Screen X technology, in Sudcorea cinema con la visione a 270 gradi


Un'esperienza cinematografica mai provata. Gli spettatori sudcoreani sono i primi al mondo a godersi un film su tre schermi grazie alla visione panoramica a 270 gradi: si chiama "Screen X" la nuova tecnologia lanciata dalla catena CGV che punta a superare 3D e 4D. Il primo film a utilizzarla si intitola "The X" ed è un thriller di 30 minuti premiato lo scorso ottobre al più importante festival cinematografico sudcoreano, quello di Busan. "Penso che il film attiri il pubblico, nonostante duri solo mezz'ora, ma sono rimasta un pò delusa dalla trama" rivela una studentessa che ha assistito alla proiezione con la nuova tecnica. 

Il regista Kim Jee-Woon si definisce un pioniere del genere. "Ho realizzato questo film come un teaser per la tecnologia Screen X - dice - spero che registi con maggiore talento riescano a raccontare storie nuove e a girare nuove immagini". Girare il film con la nuova tecnologia è costato 900mila dollari, ma le cifre non fermano il circuito di sale: Screen X sarà installato in 31 cinema nel Paese, e una serie di pellicole sono in produzione per l'uscita il prossimo anno. 

Come scrive il Wall Street Journal, in "The X", il signor Kim mette in mostra una miriade di modi per sfruttare lo spazio dello schermo esteso, da una foto panoramica dell'inseguimento di un proiettile ad una scena tecnicamente più semplice che coinvolge una conversazione telefonica tra assassini. Le scene più ampie sono state riprese usando tre telecamere che riprendono contemporaneamente diverse angolazioni, secondo Paul Kim, senior producer di Screen X. 


Oltre 30 persone sul set dovevano essere allineate dietro la macchina da presa per garantire una visuale libera, e le luci dovevano essere installate su una gru a ponte, ha detto il produttore. Le pareti sono dipinte con una tonalità di grigio scuro che gli sviluppatori ritengono il colore ottimale per le superfici di proiezione supplementari. L'installazione di schermi d'argento alle pareti è stata esclusa nella fase iniziale, dato che i riflessi avrebbero interferito con la schermata principale, secondo il produttore. 

Nelle due settimane dal suo lancio, Gravity, lo spettacolare film di fantascienza con Sandra Bullock e George Clooney, ha fatto al botteghino 191 milioni di dollari in tutto il mondo. Ma secondo The Indipendent, non è solo la dimensione delle entrate che ha sorpreso gli esperti di film - è il fatto che l'80 per cento degli spettatori sono disposti a pagare un biglietto di 7 euro per vedere il film in 3D. E' una percentuale superiore a quella per Avatar, il film vietato in Cina in versione bidimensioanle che ha battuto tutti i record di incassi nel 2009 e avrebbe dovuto annunciare l'avvento del 3D come fenomeno di massa. 

Infatti, prima della rilevazione dei numeri strabilianti di Gravity, realizzato spendendo 80 milioni di dollari e nonostante la trama sia considerata da alcuni non eccezionale - come scrive l'astronauta Samantha Cristoforetti - molti critici avevano parlato della morte di 3D. Per Ryan Gilbey del New Statesman, la tecnologia ha un problema di fondo che non può mai superare - la necessità di indossare occhiali. "Il 3D mette una barriera tra noi e lo schermo. Hai bisogno di essere immerso in un film per godere veramente e tutto ad un tratto si dispone di apparecchiature che lo impediscono", ha detto. Ma la tecnologia rivale Screen X potrebbe cambiare tutto questo.



Via: TMNews

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