbonio per fornire a Goce la stabilità necessaria per effettuare misurazioni di altissima precisione. Le probabilità che la caduta di frammenti possa interessare delle zone abitate sono molto basse: solo un terzo del pianeta è costituito dalla terraferma e le aree popolate ne rappresentano solo una piccolissima parte. 

Il resto sono mari e oceani. In più, Goce è un satellite relativamente piccolo: con un peso totale di una tonnellata è circa 13 volte inferiore, ad esempio, a Fobos-Grunt, il satellite russo precipitato lo scorso anno nell'oceano pacifico senza causare danni. L'Esa stima che la pioggia di detriti interesserà un'area di circa 900 chilometri. Sarà possibile effettuare previsioni sulla traiettoria nei giorni immediatamente precedenti all'impatto. 

In orbita a un'altezza di 260 km, Goce è in assoluto il satellite più vicino alla Terra. Lanciato nel 2009, ha prodotto quattro modelli del geoide terrestre con un dettaglio e un'accuratezza senza precedenti, grazie ai quali oggi è possibile misurare le correnti oceaniche e le variazioni del livello degli oceani, e studiare le dinamiche dei ghiacci.  Goce, "ha realizzato una mappa globale del campo gravitazionale terrestre con una risoluzione senza precedenti" afferma Thales Alenia Space. 

"Questo prodotto della missione Goce ha già trovato ampie applicazioni nei campi della geodesia, oceanografia, geofisica, glaceologia e climatologia" sottolinea la joint venture Thales (67%) e Finmeccanica (33%). "Thales Alenia Space ha avuto il ruolo di capocommessa per conto dell'Agenzia Spaziale Europea per la realizzazione di Goce ed è stata responsabile - ricorda la società - del progetto di sviluppo, integrazione e prove del satellite". 

La società, in particolare lo stabilimento di Cannes, ha inoltre sviluppato il sofisticato gradiometro che costituisce lo strumento principale, in grado di misurare tutte le componenti del gradiente del campo gravitazionale terrestre. Il secondo strumento di Goce, utilizzato per la determinazione del campo gravitazionale, un sofisticato ricevitore Gps con il quale è stata ricostruita l'orbita del satellite con la precisione del centimetro, è invece stato prodotto nello stabilimento di Milano di Thales Alenia Space Italia. 




Via: TMNews
Foto: ESA

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